2011: anno del coniglio

Per capire a fondo i ragionamenti riportati in questa pagina è necessario analizzare alcuni ideogrammi (o caratteri cinesi) che riguardano i nomi degli anni del calendario estremo-orientale di origine cinese. In particolare, per quanto riguarda il ciclo di sessant’anni che anticamente rappresentava il tempo della vita di una persona. Prima di affrontare il testo dell’articolo sarà forse utile leggere con attenzione la sezione che riguarda il calendario lunare e lo zodiaco nella pagina Di che anno sei? di questo sito.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


S

econdo il calendario lunare estremo-orientale il 2011 è l’anno del coniglio (o della lepre). Rispetto al 2010, che era l’anno della feroce tigre, quello del mite coniglio dovrebbe essere molto più tranquillo, ma bisogna considerare anche che, oltre al carattere cinese della lepre, il 2011 è anche associato a un altro ideogramma.


Un coniglietto simbolo del 2011

Il 2011 è infatti un anno sin-myo 신묘 . Il secondo dei caratteri cinesi, myo , è il simbolo astrologico della lepre, che è la parte più importante da un punto di vista astrologico, mentre sin è il simbolo astrologico associato con l’elemento “metallo” e col principio fondamentale “yin” . L’associazione con il “metallo”, che di per sé sembra essere uno dei più inquietanti dei cinque elementi (오행 ) in quanto richiama alla mente le armi, è temperato però dal minore dei principi fondamentali, lo yin, che indica moderazione, rispetto al ben più attivo yang, e suggerisce l’idea che nel 2011 le due Coree ricorreranno alla diplomazia, piuttosto che alle armi, per cercare di risolvere i loro reciproci problemi. Ma non sarà inutile considerare anche il significato vero dell’ideogramma sin che originariamente vuol dire “amaro, acre, gravoso” e che è ancora usato nel coreano moderno in parole come 신고 che significa “sofferenze, stenti”. Gli astrologi stanno attentamente valutando quali siano i presagi per il nuovo anno lunare 2011 che, secondo alcuni, non sarà troppo tranquillo.

Strane coincidenze

La guerra di Corea iniziò nel 1950, che era un anno kyŏng-in 경인 , cioè un anno della tigre in associato con gli elementi metallo e yang esattamente come il 2010. Nel 2010, per la prima volta dall’armistizio (praticamente dalla fine della guerra di Corea), il Nord Corea ha effettuato due gravissimi attacchi al Sud, affondando una nave militare sudcoreana e cannoneggiando l'isola sudcoreana di Yeonpyeong, esattamente a un ciclo sessantennale dall’inizio della guerra di Corea (1950-53) che provocò tanti morti nella penisola coreana. Di fronte all’imprevedibile, a un eventuale comportamento inatteso e inaspettato da parte del Nord Corea, il ricorso all’astrologia e alla psicologia per valutare il da farsi non è neppure tanto fuori luogo. Di fronte a un antagonista che minaccia di ricorrere alle armi nucleari e che dimostra di non essere ben disposto nei confronti del Sud, non si può stare del tutto tranquilli.

Nel precedente anno del coniglio con associazione “metallo” e “yin”, cioè nel 1951 in piena Guerra di Corea, le truppe del Nord aiutate dall’esercito cinese all’inizio dell’anno invadevano Seul. Questo anno del coniglio 2011, quindi, si apre a distanza di 60 anni su uno sfondo non del tutto rassicurante per la Corea, anche se l’economia sudcoreana sembra aver affrontato bene la crisi e si sta preparando a battersi nell’arena tecnologica con nuovi prodotti a livello mondiale (biotecnologie e altro).

Fermezza e moderazione del presidente sudcoreano

Non ci sembra fuori luogo accennare ancora a qualche passo preso direttamente dal discorso di capodanno del presidente sudcoreano Lee, pieno di speranza e di fiducia nel futuro.

“È spuntato un nuovo anno del coniglio, pieno di speranza.”
“Lo scorso anno abbiamo dovuto sopportare qualche difficoltà, ma abbiamo anche avuto molti eventi più piacevoli e gratificanti. Le fortune della nazione sono in ascesa nell’arena globale.”
“Abbiamo raggiunto la più alta crescita economica fra le nazioni membri dell'OCSE. Nonostante le difficoltà, siamo diventati la settima nazione al mondo in termini di esportazioni.”
“Anche se il nostro territorio è piccolo, il nostro territorio economico è diventato il più grande al mondo, grazie alla conclusione di accordi di libero scambio con l'Unione Europea e gli Stati Uniti.”
“Sono convinto che nel nuovo anno riusciremo a stabilire la pace nella penisola coreana e continueremo a godere di una crescita economica sostenuta.”

Da parte nostra, non ci resta che augurare a questa coraggiosa nazione e a tutto il mondo pace e prosperità.


Le suddette considerazioni sono frutto di un’analisi dell’autore del sito. Brani del discorso del nuovo anno del presidente della Repubblica di Corea sono stati tratti dal sito governativo Korea.net

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo