Nota: Cliccando su un carattere cinese che sia uno dei 1800 caratteri studiati nelle scuole medie, sarà visualizzata la scheda corrispondente. |
F ar volare gli aquiloni è un gioco molto popolare per i bambini coreani nelle ventose giornate invernali, specialmente in occasione dell'inizio dell'anno lunare. L'aquilone è così popolare da essere rappresentato spesso nei biglietti di auguri che si mandano per l'anno nuovo. L'aquilone si trova nel secondo riquadro da sinistra. Un biglietto d'auguri ricevuto all'inizio del 2005 riporta l'aquilone non solo all'interno, ma anche sulla busta esterna dove, come francobollo, è rappresentato un gallo (simbolo dell'anno) che trascina un aquilone. |
Per questo motivo, quando si avvicina il capodanno lunare, si tengono in tutto il paese una varietà di eventi correlati con gli aquiloni, come lezioni dove si impara a costruire gli aquiloni e gare in cui si fanno volare. L'aquilone va su, sempre più in alto... I coreani sono fieri della loro tradizione di far volare gli aquiloni e praticamente tutti i coreani si ricordano di averlo fatto almeno una volta da bambini. Far volare gli aquiloni è un passatempo tradizionale che i coreani trovano vicino al proprio modo di sentire. Di tutti i giochi folcloristici tradizionali, questo è l'unico che si fa spaziando nel cielo. |
I coreani hanno a lungo ritenuto che il bambù, il materiale più importante per la costruzione di un aquilone, abbia il potere di tener lontani gli spiriti malvagi. A causa di questa credenza, gli aquiloni tradizionali con la struttura composta da cinque pezzi di bambù sono stati usati come decorazione casalinga per mantenere la casa libera da influenze nefaste e per attirare la buona sorte. Nel tempo gli aquiloni sono serviti anche per vari altri scopi. Nella Corea antica, ad esempio, furono usati come dispositivo strategico o come mezzo di comunicazione in tempo di guerra, mentre in Occidente furono impiegati come strumento per esperimenti scientifici. Oggi vari festival tenuti in tutto il mondo utilizzano gli aquiloni come gioco o come attività per il tempo libero. |
La prima registrazione dell'attività di far volare gli aquiloni in Corea compare nel capitolo 41 del Samguk sagi ( Un aquilone usato dall'ammiraglio Yi Sun-sin per segnalare operazioni militari Un'altra registrazione segnala che, alla fine del periodo Koryŏ, il generale Ch'oe Yŏng usò degli aquiloni per sopprimere i ribelli nell'isola di Chejudo. Nel periodo Chosŏn si dice che l'ammiraglio Yi Sun-sin abbia usato aquiloni con vari disegni e colori per segnalare manovre militari durante la battaglia di Myongnyang nel 1597. In quella battaglia l'ammiraglio Yi Sun-sin sconfisse 133 battelli armati giapponesi con sole 12 navi da guerra mediante l'uso degli aquiloni. |
Rocchetti usati per avvolgere o svolgere il filo dell'aquilone In seguito, combinata con altre usanze folcloristiche, l'attività del far volare gli aquiloni divenne un passatempo tradizionale che si praticava soprattutto fra l'ultimo mese lunare e il quindicesimo giorno del primo mese lunare. Il periodo in cui si fanno volare gli aquiloni sembra essere in stretta relazione con il ciclo agricolo coreano. Per non interferire con i lavori agricoli, gli antichi coreani praticavano questo gioco solo in quel periodo nel quale non vi erano lavori agricoli. Dopodiché si accingevano a preparare un nuovo anno di lavori nei campi. |
Preparazione degli aquiloni tradizionali Un aquilone senza il buco nel mezzo è chiamato pangp'ae-yŏn ( Vi sono anche state battaglie fra aquiloni fin dall'antichità. Lo scopo di questo gioco tradizionale, che viene effettuato dagli adulti o dai bambini, è quello di tagliare la fune dell'aquilone dell'avversario con la corda del proprio aquilone. Per il gioco, le funi degli aquiloni vengono rivestite con vetro o porcellana in polvere, in modo che riescano a tagliare. Mentre far volare gli aquiloni è un gioco popolare con un significato quasi religioso, la battaglia fra aquiloni è un gioco con forti elementi di intrattenimento. |
Tratto dall’articolo “Kite” in Pictorial Korea, gennaio 2005. Testo di Kim Hyun-sook. Fotografie della Korea Kite Fliers Association. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo