Seul sospende l'attività nel sito industriale in Corea del Nord



Il dirigente di un'industria sudcoreana a Kaesong torna al Sud
I

n ritorsione al lancio del missile nordcoreano effettuato domenica 7 febbraio 2016 da Pyongyang, il 10 febbraio la Corea del Sud ha annunciato la sospensione delle attività nel complesso industriale di Kaesong, gestito insieme a Pyongyang.

"Abbiamo deciso di fermare tutte le operazioni nel complesso industriale di Kaesong in modo che il nostro investimento nel sito non venga usato dal Nord per finanziare il proprio sviluppo nucleare e balistico", ha detto Hong Yong-Pyo, ministro per l'Unificazione sudcoreano.

Nel complesso agivano 124 compagnie sudcoreane, che impiegavano più di 54.000 lavoratori nordcoreani. I lavoratori nordcoreani erano pagati in dollari (circa 100 milioni di dollari all'anno). e si dice che quelle somme fossero la fonte principale di banconote per il Nord che è a corto di liquidi

Secondo quando riportato dai media nordcoreani, il governo di Pyongyang sostiene che la sospensione delle attività nell'area industriale di Kaesong "è una pericolosa dichiarazione di guerra".

La Corea del Nord ha deciso l'espulsione dei sudcoreani che lavorano nel complesso industriale congiunto di Kaesong, a dieci chilometri dal confine, del quale ha sequestrato le strutture ponendole sotto il controllo dell'esercito. Pyongyang ha deciso di sequestrare le 124 fabbriche sudcoreane del complesso dopo che Seul ha annunciato al chiusura del complesso.

Inoltre sono state tagliate due linee di comunicazione chiave con Seul, per cui il governo sudcoreano ha faticato a rintracciare i circa 250 cittadini che si trovavano oltre confine quando è partito l'ordine d'espulsione. In seguito il ministero dell'Unificazione sudcoreano ha reso noto che tutti hanno varcato il confine e si trovano in Corea del Sud.


Tratto da varie fonti in data 11 - 13 febbraio 2016.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo