Il canto del Re Sejong per la moglie elevato al livello di tesoro nazionale



La prima pagina del canto Worincheongangjigok (Canti del riflesso della luna su mille fiumi), tesoro nazionale numero 398 compilato sotto il comando del re Sejong della dinastia Joseon (1392-1910) per la sua defunta regina Soheon.

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artedì 8 novembre 2016 un ente governativo ha annunciato che un inno buddista scritto dal re Sejong della prima parte della dinastia Joseon (1392-1910) per la sua defunta regina sarà elevato a status di tesoro nazionale.

In un comunicato stampa l'Amministrazione del patrimonio culturale (APC) ha detto che il tesoro numero 398 "Worincheongangjigok," o "Canti del riflesso della luna su mille fiumi," ha superato il punto definitivo per la prossima registrazione del patrimonio nazionale.

L'APC valuta reperti storici e architettura come tesori per la conservazione sostenuta dallo stato. Tra i tesori, quelli con un valore eccezionalmente alto sono registrati come patrimonio nazionale e diventano oggetto di un sostegno più manageriale da parte del governo.

Il Worincheongangjigok è stato compilato sotto il comando del re Sejong per la sua defunta regina Soheon per augurarne la pace e la beatitudine.

Il canto religioso rimane la più antica pubblicazione della Corea esistente come stampa in "hangul", o caratteri coreani nativi, che lo rende un valido riferimento per gli studi della lingua coreana del primo periodo Joseon.

Nel testo del canto, le lettere coreane sono stampate in caratteri grandi, mentre i caratteri cinesi corrispondenti sono a caratteri più piccoli.

Lo stile di hangul utilizzato nel canto alla luna è simile a quello usato in "Yongbieocheonga (Cantico dei draghi volanti in cielo)," un'altra canzone buddista compilata nel regno del re Sejong, ma il punto, che rappresentava la vecchia lettera "a", non è stato utilizzato nel primo.

Ill tesoro 139

A metà del 15° secolo, il Worincheongangjigok è stato sigillato all'interno di una statua nel tempio buddista Silsangsa in Buan, 280 chilometri a sud di Seul, con altri articoli religiosi. Il libro rimase sigillato fino al 1914, quando un capo monaco buddista del tempio Naesosa aprì la statua deteriorata e recuperò la preziosa risorsa prima di bruciare la statua.

Il libro è in custodia al Jangseogak dell'Accademia di Studi coreani Seongnam, appena a sud di Seoul.

Oltre al Worincheongangjigok, sarà dichiarato tesoro nazionale il tesoro No. 139 "Bodhisattva di pietra seduto del tempio Woljeongsa a Pyeongchang".

La statua del Bodhisattva in pietra alta 1,8 metri, che risale alla dinastia Goryeo (918-1392), è un ottimo rappresentante degli architetti della dinastia di Goryeo "Ordine Avatamsaka", o Fiore Ghirlanda scuola del buddismo.

Nel recinto del Tempio Woljeongsa a Pyeongchang, 180 chilometri a est di Seul, la statua si trova faccia a faccia con la "Pagoda ottagonale di pietra a nove piani nel tempio Woljeongsa", o tesoro nazionale 48.

Questa è una composizione architettonica che viene raramente utilizzata in altri paesi con storia del Buddhismo, secondo gli esperti contemporanei.

La statua di Bodhisattva è lodata per le belle proporzioni e il dettaglio dei suoi ornamenti, tra cui corona, orecchini, bracciali e collana.

L'amministrazione del patrimonio culturale prevede di elencare la statua di Bodhisattva e la pagoda come una singola unità di tesoro nazionale.

Tratto da “King Sejong's song for wife dubbed national treasure”, pubblicato l'8 novembre 2016 dal sito Korea.net. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto del proprio sito.

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© Valerio Anselmo