Ban Ki-moon rieletto segretario generale dell’ONU


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l 21 giugno 2011 i rappresentanti dei 192 Paesi membri che formano l’assemblea generale delle Nazioni Unite hanno eletto per acclamazione Ban Ki-moon per un secondo mandato come segretario generale dell’ONU.

Ban Ki-moon al Cairo il 21 marzo 2011, circondato dalle guardie del corpo, sfugge impassibile agli attacchi dei sostenitori di Gheddafi.

Nel suo discorso di ringraziamento, Ban Ki-moon ha detto: "Viviamo in un'era di connessioni e interdipendenza: ogni Paese deve partecipare alla soluzione dei problemi". Ban Ki-moon, 67enne, già ministro degli Esteri della Corea del Sud, in gioventù aveva studiato negli Stati Uniti alla Harvard University.

Tra i motivi che hanno portato a fare di Ban Ki-moon un leader all’interno delle Nazioni Unite spiccano: la sua decisione di nominare a posti chiave un maggior numero di rappresentanti dei Paesi in via di sviluppo, in particolare di donne in posizioni direttive, il suo sostegno per i diritti delle donne, la sua politica coerente verso il disarmo nucleare, e il favorire la democrazia nei paesi dove sono avvenuti i recenti accadimenti, come Nord Africa e Medio Oriente.

«Sono orgoglioso e onorato di accettare il vostro sostegno – ha detto Ban – In qualità di segretario generale, lavorerò come armonizzatore e costruttore di ponti».

Ma Ban Ki-moon è stato anche criticato per non essere stato abbastanza incisivo nel risolvere le grandi crisi internazionali e per non essere stato più fermo sulle violazioni dei diritti umani in Paesi potenti come la Cina e la Russia che alle Nazioni Unite hanno potere di veto.

A volte si è anche trovato in situazioni difficili. Il 21 marzo 2011, tre mesi prima della sua rielezione, Ban Ki-moon era stato aggredito nella piazza Tahrir al Cairo da sostenitori di Muammar Gheddafi, ma era riuscito a fuggire restando illeso.


Tratto da vari articoli su Internet pubblicati il 21 giugno 2011.

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© Valerio Anselmo