Fra pochi giorni, il 17 febbraio 2007, in Corea e in tutto l'Estremo Oriente sarà celebrato per tre giorni il capodanno lunare. A capodanno molti coreani hanno ancora l'abitudine di visitare certi luoghi da cui si può ammirare, meglio che altrove, il sorgere del Sole nel primo giorno dell'anno nuovo. Tempo fa era propriamente il primo giorno dell'anno lunare, oggi, con l'occidentalizzazione dei costumi e l'adozione del calendario gregoriano, questo giorno viene invece a coincidere con il nostro capodanno. |
I coreani amano molto osservare il sorgere del Sole, specialmente vederlo spuntare dal mare. Questa tendenza è ancor più pronunciata fra gli abitanti delle grandi città che, stanchi della routine quotidiana, se ne allontanano per andare ad ammirare il sorgere del Sole sul mare. Naturalmente alla fine dell'anno e durante le feste di capodanno il numero delle persone che partono per andare a vedere il sorgere del Sole aumenta moltissimo.
Il motivo per cui così tante persone se ne vanno a vedere il sorgere del Sole alla fine dell'anno o all'inizio dell'anno nuovo si deve cercare nell'idea fondamentale che i coreani hanno nei riguardi del Sole. Quando vedono il Sole che sorge, i coreani pensano alla vita, alla speranza, alla realizzazione dei desideri, alla fonte della potenza e dell'energia che è la radice di tutte le cose nella vita. L'idea che i coreani hanno del Sole è però anche in relazione con la storia turbolenta della nazione. La penisola coreana ha conosciuto la guerra almeno 900 volte a causa di invasioni straniere e la sfortunata storia del Paese è continuata anche nell'epoca moderna e contemporanea. Di conseguenza i coreani sono vissuti con il desiderio di sfuggire all'infelicità e alle sofferenze della realtà: per superare e dimenticare i dolori della vita reale, si sono abituati a proiettare i propri sogni e desideri sulle manifestazioni della natura, prima fra tutte il Sole. Questi desideri, diversi dalle preghiere religiose, sono sempre stati semplici speranze di veder finire le sofferenze e veder sorgere al più presto tempi migliori. |
I caratteri cinesi che formano il nome della cittadina di Chŏngdongjin Alla fine dell'anno i coreani affollano questi luoghi famosi per l'osservazione del Sole che sorge. Fra questi, di recente è venuto di moda Chŏngdongjin a Kangnŭng (Gangneung) nel Kangwŏn-do (Gangwon-do), soprattutto per merito della televisione e di una telenovela locale. Nel 1995 una rete televisiva trasmise una serie di drammi molto popolari che illustravano la storia moderna e Chŏngdongjin era una delle località che più attirò l'attenzione dei telespettatori. Da allora Chŏngdongjin è diventata una delle più famose attrazioni turistiche della Corea, in particolare la prima scelta per chi va alla ricerca di un luogo speciale per ammirare il sorgere del Sole. |
Il nome Chŏngdongjin risale ai tempi del periodo Chosŏn (1392-1910). Significa letteralmente qualcosa come “Andare esattamente verso Est”, ed è in relazione con il fatto che, se uno dovesse camminare in linea retta a Est di Kwanghwamun (la famosa porta di Seul), qui è dove arriverebbe prima di imbattersi nel mare. A Chŏngdongjin (ora diventata una cittadina per turisti) vi sono anche altre cose da vedere, oltre al sorgere del Sole. La principale attrazione è la stazione del paese, che si dice sia la stazione ferroviaria più vicina al mare in tutto il mondo.
La monumentale clessidra, che batte tutti i primati in grandezza... Un'altra attrazione è il parco della clessidra, chiamata in coreano Moraesigye (o “orologio a sabbia”). La clessidra spropositata che dà nome al parco si afferma che sia la più grande al mondo. In effetti le misure fornite sono eccezionali: più di 8 metri di diametro, 3,2 metri di spessore e 40 tonnellate di peso, comprese 8 tonnellate di sabbia. È stata creata dalla città di Kangnŭng (Gangneung) e da uno sponsor commerciale per commemorare il nuovo millennio. Per far sì che la sabbia caschi in modo uniforme e sempre alla stessa velocità, invece della sabbia ordinaria viene usata una miscela speciale con i grani tutti della stessa dimensione: la sabbia impiega un intero anno a cadere. Sulla cima della collina che si vede dietro la stazione c'è un piccolo battello. Qui si trova il parco Haedoji (“sorger del Sole”) dove, fra 700 sculture, il cielo e il mare, l'uomo e la natura sembrano incontrarsi. È certamente il luogo più adatto per ammirare il paesaggio circostante. |
Nella zona vi è inoltre un parco particolare, chiamato Haseulla Art World, che presenta l'arte e la cultura: si trova sul pendio di una collina prospiciente il mare. Creato da un gruppo di artisti, è un insieme di piccoli parchi a tema, come i parchi del tempo, dei pini, delle paludi, delle risaie e del mare.
Il battello in cima alla collina nel parco Haedoji Il sorgere del Sole è sempre un fatto fugace. Sotto il cielo rossiccio dell'alba, quando qualcuno grida “Sta spuntando!” tutti cominciano a guardarsi attorno dicendo “Dove? dove?”. Poi, lontano lontano sembra che compaia un puntino luminoso. Indi improvvisamente diventa come una mezza Luna e in pochi minuti è salito sopra l'orizzonte. Nel breve spazio di tempo che il Sole impiega a sorgere, gli spettatori pensano all'anno che è passato, esprimono i loro desideri per l'anno nuovo, pregano per la salute e il benessere dei propri cari e prendono tante fotografie da tenere come ricordo. Alcuni siti web in coreano parlano di questo luogo. Fra questi citiamo il seguente, richiamabile cliccando qui |
Basato su “Sunrise at Jeongdongjin”, in Pictorial Korea, Gennaio 2004. Testo di Lee Eun-jung, fotografie di Ahn O-hyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo