Di questo palazzo reale coreano si è già parlato brevemente altrove in questo sito. L'articolo qui riportato è però più approfondito e scritto da un vero specialista, l’architetto Cho In-souk. Nell’articolo originale in inglese erano riportati in trascrizione molti nomi coreani di edifici, porte, cortili, giardini, massi, padiglioni, laghetti, significativi per un lettore coreano, ma assolutamente inutili per gli italiani non esperti della lingua. Oltre a mettere in evidenza il significato italiano, abbiamo voluto riportare ‒ per gli studiosi che intendano approfondire l’argomento ‒ anche i nomi in alfabeto coreano e, soprattutto, ritrovare l’originale in caratteri cinesi, cosa che ha richiesto non poche ricerche. |
I l complesso del palazzo reale Changdeokgung ( Il palazzo Changdeokgung è stato dichiarato «sito Patrimonio Mondiale» in riconoscimento del suo valore come “esempio di architettura e del progetto di giardino di un palazzo estremo-orientale, eccezionale per il modo in cui gli edifici si integrano con l’ambiente naturale e armonizzano con esso, adattandosi con la topografia e mantenendo la copertura di alberi locali”. Vediamo allora di fare una passeggiata fra gli strati di tempo e di spazio nascosti in questo antico palazzo reale. Gli edifici del palazzo: la natura come sfondo dell’architettura![]() Una veduta del palazzo Changdeokgung I principali edifici del palazzo Changdeokgung si possono dividere grosso modo in quattro aree: le residenze della famiglia reale, le aree degli uffici per i funzionari e per il re, l’area cerimoniale e le aree di servizio. Le abitazioni residenziali comprendono la camera da letto del re (Huijeongdang Sequenza simbolica e respiro fisicoNell’entrare nel complesso del palazzo e delle sue principali abitazioni si segue una certa sequenza simbolica. L’area in cui uno si trova nell’entrare attraverso la Donhwamun ( Il cortile interno è un quadrilatero che si assottiglia verso il lato più lontano. Da qui si può entrare nel cortile reale (jojeong Per quanto riguarda l’edificio Yeon’gyeongdang, costruito nel giardino posteriore, per raggiungere la porta Jangnakmun ( La sequenza del percorso per entrare nell’edificio Yeon’gyeongdang è spesso descritta come “attraversare il ponte dei corvi e delle gazze sulla Via lattea ed entrare nel palazzo della luna”. L’espressione è un riferimento alla scultura in pietra di un albero di cassia e quattro rospi su una base di pietra posta alla testa del ponte che conduce al modesto sotto-complesso residenziale. La sequenza dell’attraversare un ponte, di passare attraverso una porta e di entrare in uno spazio principale attraverso un cortile è simile sia per la sala del trono Injeongjeon che per l’edificio Yeon’gyeongdang. Ma vi è una differenza nelle dimensioni, nel ruolo, nell’uso e nello stato degli spazi. Qui si può vedere che un’unità di spazio dell’architettura coreana comprende un cortile che circonda l’edificio principale e il cortile è a sua volta circondato da corridoi ‒ aperti come nel più formale Injeongjeon e nella corte reale, o chiusi come nel più modesto Yeon’gyeongdang ‒ o da muri, indipendentemente dalla effettiva dimensione dell’edificio. Inoltre gli edifici del palazzo residenziale e degli uffici hanno tre componenti spaziali e funzionali: camera ( Il giardino posteriore: un intervento architettonico minimo![]() Ongnyucheon è un corso d’acqua limpida che scorre attraverso l’area più interna del giardino posteriore del palazzo Changdeok Il giardino posteriore del palazzo reale Changdeokgung presenta piante paesaggistiche, laghetti artificiali e padiglioni dalla forma geometrica, oltre ai contorni originali del terreno naturale. Il giardino fu ideato in modo da minimizzare l’intervento umano e da rendere massimo il piacere di apprezzare la natura al cambiamento delle stagioni. Per esempio, più piccolo è il padiglione, più grande sembra il paesaggio. Il giardino posteriore del palazzo Changdeok si può dividere in quattro aree, ognuna delle quali con uno stagno o un corso d’acqua: la zona attorno al Laghetto dei fiori di loto (Buyongji L’acqua è un elemento importante in questo giardino. Lungo l’area del Ruscello di giada, per esempio, i padiglioni furono costruiti in vari luoghi, ognuno di essi con un orientamento diverso, mentre i padiglioni lungo i laghetti come Buyongjeong ( I padiglioni furono costruiti in forme diverse per fare da complemento all’ambiente naturale. Il padiglione Buyongjeong assomiglia a un fiore di loto, Aeryeonjeong ha una forma quadrata, Jondeokjeong è esagonale e Gwallamjeong ha la forma di un ventaglio pieghevole. Tutti questi hanno solo due “gambe” immerse in acqua. Ciò si può intendere come un mezzo per personificare le immagini degli antichi saggi che cercavano di sconfiggere il caldo dell’estate immergendo i piedi in un fresco ruscello di montagna. I laghetti furono creati basandosi sulla nozione del Cheonwonjibang ( Il Cheonguijeong è un padiglione notevole che si trova nella parte più interna del ruscello di giada (Ongnyucheon). È costituito da quattro pilastri cilindrici che sorgono dai quattro angoli di un pavimento di legno, è coperto con un tetto rotondo di paglia sostenuto da una struttura ottagonale con otto arcarecci rotondi e sessantaquattro travi con sezione quadrata. Il padiglione è progettato in modo che il peso strutturale sia sopportato dai quattro pilastri cilindrici fondati nella risaia di sperimentazione del re. È inteso simboleggiare la relazione fra il cielo, l’uomo e la terra, e una consapevolezza del cambiamento delle stagioni in rapporto con il ciclo di crescita del riso. A differenza degli spazi per gli edifici che sono creati per accomodare persone che vengono e vanno, le aree del giardino sono intese a fornire spazi per persone che passeggiano comodamente e apprezzano il sempre mutevole aspetto della natura. Perciò gli spazi dei giardini furono progettati prendendo in considerazione la natura circostante e ogni elemento mancante era completato con l’aggiunta di targhe appese o tavolette su pilastri con frasi simboliche sui padiglioni in modo che i piccoli spazi architettonici avessero un grande significato. |
Fra i numerosi siti che presentano immagini a 360 gradi di questo palazzo, citiamo i seguenti: |
Tratto da “A World Heritage Site Changdeokgung Palace” in Korea Foundation News Letter agosto 2011. |
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© Valerio Anselmo