Un cofanetto “celadon” per il trucco


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e donne hanno da molto tempo fatto uso del trucco per accrescere la loro bellezza, ma molti credono che la mancanza di prodotti cosmetici come quelli dei nostri tempi significhi che le donne del lontano passato facessero un uso molto limitato di prodotti di bellezza.

Se, però, queste persone vedessero i vari oggetti usati nell'antichità per conservare i cosmetici, si stupirebbero per la creatività e le qualità artistiche di certi manufatti che, in termini estetici, superano perfino quelli usati oggi.

Questo capolavoro “celadon” risalente al periodo Koryŏ (Goryeo) (918-1392) è un cofanetto per cosmetici creato per tenervi creme o altri prodotti per il trucco. Contiene uno specchio di rame oblungo, un porta-aghi d'argento, e piccoli contenitori per altri articoli. Questo cofanetto per il trucco è decorato con un fine lavoro di traforo e motivi impressi.

Cofanetto “celadon” per cosmetici con decorazioni impresse, motivi a forma di guscio di tartaruga e lavoro traforato. (Museo Nazionale della Corea)

Un divisorio posto a metà del cofanetto lo separa in due sezioni, mentre la parte superiore del contenitore è fornita di un vassoietto rettangolare. Anche il vassoietto è separato in due sezioni, con un gruppo di cinque piccole scatolette in una delle due. I lati e la parte superiore del coperchio, così come i lati e il fondo del cofanetto, sono abbelliti con un lavoro di intaglio traforato a motivi di guscio di tartaruga e fulmini. Le scatolette presentano disegni di arabeschi e di fulmini.

Nonostante la scala relativamente piccola dell’oggetto, questo elaborato manufatto riflette vividamente il gusto artistico dei coreani del passato, oltre alla notevole capacità raggiunta dalla cultura del “celadon” che fiorì nel periodo Koryŏ.


Tratto da “Celadon Cosmetic Box”, in Koreana, vol.21, n.1, primavera 2007. Senza indicazione dell'autore del testo e della fotografia. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo