Il paesaggio di quest'isola della Corea è molto particolare a causa del suo passato geologico. È tutto costellato da centinaia di collinette che non sono spuntate a causa di movimenti di deriva della crosta terrestre, quanto piuttosto per la natura vulcanica dell'isola. Un po' come se la terra di questo luogo fosse stata un tempo un paiolo di polenta che, quando inizia a bollire, produce tante bolle che scoppiano. |
I l monte Halla (Hallasan Chejudo, posta nel mare al sud della penisola coreana, è infatti un'isola vulcanica. È la parte più giovane della Corea del Sud, così giovane che eruzioni vulcaniche sono state registrate ancora nelle cronache storiche. Chejudo è un vulcano a scudo che si è formato per le continue eruzioni di lava. Al centro dell'isola si trova il monte Halla che si alza fino a 1.950 metri sul livello del mare. Distribuiti attorno alla base della montagna vi sono 368 piccoli orŭm, o coni parassiti, che formano uno scenario davvero unico. |
Gli orŭm hanno molti significati e valori. Innanzitutto, in termini di valore culturale, sugli orŭm ci sono molti importanti resti storici, che aiutano a capire la cultura del popolo di Chejudo. Il loro valore culturale, comunque, si realizza solo quando è preceduto da studi relativi al vero carattere di quest'isola. Le risorse culturali sparse attorno agli orŭm, che sono le risorse spirituali del popolo di Chejudo, sono importanti materiali di ricerca nello studio dell'isola e hanno un grande valore potenziale in quello che possono offrire all'arte. |
Inoltre, la vegetazione degli orŭm è preziosa perché presenta vari aspetti utili per lo studio, quali la scarsità di piante, la loro capacità di ripresa, la spontaneità naturale, la diversità globale, la diversità di posizione e la diversità di ceppo. Ha poi un grande valore per l'istruzione e la ricerca in quanto permette l'osservazione naturale e lo studio della vegetazione, come varietà di piante che vi crescono spontanee e loro processo di avvicendamento. Si può anche prendere in considerazione il loro valore topografico e geologico. Come isola vulcanica formatasi nel periodo quaternario dell'era cenozoica, Chejudo è nata in un'epoca relativamente recente, per cui la topografia originale del vulcano è ben conservata. Di conseguenza gli orŭm sono risorse preziose per studiare la formazione o il cambiamento nella topografia in relazione con l'attività vulcanica. |
Infine non se ne può ignorare il valore come risorsa scenica. È difficile esprimere il valore quantitativo o economico degli orŭm, ma hanno certamente un grande valore in quanto esercitano una notevole influenza sulla mente degli abitanti dell'isola. Offrono anche un'atmosfera misteriosa che non si può facilmente sperimentare nella vita di ogni giorno e un'opportunità per riposarsi e rinfrescarsi. È forse per questa ragione che gli orŭm sono stati consigliati come destinazione per le famiglie che desiderano far conoscere ai propri figli la natura e l'ambiente e allo stesso tempo purificare la mente. Gli orŭm sono distribuiti in quattro aree: Cheju (Jeju), Sŏgwip'o (Seogwipo), Namjeju-gun e Pukcheju-gun (Bukjeju-gun). Il sorgere del sole sulla cima del monte Halla-san I più famosi degli orŭm di Sŏgwip'o sono il Kogŭnsan (Gogeunsan), alto 396 metri, noto per i suoi percorsi montani, per un'area atta al parapendio e anche per la roccia Kaksiam (Gaksiam) dalla quale si può vedere il mare e godere il sorgere del sole d'inverno. Poi c'è il Sammaebong, 153 metri di altezza, da cui si vede la costa, e infine il Chejigi (Jejigi), alto 95 metri, che ha un punto di osservazione dal quale si può vedere il sorgere del sole e le isole vicine. |
Nell'area di Namjeju-gun vi sono molti orŭm famosi fra cui il Kunsan (Gunsan), alto 334 metri e sormontato dalle Rocce delle corna, così chiamate perché assomigliano alle corna di un drago, il Tansan (Dansan), alto 158 metri, chiamato anche Pagumji (“pipistrello” nel dialetto di Chejudo) perché si dice che assomigli a un pipistrello in volo. C'è poi l'orŭm Tang (Dang), alto 473 metri, dove si trova la tomba dell'antenato del clan Ko di Chejudo. Vi sono infine gli orŭm della zona di Pukcheju-gun. Fra questi i più noti sono l'orŭm Kŏmŭn (Geomeun) alto 717 metri, che ha sulla cima l'ampio Il monte Halla-san e alcuni coni parassiti coperti di neve Se salite su uno di questi coni vulcanici potrete vedere gruppi di cavalli e mandrie di bovini che brucano tranquillamente alla base. Nel passato gli orŭm non erano considerati semplici montagne, perché facevano praticamente parte della vita degli abitanti del luogo: erano dove essi andavano a caccia, dove coltivavano i loro campi e dove allevavano gli animali. Anche oggi non sono solo per i vivi: quando un isolano passa a miglior vita, le sue ossa vengono sepolte su uno di questi coni vulcanici. È per questo motivo che sugli orŭm si possono vedere molte tombe circondate da muriccioli di pietra. Gli abitanti di Chejudo vivono all'ombra degli orŭm e finiscono la loro vita sui loro fianchi. Salendo su uno di questi coni vulcanici si può trovare e conoscere un aspetto di Chejudo che risulta diverso dalle solite immagini di palme e di fiori di ravizzone che si vedono sulle cartoline illustrate. |
Tratto da “The Oreum of Jejudo Island”, in Pictorial Korea, febbraio 2004. Senza indicazione dell'autore del testo e delle fotografie. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo