In Estremo Oriente il bambù ha molta importanza: viene usato per vari scopi, per costruire strutture e impalcature, per creare oggetti di uso domestico, oltre che nei giardini e in cucina. Il personaggio di cui parliamo in questa pagina è specializzato in oggetti artigianali di squisita fattura, frutto di grande perizia e di tanta pazienza. |
L’ area di Tamyang (Damyang) della regione Chŏllanam-do, famosa da lungo tempo per la sua abbondanza di bambù, è nota come la foresta di bambù della penisola coreana. Per questo motivo, i cittadini di Tamyang hanno goduto della fama di creatori di oggetti artigianali di bambù di grande qualità fin dai tempi del periodo Chosŏn (1392-1910). Con oltre cinquecento anni di esperienza nella fabbricazione di oggetti in bambù, Tamyang è effettivamente il centro della cultura del bambù in Corea. Per gli abitanti di Tamyang, circondati da tutte le parti da boschetti di bambù, è sempre stata una cosa del tutto naturale sviluppare le abilità che li hanno portati a produrre oggetti artigianali di squisita fattura servendosi di questo materiale. Come molti dei suoi vicini, anche Seo Han-kyu apprese fin da giovane le tecniche per fabbricare prodotti in bambù. In particolare, egli ha poi focalizzato i propri sforzi sulla creazione di gruppi di scatole di bambù, chiamate ch'aesang, che si dice costituiscano il meglio dell'arte artigianale in questo tipo di lavorazione. In effetti, grazie alla sua lunga dedizione a quest'arte, ha ottenuto l'ambito titolo di Maestro nell'arte del ch'aesang (Ch'aesangjang). |
Una vita dedita al lavoro
“Avevo circa 16 anni quando ho cominciato a produrre manufatti di bambù.” – dice – “Quando cominciai, non avevo alcun sospetto che questo sarebbe diventato il mio destino. Ma suppongo che dovesse esserlo, dal momento che ho fatto oggetti di bambù per tutta la mia vita. A quel tempo nel mio villaggio vi erano un centinaio di famiglie e più di 70 di queste si dedicavano alla produzione di oggetti di bambù, oltre che alla coltivazione dei campi.” Il giovane che aveva cominciato a fabbricare oggetti artigianali di bambù all'età di 16 anni è ora un anziano gentiluomo che si è dedicato alla creazione di questi prodotti per 60 anni. Nel 1987 Seo è stato designato “Importante proprietà culturale intangibile numero 53” dal governo coreano, onorificenza che comprende il titolo di Ch'aesangjang, maestro dell'arte del ch'aesang, l'onore più alto per un artigiano che si dedichi ai lavori in bambù. |
Cimeli di famigliaUna scatola ch'aesang ben fatta è così raffinata ed elegante che si stenta a credere che sia costituita effettivamente da bambù. Le scatole ch'aesang possono essere fatte con strisce di bambù di colore naturale o tinte. Di solito, per l'esterno della scatola vengono usate strisce naturali e strisce tinte, combinate assieme in modo da creare dei disegni decorativi. D'altra parte, quando vengono usate allo stato naturale, le sottili differenze di colore del bambù possono essere meglio apprezzate. |
Anche se Seo spesso pensa a quello che avrebbe fatto oggi se non fosse diventato un artigiano di questo settore, ricorda ancora di aver desiderato varie volte al giorno di fuggire quando all'inizio cominciò a lavorare con le strisce di bambù. A quell'epoca dev'essere stato molto difficile per un giovane normale come Seo perseguire l'arte dell'intreccio delle strisce di bambù, che la maggior parte della gente considerava un lavoro da donne. Inoltre, questa non era il tipo di carriera che gli avrebbe procurato ricchezze. E, pur essendosi sposato ed essendo riuscito a provvedere in qualche modo all'istruzione dei suoi sette figli, Seo ammette che non è stato facile vivere con i proventi del proprio lavoro. |
“C'è un vecchio adagio che dice che, benché un boschetto di bambù sia una miniera d'oro, la gente che crea prodotti con il bambù riesce a stento a tirare avanti decentemente. Ricordo di aver pensato che questo proverbio si adattava bene anche alla mia situazione. Sentii che dovevo fare qualcosa per superare questa difficoltà e così decisi di produrre oggetti di qualità superiore. Da quel momento in poi focalizzai i miei sforzi sulla produzione delle scatole ch'aesang.”
Anche se Kim Dong-yeon (1897-1984), che era stato il primo a ricevere il titolo di Ch'aesangjang (maestro dell'arte del ch'aesang) nel 1975, viveva allora in un'altra zona dello stesso villaggio Tamyang, Seo non ebbe mai occasione di incontrarlo. E, a dispetto del titolo di Ch'aesangjang di Kim, Seo preferì condurre ricerche sul ch'aesang e sviluppare le relative tecniche da solo. Detto questo, fu una sfida senza pari per Seo riuscire a scoprire i trucchi più sottili nella creazione delle scatole ch'aesang tradizionali. Anche ora che si è distinto come il più importante maestro nella creazione dei ch'aesang tradizionali, Seo si meraviglia ancora delle complicatezze richieste dalla produzione di un ch'aesang come quello di sua nonna. |
Gli attributi dei bambù
“La preparazione del materiale grezzo è una parte importante del lavoro. Il compito più difficile è quello di ottenere delle strisce il più possibile sottili. Il livello di raffinatezza raggiunto da un pezzo è in buona parte determinato dalla qualità delle strisce di bambù. I ch'aesang sono di solito formati da gruppi di tre, cinque o sette scatole, chiamate rispettivamente samhap, ohap e ch'irhap. Comunque, non vi sono regole assolute a proposito del numero di scatole che devono comporre un ch'aesang. E così vi possono essere ch'aesang composti da nove scatole (kuhap) o perfino da undici scatole (sibirhap).” |
La figlia di Seo di solito si occupa della tintura delle strisce di bambù e della pianificazione dello schema di colori e dei disegni decorativi. I colori e i motivi decorativi di Seo si sono diversificati grazie ai suggerimenti creativi di sua figlia. Inoltre, essa insiste nell'uso esclusivo di tinte naturali, e mai di colori sintetici. Grazie agli sforzi di Seo e di sua figlia nel rendere gli oggetti dell'artigianato del bambù più moderni e più diffusi, i ch'aesang, che stavano per diventare oggetti da museo, stanno ora guadagnando un riconoscimento internazionale come forma d'arte tipicamente coreana. |
![]() Come si crea artigianalmente un ch'aesangLe principali operazioni seguite nella produzione di un ch'aesang sono:
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Tratto da “Seo Han-Kyu”, in Koreana, vol.20, n.1, primavera 2006. Testo originale di Park Ok-soon, fotografie di Seo Heun-kang. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo