Argomenti compresi in questa pagina:Altre pagine di informazioni che hanno attinenza con l'argomento “Architettura” si possono raggiungere selezionando uno dei titoli seguenti.Un nuovo stile per le case di terra e legno Tornano in uso i mobili tradizionali La Colonia di artisti Chirye Le tegole tradizionali della Corea Antichi giardini coreani Il Centro Sejong per le arti dello spettacolo La capitale ristruttura i propri monumenti storici Philippe Tirault e la sua casa coreana tradizionale Namdaemun, tesoro nazionale numero 1, distrutta da un incendio Decisa la ricostruzione di Namdaemun, tesoro nazionale numero 1 Il romantico ponte Supyo e un progetto di restauro italiano Le case tradizionali coreane Un architetto fa risorgere lo stile di vita tradizionale La grande balena blu, Un progetto italiano per l’Expo 2012 di Yeosu Vivere in una casa tradizionale coreana Una visita agli antichi palazzi reali di Seul Lee Keun-bok, mastro artigiano dei tetti delle case tradizionali Il tetto della Grande porta orientale danneggiato dalla pioggia Il palazzo reale Changdeokgung A buon punto la ricostruzione della porta Namdaemun La Corea, in passato una nazione di fortezze (prima parte) La Corea, in passato una nazione di fortezze (seconda parte) Namdaemun restaurata si riapre al pubblico dopo cinque anni La Corea vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia | |
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Dallo stile, si può desumere che si trattasse dell'abitazione di un ricco residente del luogo. Tutte le case coreane tradizionali sono costituite dal solo pian terreno e hanno davanti un cortile in terra battuta (detto madang | |
Tutte le costruzioni tradizionali, invece, tranne quelle ricoperte di paglia, erano costruite con le falde del tetto leggermente ricurve e con le estremità che sembrano andare un poco all'insù. Negli edifici pubblici di un tempo questo stile si nota più che nelle case private.
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Anche le antiche fortezze, come la fortezza di Suwŏn qui a sinistra presentano, negli edifici che si completano in alto con le torri di guardia, lo stesso tipo di tetto con gli angoli leggermente incurvati all'insù. Fatta costruire nel 1794 dal re Chŏngjo sulle pendici del monte P'altal, la fortezza venne in parte danneggiata durante la guerra di Corea. Ora le parti della muraglia danneggiate sono state ricostruite rispettandone l'aspetto originale. | |
Allontanarsi dalle grandi città e programmare una visita a qualche tempietto sperduto fra le montagne può essere un'esperienza indimenticabile che va al di là del semplice interesse per l'architettura. Occorre però sapersi avvicinare con la dovuta preparazione, senza aspettarsi di trovare monumenti maestosi e imponenti, ma pronti a gustare le piccole cose, i particolari minuti, la raffinatezza delle decorazioni, il silenzio della sala principale del tempio profumata d'incenso dove un monaco è in tranquilla contemplazione di fronte alla statua del Budda o sta recitando i sutra battendo ritmicamente su una specie di grosso sonaglio di legno (moktak). Se nel recinto del tempio c'è anche la scuola, può capitare di poter dare un'occhiata a una saletta di studio e scoprirvi delle giovani monache che, con il capo accuratamente rasato e sedute composte, sono intente a salmodiare in sintonia le loro preghiere. Ma soprattutto si deve cercare di sentire, di percepire in modo quasi subliminale l'unità dell'atmosfera del tempio con la natura che lo circonda, per giungere a una comprensione più vera della realtà dell'umano esistere. | |
A sinistra, uno stupa eretto in onore del famoso monaco Chigwang. È il tesoro nazionale numero 101. Si trova sul terreno del palazzo Kyŏngbok a Seul. Questo monumento ha più di 900 anni ed è tipico degli stupa del periodo Koryŏ nell'eleganza del dettaglio e nell'accuratezza della costruzione. Ha forma quadrata, a differenza della maggior parte degli stupa che avevano forma ottagonale. La base è formata da due livelli, quello inferiore con un piede di drago scolpito agli angoli, mentre quello superiore è scolpito con una serie di festoni delicati. I lati sono decorati con pannelli che rappresentano disegni di nubi, divinità e altri motivi. | |
Architettura moderna
Purtroppo allo sviluppo frenetico si sono sacrificati tanti piccoli capolavori in legno, case private a un solo piano, gruppi di costruzioni tipiche abbattute per fare posto a edifici in cemento armato squadrati, come si vedono in tutte le grandi città del mondo, ma senza quella grazia e quell'atmosfera un poco misteriosa che tanto attirava i viaggiatori di un tempo. Oggi le grandi città della Corea vantano enormi alberghi all'occidentale, grattacieli, schiere di condomini tutti uguali e centri commerciali, ma hanno perso quella che era la loro identità, così tipicamente “esotica”, d'un tempo. | |
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© Valerio Anselmo