Le case tradizionali del villaggio Hahoe
(seconda parte)

prima parte

terza parte

Questa è la seconda delle tre parti che costituiscono la traduzione dell'articolo sulle case tradizionali del villaggio coreano di Hahoe.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Una parte del magnetismo delle case tradizionali è il «chagyeong», che significa «prendere in prestito il paesaggio».

La bellezza della scienza della natura

L

e case tradizionali coreane (hanok) impiegano le leggi della scienza della natura per far circolare l’aria. Quando visitate una casa hanok come l’edificio Hwagyeongdang, potete notare che gli alberi e i fiori sono piantati nel giardino posteriore, opposto al cortile anteriore. Ciò permette alla casa di mantenersi fresca d’estate e calda d’inverno.

La maggior parte delle hanok di aristocratici hanno una sala col pavimento di legno, chiamata daecheong (대청) in coreano, che serve da soggiorno e che si trova in mezzo alla zona riservata alle donne (anchae). Il lato frontale di questa sala d’estate è lasciato completamente aperto, mentre delle porte possono chiudere il lato posteriore.


Nel cortile posteriore dell'edificio c’è un vecchio pino tutto contorto.

Quando il sole picchia sul cortile frontale, la temperatura aumenta. L'aria calda sale e lascia il cortile frontale in uno stato di vuoto d'aria. Ma nella zona posteriore le piante e gli alberi assorbono il calore rendendo l'aria un poco più fresca. Quest'aria fresca entra attraverso la sala daecheong e raggiunge il cortile anteriore, il che crea una circolazione naturale dell'aria. D’estate si possono aprire le porte posteriori della sala e godere della fresca brezza che fluisce attraverso la casa. D'inverno, con le porte anteriori e posteriori chiuse, l'aria calda resta in casa.

Oltre al loro utilizzo pratico come regolatori della temperatura, i fiori e gli alberi del retro della casa servono come giardino privato. La teoria estetica chiamata chagyeong (차경), che significa «prendere in prestito il paesaggio», è servita a dare forma ai giardini delle case tradizionali. Mentre molte case occidentali hanno mura solide, le case tradizionali coreane hanno colonne collegate da una serie di finestre e porte. Queste aperture servono da cornici verso il mondo esterno. Se si apre una porta, si può per esempio vedere un piccolo corso d'acqua che scorre attraverso il cortile, se se ne apre un’altra, si possono vedere alberi e fiori in piena fioritura.

Invece di appendere quadri alle pareti, i coreani che vivono in una casa hanok aprono una finestra o una porta e «prendono in prestito» il paesaggio direttamente dall'esterno della loro casa. I progettisti delle case tradizionali cercano di fare le porte e le finestre della casa piccole in modo che gli abitanti possano osservare il loro giardino da angoli diversi nelle varie stagioni. I progettisti delle migliori di queste abitazioni hanno dovuto prendere in considerazione non solo la forma della casa, ma la posizione degli alberi e dei fiori, oltre alla posizione dei punti principali del paesaggio circostante, come monti e fiumi.


Una veduta dell’esterno caratteristico dell’Accademia Byeongsan ripresa dal piano terra del padiglione Mandaeru.

I visitatori del villaggio Hahoe possono vedere magnifici esempi di chagyeong (paesaggio esterno visto dall’interno) al padiglione Mandaeru (만대루 ) dell'Accademia Byeongsan Seowon (병산서원 ). Situata presso il monte Hwasan sul lato orientale del villaggio Hahoe, l'Accademia Byeongsan Seowon è un monumento commemorativo dei risultati letterari di Ryu Seong-ryong. Sedendo al primo piano dell’ampio padiglione Mandaeru, si può vedere il fiume Nakdonggang che scorre accanto a una pittoresca montagna. Lungo il fiume si stende una spiaggia di sabbia bianca che scintilla nella luce del sole. Oche selvatiche passano il loro tempo sulla spiaggia. Se si viene verso il tramonto, si vede il fiume inondato dai colori del crepuscolo, come se facesse parte di una splendida pittura di paesaggio.

Ryu Se-ho, il proprietario dell’edificio Hwagyeongdang, ha deciso quattro anni fa di aprire ai visitatori la sua abitazione tradizionale. Ha detto di voler condividere con persone provenienti da tutto il mondo la grande scienza e la bellezza spettacolare della sua casa tradizionale. «Una casa tradizionale hanok si può conservare solo quando qualcuno ci vive», dice. «Si deve accendere il camino nella cucina e scaldare la casa fatta di alberi, argilla e pietra per infonderle vita. Ho pensato che, se avessi voluto invitare degli ospiti, avrei voluto poterlo fare immediatamente e far vedere loro la vera bellezza di una casa tradizionale coreana e ciò che si può apprezzare abitando in una casa come questa.»

Grazie agli sforzi di Ryu, quanti si fermano nell'edificio Hwagyeongdang hanno l’opportunità di apprezzare quanto di buono può offrire una casa tradizionale coreana. Possono star seduti al caldo sul pavimento riscaldato dall'ondol, dormire nello stesso tipo di giacigli usati un tempo e prendere i pasti servendosi degli utensili di ottone usati dai nobili del passato.


Tratto da “Hanok where science meets art”, in Korea, Marzo 2011. Testo di Chung Dong-muk. Fotografie di Kim Nam-heon. L’articolo viene pubblicato in tre puntate. Questa è la seconda delle tre parti. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo