I l 9 febbraio 2005, capodanno lunare, è iniziato per l'Estremo Oriente l'anno del gallo, il decimo animale dello zodiaco estremo-orientale. Dal momento che il 2005 è l'anno del gallo, animale che segnala la fine dell'oscurità e l'arrivo della luce dell'alba, i coreani sperano che, dopo le difficoltà dello scorso anno, il 2005 sia un anno di prosperità. Come è stato spiegato nella sezione “Calendario lunare e zodiaco” della pagina “Capodanno, anno lunare e zodiaco”, i 12 animali dello zodiaco estremo-orientale sono: topo, bufalo, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e cinghiale. Ogni anno lunare in Corea cade sotto il segno di uno di questi animali che si susseguono in un ciclo dodecennale, dopodiché ricominciano da capo. Così, i coreani chiamano l'anno col nome dell'animale dello zodiaco e, per il 2005, diranno che è l'anno del gallo. Inoltre, in Estremo Oriente l'anno ha un nome in caratteri cinesi che si ripete ogni sessant'anni. Il 2005 è chiamato in coreano “anno ŭryu”, dalla pronuncia coreana dei due caratteri cinesi che ne formano il nome, cioè dal secondo dei 10 segni celesti (ŭl) e dal decimo dei 12 segni terrestri (yu), come si può notare nella stessa pagina citata sopra. Il precedente anno ŭryu, sessant'anni fa, fu il 1945, un anno felice per i coreani che videro la fine dell'occupazione coloniale giapponese e la gioia della liberazione. |
Il gallo e l'uovo compaiono nel mito della fondazione dell'antico regno di Silla e gli antichi coreani pensavano che questo animale avesse il potere di portare la luce. Questa credenza può essere attribuita all'abitudine del gallo di cantare all'alba. I coreani pensavano anche che il canto del gallo avesse il potere di allontanare gli spiriti cattivi. Secondo l'antico testo storico Tongguk sesigi, all'anno nuovo i coreani avevano l'abitudine di appendere alla porta disegni di galli e di tigri per allontanare gli spiriti malvagi. Anche nella letteratura compare questa idea. In molte storie coreane di fantasmi, i protagonisti, tormentati dagli spiriti, vengono liberati dopo aver sentito cantare il gallo. |
Perfino oggi il gallo compare nella cerimonia che la sposa novella prepara per salutare i parenti acquisiti dopo lo sposalizio. La scena di una chioccia felice con il gallo ci ricorda la felicità di un uomo con la propria moglie, e per questo il gallo simboleggia anche fertilità e prosperità. Esistono poi varie spiegazioni sulle caratteristiche possedute dalle persone nate nell'anno di un certo animale. Si dice che le persone nate nell'anno del gallo siano abili nell'esprimere se stessi e in grado di mantenere le migliori condizioni anche nella confusione. Sono anche considerati leali, fiduciosi nelle proprie opinioni, grandi lavoratori, onesti e capaci di creare qualcosa dal nulla. Nel 2005, anno del gallo, la società coreana sembra essere colma di speranza e di aspettative, più del solito. E il gallo, animale simbolo dell'anno, potrebbe esserne il principale responsabile. |
Tratto in parte dall'articolo “2005, The Year of the Rooster” in Pictorial Korea, gennaio 2005. Testo di Park Sun-hee. Fotografie di Kim Sae-kwon. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo