L a statunitense Akamai Technologies Inc., leader nell’offerta di servizi per l’ottimizzazione delle applicazioni in modalità cloud computing, ha pubblicato il suo rapporto sullo stato di Internet relativo al quarto trimestre 2010. Il rapporto tratta aspetti quali l’adozione della banda larga, la connettività mobile e il traffico legato agli attacchi informatici. Al primo posto in assoluto per quanto riguarda la velocità media del web si è piazzata la Repubblica di Corea con 13,7 Mb al secondo, mentre l'Italia con i suoi 3,4 Mb/sec è la penultima in Europa, assieme alla Grecia e davanti solo alla Spagna. Come dice l’ANSA con una colorita espressione nel suo articolo Italia al rallentatore su web, Sud Corea al top pubblicato il 7 maggio 2011, «gli italiani viaggiano su Internet con il freno a mano tirato». Si veda anche quanto scrive Iab Italia. Con una politica lungimirante la Corea ha saputo costruire in breve tempo le infrastrutture necessarie per raggiungere questo obiettivo. Inoltre oggi nel paese asiatico il collegamento a Internet ha per i residenti un prezzo di molto inferiore a quello che paghiamo noi in Italia. Per quanto riguarda le città più veloci al mondo sul web, anche qui la Corea risulta al primo posto con la città di Taegu (Daegu) che ha una velocità media di connessione di 18,4 Mb/sec, mentre l'Italia non ha neppure una città nell’elenco delle prime 100. Uno studio su Travel on Line dimostra che, se un sito è lento, le pagine si caricano a fatica, i contenuti dinamici che lo rendono più accattivante non funzionano come dovrebbero e di conseguenza il navigatore e potenziale acquirente scappa, con un notevole danno per le aziende. La velocità di caricamento è infatti uno dei fattori che, assieme alla semplicità di utilizzo, più interessano agli utenti. Lo dimostra un’indagine condotta da PhoCusWright. Il 57% degli acquirenti online attende al massimo 3 secondi che una pagina si carichi prima di abbandonare il sito e i visitatori giovani sono ancora più impazienti. Un primato poco invidiabile il nostro![]() Il grafico degli attacchi da rete mobile in cui l'Italia figura al primo posto (30%), seguita a distanza dal Cile (10%) e altri. Il nostro paese si piazza invece piuttosto bene nel traffico legato agli attacchi informatici, dove con il 3,6% del totale mondiale si pone in settima posizione a livello globale, dietro a Russia, Taiwan, Brasile, Cina, Usa ed Egitto. Secondo l’analisi di Akamai, si tratta di attacchi molto coordinati, che hanno colpito oltre 250 tra i principali siti di e-commerce. Il nostro paese, comunque, un primato mondiale assoluto l’ha conquistato e precisamente nell’origine degli attacchi da reti mobili (grafico qui a destra): l’Italia con il 30% risulta infatti la prima al mondo per il traffico legato agli attacchi da reti mobili, in questo campo seguita a molta distanza dal Cile (10%) e da altri paesi con percentuali via via minori. Il rapporto trimestrale di Akamai sullo stato di Internet si basa sui dati raccolti dalla piattaforma di Akamai, che distribuisce fino al 30% del traffico globale online ed è costituita da 84.000 server distribuiti in 72 paesi e in circa 1.000 delle reti che compongono Internet. |
Tratto da varie fonti su Internet, citate nel testo. |
Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo