800 caratteri cinesi proposti da studiosi di Cina, Corea e Giappone

La Corea del Sud ha da tempo praticamente abolito l’uso dei caratteri cinesi nei libri e nei quotidiani, mentre il Giappone ne usa ancora un buon numero e la Cina li usa costantemente, ma ne ha creato spesso delle abbreviazioni. Un comitato di esperti ha fatto la seguente interessante proposta per rimediare al peggioramento della comprensione reciproca dei testi di queste tre nazioni, che originariamente facevano uso degli ideogrammi.


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tudiosi di fama ed ex politici di alto profilo provenienti da Corea, Cina e Giappone hanno annunciato la compilazione di una lista di 800 caratteri cinesi per l'uso comune (per scaricare l’elenco degli 800 caratteri, fare clic su questa scritta). Una pagina contenente i collegamenti con le schede di tutti gli 800 caratteri facenti parte di questo elenco e usati in Corea la si può visualizzare cliccando qui.

La selezione degli 800 caratteri, annunciata l'8 luglio 2013, è stata condotta dall’ex ministro coreano della cultura, Lee Eo-ryeong, dall’Università Renmin della Cina, e dall’Università di Kyoto in Giappone. Per finalizzare l’elenco, lo si è ridotto a 800 caratteri confrontando i 2.500 caratteri più usati dai cinesi con i 1.006 caratteri utilizzati nelle scuole giapponesi e con i 900 caratteri fondamentali che i coreani imparano a scuola.

Corea, Cina, Taiwan e Giappone sono stati considerati come un’area culturale di caratteri cinesi dal momento che, storicamente, hanno usato da molti secoli i caratteri cinesi. Restano, tuttavia, difficoltà di comunicazione, in quanto ciascuno degli stati utilizza diverse varianti, come i caratteri cinesi semplificati o tradizionali, per cui è stata espressa da questi paesi la necessità di unificare gli ideogrammi più comunemente utilizzati.

Per questo motivo, un gruppo di esperti ed ex funzionari di alto rango provenienti da Corea, Cina e Giappone, hanno sentito il bisogno di una migliore comunicazione e si sono riuniti per discutere l'idea di elencare i caratteri cinesi di uso comune nei tre paesi.

Le delegazioni dei tre paesi hanno annunciato la proposta di un elenco di 800 ideogrammi comuni in un simposio tenuto congiuntamente l'8 luglio 2013 al Windsor Hotel Toya Resort & Spa, Hokkaido, dal quotidiano coreano Joongang Ibo, dall’agenzia di informazioni cinese Xinhua News Agency, e dal quotidiano Nihon Keizai Shimbun del Giappone. I partecipanti al forum hanno avuto un’accesa discussione sul tema di una cooperazione rivolta al futuro tra Corea, Cina e Giappone. Uffici di cooperazione trilaterali di ciascuno dei tre governi esamineranno la proposta di adozione di questi caratteri cinesi.

Il forum ha visto la partecipazione di una delegazione coreana di otto membri guidata dall'ex primo ministro coreano Lee Hong-koo. Una delegazione giapponese di dieci membri guidata dall’ex primo ministro Yasuo Fukuda ha partecipato al forum, dove era presente una delegazione cinese guidata dall'ex vice premier cinese Zeng Peiyan.

Il JoongAng Ilbo ha citato la dichiarazione del forum, che afferma: "Se i giovani dei tre paesi si familiarizzeranno con gli 800 caratteri cinesi, ciò porrà le fondamenta intellettuali per riuscire a comprendere in una certa misura la lingua l’un dell’altro."

L'ex ministro sudcoreano Lee Eo-ryeong ha scritto sul giornale un articolo in cui afferma: "La scelta degli 800 caratteri cinesi è il primo passo per trascendere i valori comuni dei tre paesi verso il futuro, cosa che servirà come base per una migliore comprensione reciproca in Asia. Noi continueremo a discutere di modi per condividere diversi tipi di caratteri cinesi, semplificati o tradizionali, e di altre questioni connesse. "

Una nuova riunione del gruppo si terrà in Cina entro la fine dell'anno per discutere su come utilizzare i caratteri cinesi proposti.


Tratto da “Renowned scholars and former high-profile politicians from Korea, China, and Japan announced a list of 800 Chinese characters for common use”, in Korea.net il 18 luglio 2013. Testo di Yoon Sojung.

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© Valerio Anselmo