La valle dei carbonai

Delle virtù attribuite al carbone di legna (o “carbonella”, come viene a volte chiamato da noi) abbiamo già parlato in un'altra pagina. Non abbiamo però ancora avuto modo di vedere come questo carbone venga prodotto e quali usanze siano connesse con i forni dove si genera tanto calore. Ecco dunque un articolo che ne parla.


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e fiamme bruciano brillanti in un forno per carbone di legna sotto un tetto d'ardesia coperto di fuliggine, e un fumo bianco fluisce senza posa dal comignolo annerito per posarsi come nebbia sulla valle coperta di neve. Questa è una scena dei fianchi della valle Koraegol (Goraegol) nel villaggio di P'odong-ri, Kapch'ŏn-myŏn, Hoengsŏng-gun nella regione Kangwŏn-do, famosa per il suo carbone di legna di quercia.

La bocca di uno dei forni per la
produzione del carbone di legna

Per i coreani il carbone di legna non è semplicemente del legno carbonizzato. Da molto tempo è stato usato in una quantità di modi, per esempio, come conservante quando si fa fermentare la salsa di soia. In effetti, i suoi poteri come conservante sono così grandi che fu usato per proteggere i blocchi lignei del Tripitaka Koreana nel tempio Haeinsa e fu posto nelle tombe per mantenere inalterati i cadaveri.

La storia del carbone di legna risale a circa 2600 anni fa, ma i forni di tipo industriale per la produzione di carbone di legna non sono apparsi che negli anni 1970. In passato il carbone di legna veniva prodotto direttamente nei luoghi in cui si tagliavano gli alberi. Man mano che la vita diventava più facile, però, ci furono sempre meno operai disposti a fermarsi nel folto dei boschi per lunghi periodi di tempo per produrre questo tipo di carbone e così apparvero i primi forni che bruciavano legna portata a valle dalle montagne.

Sulla strada che porta al “Villaggio del carbone di legna di quercia” di Koraegol i visitatori sentiranno un buon odore. Un poco oltre lungo la strada della valle si vedrà del fumo bianco salire verso il cielo. I forni di carbone di legna, che emanano una luce dorata, sono allineati sotto tetti coperti di nerofumo e, dietro di loro, le montagne si stendono come un paravento.

Oggi il legno di quercia, il materiale grezzo
per fare il carbone di legna, viene spostato
con macchinari pesanti

Le imprese che producono il carbone di legna hanno iniziato qui la loro attività circa trent'anni fa, nel 1975. Gli abitanti del luogo cominciarono a raccogliere legna dai molti alberi di quercia presenti nella zona e crearono dei forni per la produzione di carbone di legna di qualità. Del centinaio di forni di carbone di legna e di carbonai diffusi oggi in Corea, non è esagerato dire che la maggior parte di essi hanno imparato la tecnica al villaggio di Koraegol e poi si sono messi in proprio.

Per questo motivo la maggior parte dei residenti del villaggio traggono il loro sostentamento facendo qualche lavoro che ha a che fare con la produzione del carbone di legna, e il carbone prodotto qui costituisce un terzo di tutto il carbone di legna prodotto in Corea.

Il villaggio di Koraegol usa soltanto legna di quercia per produrre il carbone, e questo perché il legno di altri alberi non dà buoni risultati. Gli alberi di quercia ideali per questo tipo di carbone hanno circa 20 anni e un diametro da 12 a 15 centimetri. Per produrre il miglior carbone di legna devono essere bruciati direttamente dopo essere stati tagliati.

Il primo passo nel processo di produzione del carbone è quello di tagliare il legno di quercia della stessa dimensione dell'altezza dei forni, cioè in pezzi da 2 metri. Questo legno viene poi stipato stretto stretto nel forno, la cui porta viene coperta di fango, lasciando solo un forellino in alto. Poi, per l'accensione vengono usati pezzi di vecchi copertoni di auto e di legna da ardere e le fiamme vengono soffiate nel forno con un ventilatore. Una volta che il legno comincia a bruciare, l'apertura viene completamente sigillata.

Il legno di quercia viene tagliato nella lunghezza adatta

Il fumo bianco che sale dal camino del forno è così denso da dare l'impressione che lo si possa prendere in mano come se fosse del cotone. Dopo 3 o 4 ore il fumo smette di uscire, il che significa che tutta la legna che si trova nel forno è ora completamente accesa. A questo punto il carbonaio deve aspettare cinque giorni. Durante questo periodo il legno di quercia che si trova nel forno subisce un completo processo di combustione, lasciando intatto solo il componente di carbone. Quando sono trascorsi 5 giorni, viene praticato un foro di circa 1 metro di larghezza e 70 centimetri di altezza nella terra al fondo dell'ingresso del forno, e poi il carbone di legna viene estratto.

Gli operai tolgono il carbone di legna caldissimo usando delle aste di ferro munite di un gancio in cima, lunghe anche una decina di metri. Dopo pochi minuti nel forno queste aste cominciano a diventare rosse.

La temperatura all'interno dei forni può raggiungere anche i 2000 gradi Celsius, una temperatura alla quale fonde perfino il ferro. Dei visitatori del villaggio incuriositi provano a tirar fuori il carbone di legna dal forno, ma di solito non riescono a sopportare il calore per più di cinque minuti e abbandonano sudando abbondantemente.

Gli operai usano delle aste di ferro
per tirar fuori il carbone dal fuoco

Dopo essere stati rimossi dal forno, i pezzi di carbone di legna rosso fuoco vengono posti in pila su mucchi di cenere e poi coperti di cenere. Vengono lasciati così per un giorno, e solo a questo punto il fuoco si può considerare spento e il carbone di legna pronto. Il carbone prodotto in questo modo è considerato un carbone di qualità superiore, mentre quello che viene lasciato nel forno fino a quando il fuoco è quasi completamente spento è considerato di qualità inferiore e viene usato principalmente per usi industriali.

Il carbone di legna prodotto qui è caro e di alta qualità. I più famosi ristoranti di barbecue di Seul lo usano per i loro piatti di pulgogi. Tanto per dare dei termini di confronto, all'inizio del 2004 un sacco da 30 kg di carbone di legna di qualità superiore costava circa 36.000 won.

Come scende la sera e il lavoro di rimozione del carbone dal forno è stato completato, gli ingressi ai forni vengono rotti e i visitatori restano meravigliati nel vedere le pareti del forno, ardenti, che rosseggiano nel buio.

Qui ci sono in totale 25 forni e gruppi di 3 operai si occupano di 5 forni per volta. Il calo del prodotto durante il processo è notevole. Dopo essere state 5 giorni in un forno a una temperatura che va dai 1.200 ai 1.300 gradi, 15 tonnellate di legno di quercia si riducono a circa 1,2 tonnellate di carbone di legna di qualità. Durante la combustione, il legno di quercia si riduce quindi a meno di un decimo della sua massa originale.

Il colore dei carbone di legna di buona qualità

Ci vogliono 12 ore per togliere tutto il carbone dal forno. Questo perché l'interno del forno è così caldo che gli operai devono lavorare per 10 minuti e poi riposare per un'ora. D'altronde, la qualità del carbone di legna dipende in larga parte dalla tecnica della persona che lo toglie dal forno. Se viene tolto quando è diventato di colore argento, ne risulta un carbone di legna di primissima qualità.

Dopo che il carbone è stato tutto tolto, i forni vengono lasciati raffreddare per un giorno e, il giorno dopo, vengono aperti per essere usati come saune secche. Mentre il carbone di legna viene prodotto, il forno assorbe elementi benefici per il corpo umano e poi, mentre si raffredda, rilascia questi raggi nell'infrarosso lontano, minerali e anioni. È corsa voce che le saune secche dei forni del carbone di legna sono utili per la cura dei dolori dopo il parto e per la cura della pelle, e così, anche nelle giornate lavorative, oltre un centinaio di visitatori vengono ogni giorno a questi forni.

Quando i forni vengono aperti dopo un giorno, la loro temperatura varia fra i 150 e i 200 gradi. In seguito, quando cala a circa 70 gradi, viene permesso l'accesso del pubblico. A causa della temperatura così alta, è consigliabile passare nel forno un massimo di 3 o 4 minuti per volta. Quando poi ci si abitua, ci si può fermare all'interno anche 20 o 30 minuti. Per godere degli effetti benefici del trattamento con la sauna secca, bisogna fare una doccia due ore dopo essere usciti dal forno.

Un forno che brucia legna di
quercia per produrre carbone

Le saune secche sono molto calde, ma, dal momento che il sudore evapora molto rapidamente, non vi è pericolo di bruciature. Naturalmente, siccome i forni sono così caldi è difficile fermarsi all'interno a lungo, e così si crea un gran viavai di visitatori che entrano nel forno, per poi uscirne quasi subito. Però, grazie all'effetto deumidificante del calore secco, questa risulta un'esperienza rinfrescante.

Dei 25 forni di carbone di legna presenti nella valle di Koraegol, 2 sono aperti come sauna secca nei weekend e 3 sono aperti nei weekend e nei giorni festivi. Siccome il nylon si scioglie alle alte temperature e brucerebbe chi fosse vestito con tali tessuti, i visitatori devono indossare abiti di cotone.

C'è anche un posto dove si può consumare il barbecue. La carne cucinata sul carbone di legna di quercia è davvero squisita.


Tratto da “The Valley of Charcoal”, in Pictorial Korea, aprile 2004. Testo di Moon Mi-hwa. Fotografie di Kim Hyoung-duk. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo