Chung Myung-whun
Un direttore d'orchestra coreano famoso anche in Italia

Il maestro Chung Myung-whun non è certo uno sconosciuto in Italia. Direttore musicale dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma, ha diretto varie volte concerti alla Scala di Milano e in altri famosi teatri italiani. In realtà il nostro paese è stato quello in cui il maestro Chung e le sue due famose sorelle, la violinista Chung Kyung-wha e la violoncellista Chung Myung-hwa, hanno perfezionato la loro arte musicale. Il maestro Chung è un po' un vanto anche per la nostra nazione, in quanto in Italia ha studiato e ha soggiornato a lungo. Il 25 gennaio 2004 il Corriere della Sera (edizione Milano a pag.57) gli dedicava quasi un'intera pagina (articolo: Benzing, “Dedico questa Quinta ai giovani”).

Chi abbia ascoltato, nella mattinata di domenica 9 maggio 2004, il concerto con l'Orchestra Filarmonica della Scala trasmesso per televisione dalla Rete 4 di Mediaset e diretto da Chung Myung-whun, avrà certamente apprezzato la maestria e, nello stesso tempo, la facilità con cui Chung affronta gli spartiti e si mette in sintonia con gli esecutori. Un grande musicista che, oltretutto, parla bene l'italiano, come si sarà notato nell'intervista di presentazione del concerto.

L'articolo che segue presenta questo grande coreano, ma purtroppo cita solo molto di sfuggita l'Italia, preferendo invece mettere l'accento sulla sua carriera internazionale (facendola incentrare su Parigi) e decidendo di mettere a fuoco questioni che interessano più da vicino i coreani stessi, più che gli italiani o gli europei in genere, cioè cercare di capire perché un coreano abbia ora così tanto successo in Giappone, una nazione con la quale fino a poco tempo fa la Corea era in conflitto. L'articolista parla anche della visione che Chung ha del mondo, dove - egli dice - i popoli possono essere uniti dalla musica, indipendentemente dalla loro nazionalità.


I

l direttore d'orchestra Chung Myung-whun è uno dei musicisti coreani di prima generazione che hanno avuto successo all'estero. Lui e le sue sorelle, la violinista Chung Kyung-wha e la violoncellista Chung Myung-hwa, sono stati i primi esecutori a render nota la Corea nel mondo internazionale della musica classica. Allo stesso tempo sono stati i pionieri che hanno spianato la strada alla nuova generazione di esecutori coreani che ora fanno il loro debutto sul palcoscenico del mondo.


Chung Myung-whun, il più noto dei direttori d'orchestra coreani, dirige le migliori orchestre del mondo

Il notevole successo dei tre, noti come “il trio Chung”, ha portato lustro al nome della famiglia Chung. La loro madre, emigrata negli Stati Uniti dove gestiva un ristorantino di spaghetti coreani per sostenere l'istruzione dei propri figli, ha saputo allevare tre musicisti di classe mondiale in una sola generazione. Il libro che narra la storia di quegli anni, da lei narrata nella sua autobiografia, è stato a lungo un best-seller in Corea.

A differenza delle sorelle, Chung Kyung-wha che è attiva a New York e Chung Myung-hwa che insegna in Corea come professoressa all'Università nazionale di belle arti, il maestro Chung Myung-whun è stato attivo come direttore d'orchestra in Europa. Nato nel 1953, Chung cominciò a suonare il pianoforte all'età di cinque anni e all'età di sette anni già aveva suonato con l'Orchestra Filarmonica di Seul. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti con la propria famiglia, frequentò la Julliard School dove si diplomò in pianoforte, e ottenne premi in concorsi prestigiosi quali il Concorso Chopin in Polonia, la Competizione musicale internazionale di Monaco in Germania e il Concorso Tchaikovsky a Mosca. Così facendo sembrava essere predisposto a seguire, in qualità di pianista, il percorso musicale della sorella maggiore Kyung-hwa che stava rapidamente emergendo come violinista di classe mondiale.

Però, pur essendosi esibito principalmente come pianista fino agli anni 1980, nel 1978 Chung fu anche assistente direttore dell'Orchestra Filarmonica di Los Angeles, il che lo portò a essere in seguito nominato direttore musicale e principale direttore d'orchestra dell'Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrücken in Germania, lanciandosi così nella carriera di direttore d'orchestra.

In seguito, dopo aver lavorato con famose orchestre quali la Filarmonica di Berlino, la Filarmonica di Los Angeles, la Filarmonica di Monaco e la Filarmonica di Londra, Chung fu nominato successore di Daniel Barenboim come direttore generale musicale e direttore d'orchestra permanente della ben nota Orchestra dell'Opéra alla Bastiglia. Sul podio della Bastiglia, a Parigi, un centro mondiale di arte e cultura, il maestro Chung si trovava ora in Europa, nel cuore dei paesi che hanno creato la musica classica mondiale. Come evidenza della sua bravura in campo musicale, Chung ricevette numerosi premi, fra cui il Premio dei critici musicali francesi nel 1991, la Medaglia nazionale francese nel 1992 e il Victory Award per la musica classica nel 1995. In questo periodo il suo nome divenne noto anche in Giappone, una nazione profondamente in sintonia con il mondo europeo della musica classica.

Dopo aver goduto di un successo dopo l'altro nei cinque anni successivi al suo ingresso nell'Orchestra dell'Opera alla Bastiglia, Chung si trovò a dover affrontare un problema insormontabile. Come era successo al suo predecessore Barenboim, Chung cadde vittima delle macchinazioni politiche della gestione amministrativa dell'orchestra e fu costretto a rassegnare le proprie dimissioni da direttore musicale generale e da direttore d'orchestra permanente, e tutto ciò in contrasto con quelli che erano i suoi desideri e i desideri degli stessi musicisti dell'orchestra della Bastiglia. Egli considera ancora oggi questo periodo come il più duro della propria vita. “Dovermi separare dall’Opéra e dai membri dell’orchestra ai quali mi ero affezionato ‒ dice ‒ fu la cosa più penosa che dovessi affrontare, più di qualunque disonore personale.”

Ma cinque anni dopo il suo allontanamento dall'Opéra alla Bastiglia, Chung fu in grado di fare un ritorno trionfale a Parigi nel 2000 come direttore d'orchestra permanente dell'Orchestra della Radio francese, una delle più rappresentative della Francia. I membri dell'orchestra e i cittadini di Parigi, che sapevano come egli se ne fosse allontanato nel 1994 a causa di manovre politiche, lo accolsero con ovazioni calorose.

Chung era stato particolarmente attivo in Europa, servendo perfino come direttore musicale dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia in Italia, quando fu invitato in Giappone. In questo paese, dove si conosceva bene il suo successo con l'Opéra alla Bastiglia, gli fu offerto il posto di consigliere artistico speciale dell'Orchestra Filarmonica di Tokyo. Fondata a Nagoya nel 1911, l'orchestra si era spostata a Tokyo nel 1938, ed è l'orchestra di musica classica più antica del Giappone. Nel 2001 si fuse con la Japan Shinsei Symphony Orchestra e divenne l'orchestra residente della Tokyo National Opera House.

Kurematsu Saburo, capo della Shinsei Symphony Orchestra prima della fusione, e Norio Oga, ex direttore della Sony Corporation, chiesero ripetutamente a Chung di accettare. Naomoto Okayama, vice presidente dell'Associazione giapponese delle orchestre sinfoniche, ricorda: “Prima che Chung Myung-whun accettasse questo incarico, gli appassionati giapponesi di musica classica, difficili da accontentare, in pratica non frequentavano le esecuzioni dell'orchestra. Ma, da quando Chung ha accettato di condurre la Filarmonica di Tokyo, fra i frequentatori dei concerti c'è stato un fervore tale che ogni concerto diretto da Chung ha visto tutti i posti venduti in anticipo. Ad ogni esecuzione la sua reputazione è aumentata, non solo fra i critici musicali, ma anche fra gli appassionati.” Il fatto che i biglietti per i suoi concerti continuino a essere così ricercati nonostante il recente periodo di stagnazione che ha colpito il Giappone è considerato un fatto notevole nel mondo culturale nipponico.

Anche se la Filarmonica di Tokyo può avere una storia più lunga, all'interno del Giappone l'orchestra filarmonica che gode di maggior reputazione è quella della NHK. Chung, che ha diretto sia la Filarmonica di Tokyo che la Filarmonica della NHK, ammette obiettivamente che: “In termini di livello musicale, la Filarmonica della NHK è a un livello superiore.” Ma allora, ‒ ci si chiede ‒ perché Chung ha accettato di lavorare per la Filarmonica di Tokyo, e perché ora il pubblico giapponese è così entusiasta di questa orchestra?

Il manager, a cui la Filarmonica di Tokyo ha chiesto di fornire un'interpretazione del fenomeno, spiega la cosa nel modo seguente: “Nella musica di Chung Myung-whun c'è una diretta e fervida passione che il popolo giapponese non trova facilmente altrove. La Filarmonica di Tokyo ha suonato con i più grandi direttori d'orchestra del mondo, ma quando suona con Chung, perfino l’aria sembra che sia diversa. I membri dell’orchestra diventano più fiduciosi e riescono a essere più sensibili. Il maestro ha un’abilità eccezionale nel raggiungere il cuore dei membri dell’orchestra e nel trarne fuori le emozioni nascoste.”

Chung ha a lungo esitato nell'accettare questa offerta a causa dei propri impegni in Europa e anche per la delicata relazione che esiste fra la Corea e il Giappone, ma ora è certo di aver fatto la scelta giusta. “Fin da quand'ero giovane ho viaggiato per molti paesi e ho suonato e diretto orchestre in varie nazioni. Ogni volta, in ciascun paese, potevo chiaramente percepire l'esistenza di un ‘sapore locale’, di gusti particolari della gente. Ma, nel momento in cui sollevavo la bacchetta, tutte queste peculiari caratteristiche regionali perdevano di significato. È la stessa cosa con la Filarmonica di Tokyo. In quel momento non vi sono più né giapponesi né coreani. Esiste solo la musica.”


Tratto da “Chung Myung-whun”, in Koreana, vol.18, n.1, primavera 2004. Testo originale di Anna S. Roh. Fotografie di Lee Eun-joo. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo