L’anno del cavallo nella tradizione coreana

Così come stanno andando le cose nel nostro paese è ben difficile azzardare previsioni per il nuovo anno. Nel frattempo vediamo che cosa ne pensano i coreani.



Un antico dipinto che rappresenta un cavallo e un salice

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avalli ed esseri umani hanno condiviso gioie e dolori per molti anni. Fin da quando l’uomo ha domato l'animale selvatico, l’ha addestrato e usato per il trasporto, i due sono stati amici.

Quando i cavalli erano utilizzati come mezzi di trasporto erano importanti risorse gestite dal governo. Solo le persone di stato sociale elevato potevano cavalcare e un cavallo era pari in valore a due o tre servitori. I cavalli erano utilizzati come mezzi di trasporto quando erano in vita e, dopo la morte, la loro criniera era utilizzata per fare i cappelli tradizionali, la loro pelle veniva usata per fare le scarpe e i loro tendini erano impiegati per fare gli archi.

I cavalli sono stati anche riconosciuti come guide per l'anima. Immagini di cavalli si vedono in statue di pietra che circondano le vecchie tombe e sono dipinte sui paraventi pieghevoli. Oggetti di bambù a forma di cavallo erano utilizzati durante i funerali e nelle antiche tombe sono stati spesso trovati accessori per la sepoltura in relazione con i cavalli. I cavalli erano incaricati di portare gli spiriti del villaggio e sono anche apparsi nel mito di Bak Hyeokgeose (Pak Hyŏkkŏse), il fondatore del regno di Silla (57 aC - 935 dC). In questa leggenda i cavalli si comportavano da messaggeri, informando la popolazione che era nata una persona importante. Secondo la leggenda, il fondatore era nato da un uovo che era stato portato da un cavallo volato giù dal cielo.

Vi sono anche molti tesori nazionali in relazione con i cavalli. Il dipinto "Cheonmado", tesoro nazionale numero 207, è stato trovato nella tomba Cheonmachong a Gyeongju, nella regione Gyeongsang del Nord. Esso raffigura un cavallo bianco che vola attraverso il cielo. Un lavoro di ceramica che raffigura una persona che cavalca, tesoro nazionale numero 91, fu fatto da persone di Silla che credevano che i cavalli li portassero verso l'aldilà. Le nazioni dell'Asia estremo-orientale, tra cui la Corea, la Cina, il Giappone e il Vietnam, per tradizione associano ogni anno lunare con uno dei 12 animali presenti nello zodiaco cinese (topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale) e danno certi significati ad ognuno di essi.

Si ritiene che le persone nate nell'anno del cavallo siano di mentalità aperta, ottimiste ed espansive. Si dice anche che siano divertenti e attraenti, e che quando hanno un obiettivo, tendano a dedicarsi alla sua realizzazione senza cambiare rotta. Il prossimo anno lunare, che inizia il 31 gennaio 2014, è l'anno del cavallo azzurro, che capita solo una volta ogni 60 anni. Gli astrologi dicono che sarà un anno più dinamico che mai.

In onore del prossimo anno Anno del Cavallo, molti musei e gallerie di tutto il paese stanno ospitando mostre in relazione con il cavallo. La mostra speciale "Il Cavallo, un galoppo vigoroso" presso il Museo nazionale del folclore della Corea (www.nfm.go.kr) a Seul mette in mostra dipinti, fotografie e altro materiale che spiega le credenze popolari della Corea a proposito dei cavalli e le percezioni tradizionali su questo animale. La mostra racconta la vita dei cavalli verso la fine del 19° secolo e spiega come gli animali selvatici fossero addomesticati per essere usati come mezzi di trasporto. La mostra prosegue fino al febbraio 2014.

Tra gli oggetti presenti alla mostra vi sono il più vecchio teschio di cavallo mai trovato in Corea e una mappa della fattoria Salgoji posseduta dal governo di Joseon e del Majangwon, l'ufficio governativo che curava il ranch. Il Majangwon fu poi l'origine del nome Majang-dong dato a una zona nel distretto di Seongdong a Seul. È messo in mostra anche il dipinto "Gonmado" che simboleggia l'amore coniugale e la speranza di una coppia per la fertilità . C'è anche la foto di una statua di pietra con una incisione rappresentante un cavallo, un artefatto che è stato recentemente scoperto in una tomba reale a Gyeongju.

Il museo storico di Jeonju (www.jeonjumuseum.org) a Jeonju, nella regione di Jeolla del Nord, presenta in una mostra speciale il dipinto “Ssangmado,” di Jang Seung-eop, uno dei più famosi pittori del periodo Joseon (1392-1910). Nel museo è anche esposto un masangbae, un bicchiere usato per bere mentre si era a cavallo, altri oggetti tombali e una terracotta a forma di cavallo. La mostra resterà aperta fino alla fine di febbraio 2014.

Il Museo regionale di Gyeonggi (www.musenet.or.kr) a Yongin, nella regione di Gyeonggi, offre anche una piccola mostra che presenta aspetti culturali della Corea e di altri paesi connessi con il cavallo. La mostra racconta varie storie di cavalli da tutto il mondo, dove i cavalli simboleggiano la fertilità, la prosperità e il mistero. Tra gli oggetti in mostra vi sono fibbie per cinture e terracotte a forma di cavallo. La mostra proseguirà fino alla fine di dicembre 2014.


Tratto dall’articolo "Year of the horse seen through Korean tradition" di Limb Jae-un, pubblicato il 30 dicembre 2013 nel sito Korea.net.

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© Valerio Anselmo