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I l cibo servito nei palazzi reali della Corea era la quintessenza del miglior cibo coreano, preparato dai migliori specialisti di culinaria solo con prodotti e ingredienti di alta qualità provenienti da tutta la penisola. Hwang Hye-seong, esperta di cucina A palazzo, il cibo servito al re e alla regina era chiamato sura ( |
Una tavola imbandita per un sura tipico comprendeva i piatti fondamentali: riso cotto a vapore, minestra, stufato, spezzatino, kimchi e salse, oltre a 12 panch'an ( Dolci di riso chiamati chŏlp'yŏn Il numero 12 era significativo in quanto simboleggiava la pace nel paese. In tempo di guerra o di altri disordini, o quando vi era stato un raccolto scarso, i villaggi non potevano fornire prodotti di alta qualità e altre specialità alla corte reale. Per questo motivo una tavola sura ricca rappresentava stabilità politica, prosperità e pace. Ad ogni pasto, mentre il re gustava le offerte che gli provenivano da varie parti del paese, esprimeva il suo apprezzamento per il duro lavoro dei contadini, cosicché il tavolo sura diventava un simbolo dell'amore e della lealtà fra il re e il suo popolo. |
Gli aspetti più importanti della cucina di corte coreana sono la formalità e la dedizione. Nessuno dei 12 panch'an o piattini di contorno deve avere gli stessi ingredienti principali. Per assicurare una nutrizione bilanciata le preparazioni tengono presenti i principi yin-yang ( Tanja, palline colorate, di polvere di riso glutinoso La formalità e la dedizione che entrano nella preparazione della cucina di corte sono rappresentate dal komyŏng ( |
L'attenzione ai dettagli è anche importante nella preparazione della tavola (ricordiamo che in Corea la tavola è un tavolino basso che viene preparato in cucina con tutti i cibi già disposti sopra e portato imbandito di fronte a chi consumerà il pasto). I cibi che devono essere consumati
I dolci tradizionali hangwa Un piatto servito al mattino non veniva mai servito di nuovo a pranzo. Se al mattino era stato servito pesce bollito in una salsa, per pranzo il pesce veniva cotto sulla graticola. La cucina di corte non doveva necessariamente usare ingredienti che venivano da lontano: il punto era invece che tutto doveva essere preparato con dedizione e sensibilità, facendo attenzione alla varietà e alla diversità dei sapori. |
La cucina di corte divenne nota al pubblico quando membri della dinastia reale di Chosŏn si imparentarono con la classe dei funzionari letterati, e anche quando i metodi di preparazione furono trasmessi a soggetti leali alla corte. Questo
![]() Hwang Hye-seong mentre insegna cucina di corte Con la caduta della dinastia Yi di Chosŏn, la cucina di corte cominciò rapidamente a scomparire. Sarebbe stata forse dimenticata del tutto se non fosse stato per l'impegno di una persona che si è votata alla conservazione di quest'arte, impegnandosi a trasmetterla alle generazioni future. Questa persona è la signora Hwang Hye-seong, un'esperta di cucina di corte, che ha dedicato tutta la propria vita alla scoperta e alla conservazione dei dettagli culinari delle corti reali della Corea. |
Nata nel 1920, oggi (nel 2001) è un'ottantenne ancora estremamente vivace. Indossa ancora sempre il vestito coreano tradizionale (hanbok) e insegna parlando con voce ![]() Hwang Hye-seong fu istruita da Han Hee-sun, qui Da ragazza fu mandata a studiare in Giappone e, al suo ritorno in Corea, si dedicò all'insegnamento. Quando lavorava all'Università femminile Sungmyŏng, le fu chiesto di insegnare la cucina di corte della Corea e le fu data l'opportunità di conoscere Han Hee-sun, la capo cuoca del palazzo reale Changdŏk-kung. Questo incontro le cambiò completamente la vita. |
Per speciali banchetti di corte la tavola Col crescere dell'interesse per la cucina di corte del periodo Chosŏn, quest'arte fu dichiarata “patrimonio culturale umano numero 38”. Han Hee-sun fu nominata specialista di prima generazione e Hwang Hye-seong specialista di seconda generazione. Dopo la morte della sua maestra, Hwang Hye-seong si dedicò all'insegnamento presso le università Myŏngji, Hanyang e Sŏnggyungwan, e fondò anche un Istituto della cucina reale coreana per la diffusione della conoscenza della cucina di corte nel proprio paese. |
Come si è accennato, Hwang ha tre figlie che stanno seguendo i suoi passi. La figlia maggiore è direttrice dell'Istituto di cucina reale coreana, la seconda ha un proprio Particolare di un tavolo da pranzo preparato Hwang ha ancora un desiderio che vorrebbe vedere realizzato: la creazione di un museo dedicato alla cucina di corte in modo da far conoscere al grande pubblico l'eccezionale qualità dell'arte culinaria coreana. |
Tratto da “Hwang Hye-sung”, in Koreana, vol.15, n.4, inverno 2001. Testo originale di Lee Hyoung-kwon. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo