I termini errati e le relative correzioni sono stati visualizzati sottolineati (in questa parte del sito la sottolineatura non rappresenta quindi un rimando ad altra pagina, ma una semplice evidenziatura del testo). Nota per i turisti italiani Nel corso della revisione, per i controlli sull'italiano si è fatto ricorso soprattutto al Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, 1990, e al Vocabolario illustrato della lingua italiana di G. Devoto e G. C. Oli, 1980. Per il coreano ci si è serviti del Minjung's Essence Korean-English Dictionary, 4a edizione, 2000, e, quando necessario, si sono consultate altre opere più complete come il Data la gran quantità di materiale, si è deciso, per una più agevole consultazione, di esporre il lavoro in varie pagine Web comprendenti gli errori rilevati in ciascun gruppo di 100 pagine del dizionario. Le singole pagine Web si raggiungono selezionando le caselle sotto il titolo, qui sopra. Per una visione corretta del testo si consiglia di usare un PC con Internet Explorer 5.0 o superiore. NOTA Nelle righe che seguono, i dati in blu sono stati calcolati automaticamente dal computer man mano che il lavoro procedeva.
Due parole sul contenuto del dizionario Un dizionario dovrebbe essere per definizione un libro che fa testo, che costituisce, cioè, un punto di riferimento fondamentale, di esattezza indiscutibile. Il dizionario si consulta quando si vuole essere certi della grafia e della pronuncia di una certa parola, o quando si vuol conoscere a fondo e con esattezza il significato di un termine o di un modo di dire. Il dizionario Italiano-Coreano di cui si è fatta la revisione non rispetta assolutamente questo principio. Come si vedrà più avanti, il dizionario non rispetta neppure il principio secondo cui vi debbano essere elencati principalmente i vocaboli e i modi di dire più usati nella lingua parlata oggi. Da un confronto fra questa edizione (2000) e la prima edizione (1969) si rileva che molti degli errori riscontrati nell'ultima edizione non erano presenti nell'edizione del 1969. Anche per quanto riguarda la trascrizione della pronuncia (con particolare riferimento alla “s” e alla “z”, sorda e sonora) la prima edizione era più precisa. Complessivamente, la prima edizione, pur contenendo un numero di vocaboli inferiore a quello dell'edizione attuale e pur non essendo immune da errori, si può considerare quasi accettabile se messa a confronto con l'edizione 2000. Giudicando dal tipo di vocaboli riportati e da un certo uso dei verbi, questa nuova edizione uscita nel 2000 sembra un dizionario preparato più di cinquant'anni fa, con esempi antiquati e che troppo spesso denunciano il fatto che, anziché essere presi da opere italiane, sono stati pensati prima in coreano e poi tradotti in un italiano approssimativo, tanto da suonare inusuali e da risultare talvolta del tutto incomprensibili. La scelta dei vocaboli da inserire nel dizionario, poi, sembra essere stata effettuata da persone diverse, alcune delle quali hanno agito a caso, ignorando del tutto o conoscendo molto poco l'italiano. A giudicare dai risultati, si può pensare che il testo non sia mai stato rivisto da un italiano in fase di correzione di bozze. Oltre a modi di dire non più correnti (“desidero di andare”, ecc.), ci sono moltissimi termini rari e dialettali, e un numero eccessivo di locuzioni latine e di figure retoriche di nessun interesse oggi. C'è da chiedersi se in un dizionario moderno fosse proprio necessario mettere un tal numero di termini dotti, letterari, rari, dialettali, arcaici o desueti, quando poi, pur portando la data del 2000, il testo ignora parole oggi usatissime come ad esempio “antenna parabolica” e “computer” e dimentica addirittura termini comunissimi e per nulla recenti come “appendere”, “monopolio”, “rubinetto”, e perfino lo sport nazionale coreano, il “taekwondo”, ora ammesso alle Olimpiadi e ben noto in Italia (mentre, per assurdo, cita i giapponesi “karate” e “judo”). Si tenga presente che per ora i termini qui elencati come mancanti sono stati scoperti usando saltuariamente il dizionario, ma non si è ancora iniziata una ricerca sistematica che, quando fosse intrapresa, potrebbe evidenziarne molti altri. Per alcune parole estremamente importanti, quali ad esempio “corpo” e “correre”, per le quali nella prima edizione del 1969 esisteva un ricco frasario, in questa nuova edizione mancano del tutto gli esempi e i modi di dire. Per corroborare con alcuni casi concreti quanto si è detto a proposito di termini più o meno recenti “dimenticati” dal dizionario, ecco un primo elenco, forzatamente incompleto, di parole ed espressioni importanti che mancano: antenna parabolica, antivirus (computer), air-bag, air-terminal, antirumore, antisfondamento, appendere, appendice, appendicite, appenninico, appesantimento, appesantire, appeso, appestato, baud, bilocale, bit, bloster, buco nero, byte, cablare, check-in, clitoride, coibentare, collant, commercio elettronico, computer, container, crêpe, cronoscalata, database, decaffeinato, diesel, dischetto, dislessia, display, doppi vetri, ecografia, ecologico, elettroencefalogramma, elica, esadecimale, eterosessuale, Eurostar, extracomunitario, extraterrestre, fax, fibra ottica, file (computer), floppy disk, forno a microonde, fotocamera, fotocomposizione, getto d'inchiostro, giunto cardanico, globalizzazione, grigliata, grog, hardware, intercity, interfono, interlacciato, Internet, interregionale, isoelettrico, isoglossa, kilobit, kilobyte, kung fu, k-way, lampada alogena, lampéggio, laser, loft, masterizzatore, megabyte, metaldetector, microprocessore, modem, monitor, monofonico, monolocale, monopolio, monte di Venere, mouse, multimediale, no comment, obliteratrice, olografia, ologramma, open space, orologio radiocontrollato, osteoporosi, ottale, pedofilia, pedofilo, personal computer, piano rialzato, piano seminterrato, playback, playboy, plotter, policromo, pollice (= inch), porta blindata, posta pneumatica, posta prioritaria, pranoterapia, pranoterapista, privacy, processore, qualifica, radiocontrollato, radiosveglia, radiotaxi, raramente, ricaricabile, rubicondo, rubinetto, salvaschermo, salvavita, satellitare, sbozzato, scanner, scheda (computer), schermo a cristalli liquidi, schermo al plasma, schermo piatto, seminterrato, server, Sisal, sistema operativo, sito Web, snowboard, software, spese condominiali, stampante, stand by, stazione di lavoro, strattonare, strattone, stravaccarsi, stravaccato, Superenalotto, surf, surfista, tabloid, taekwondo, tanga, tanica, teleconferenza, telelavoro, telefonino, telenovela, telequiz, tensiostruttura, terabyte, terra-aria (missile), terra-terra (missile), toast, toner, topless, top secret, tosaerba, tostapane, Totip, Totocalcio, tramezzino, trampolo, transcodificare, transcodificazione, transenna, transennare, transessuale, transistor, trilocale, trireattore, ufologia, ufologico, vasistas, videocitofono, videoconferenza, videogioco, videoregistratore, walkman, windsurf, yo-yo, yuppie, zoom, zumare. Al contrario, non si vuole tediare con l'elenco dei vocaboli oggi assolutamente inutili (desueti, arcaici, superati, rari, dialettali) riportati dal dizionario, anche perché tali termini, lo si ripete, sono moltissimi e quantificabili in varie migliaia. Fra questi, è presente tutta la serie di nomi dei vari tipi di sillabe, versi, strofe, forme poetiche e canti greci e latini, sono elencati i nomi degli dèi del pantheon ellenico e romano si può dire senza eccezioni, sono profuse a piene mani tutte le espressioni di deferenza verso membri del clero, della casa regnante e così via. Prima di porre mano a una revisione è indispensabile stabilire quale sia lo scopo del dizionario e poi agire di conseguenza. Un dizionario di questo tipo (di formato tascabile e che viene usato anche dai turisti e dagli uomini d'affari, oltre che dagli studenti) dovrebbe risultare aggiornatissimo, portare tutti i termini attuali ed essere piuttosto snello. Se poi si vogliono lasciare anche parole oggi in disuso, allora bisogna marcarle chiaramente come tali e sceglierle con un certo giudizio. Un discorso simile vale per le sigle, le abbreviazioni e i simboli. È un po' inutile lasciare abbreviazioni come le seguenti tratte dal dizionario: B.V. (Beata Vergine), CC.NN. (Camicie Nere), C.R.L. (Canonico Regolare Lateranense), C.ssa (Contessa), D.O.M. (Deo Optimo Maximo), d.ssa (duchessa), eccl. (ecclesiastico), E.F. (Era Fascista), Em. (Eminenza), Em.mo (Eminentissimo), E.V. (Eccellenza Vostra), fr. (frate), G.C. (Gesù Cristo), G.D. (Granduca), GIL (Gioventù Italiana del Littorio), G.U.F. (Gruppi Universitari Fascisti), IHS (Iesus Hominum Salvator), I.O.M. (Iovi Optimo Maximo), JHS, march (marchese), mons (monsignore), M.P. (manu propria), M.V. (Maria Vergine), M.V.S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale), N.D. (nobildonna), NH (Nobil Uomo), N.S. (Nostro Signore), N.S.G.C. (Nostro Signore Gesù Cristo), N.T. (Nuovo Testamento), O.F.M. (Ordine dei Frati Minori), O.P. (Ordine dei Frati Predicatori), O.S.B. (Ordo Sancti Benedicti, Ordine dei Benedettini Confederati), O.SS.M.L. (Ordine cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro), O.V.R.A. (Opera Vigilanza Repressione Antifascismo), P.F.R. (Partito Fascista Repubblicano), PP. pp. (Pater Patrum), q.e.d. (quod erat demostrandum), q.l. (quantum libet), q.pl. (quantum placet), q.s. (quantum satis), relig (religione, religioso), rev. (reverendo), S.A.R. (Sua Altezza Reale), S.E. (Sua Eccellenza, Sua Eminenza), S.G. (Sua Grazia), S.G.M. (Sue Graziose Mani), S.P. (Santo Padre), S.S. (Sua Santità), SS.PP. (Santi Padri), S.V. (Signoria Vostra), VERDI (Vittorio Emanuele Re d'Italia), V.G. (Vostra Grandezza, Vostra Grazia), V.S. (Vostra Santità) e per contro omettere: A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana), ABS (Anti-Blockier system, sistema frenante anti bloccaggio), ASL (Azienda Sanitaria Locale), ASSOBANCARIA (Associazione Bancaria Italiana), ASSOLOMBARDA (Associazione Industriale Lombarda), C.A.I. (Club Alpino Italiano), C.A.R. (Centro Addestramento Reclute), C.C.I.A.A. (Camera di Commercio Industria, Agricoltura e Artigianato), CD (Compact Disc), CD-ROM (Compact Disc Read Only Memory), C.G.S. (Centimetro-Grammo-Secondo), COBAS (Comitato di Base), COLF (Collaboratrice Familiare), COLDIRETTI (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti), CONFAGRICOLTURA (Confederazione Generale dell'Agricoltura Italiana), CONFARTIGIANATO (Confederazione Generale dell'Artigianato Italiano), CONFCOMMERCIO (Confederazione Generale del Commercio), C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali), D.J. (Disk Jockey), DNA (DeoxyriboNucleic Acid, acido deossiribonucleico), DOS (Disk Operating System, sistema operativo del disco), FEDERCALCIO (Federazione Italiana Gioco Calcio), FEDERMECCANICA (Federazione Sindacale dell'Industria Metalmeccanica Italiana), FEDERSTAMPA (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), FINMECCANICA (Società Finanziaria Meccanica), GB (Gigabyte), GeV (gigaelettronvolt), GHz (GigaHertz), GIP (Giudice delle Indagini Preliminari), GPS (Global Positioning System, sistema di posizionamento globale), I.N.P.S. (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), INTERPOL (International Police, Polizia Internazionale), KB (Kilobyte), MB (Megabyte), O.P.E.C. (Organization of Petroleum Exporting Countries, Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio), OS (Operating System, Sistema Operativo), PC (Personal Computer), POLFER (Polizia Ferroviavia), POLSTRADA (Polizia della Strada), R.A.I. (Radio Audizioni Italiane), R.S.M. (Repubblica di San Marino), RSVP (Répondez S'il Vous Plaît, Si prega di rispondere), SMAU (Salone Internazionale Sistemi per l'Informatica, Macchine, Arredamento Ufficio), TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), TB (Terabyte), UFO (Unidentified Flying Object, oggetto volante non identificato), UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), USL (Unità Sanitaria Locale), V.I.P. (Very Important Person, Persona molto importante). Le abbreviazioni e le sigle vanno certamente tutte riviste, opportunamente sfrondate e integrate invece con quelle attuali. Tra parentesi va fatto notare che, nella prima edizione (1969), non erano presenti tutte le inutili abbreviazioni di origine clericale, monarchica e fascista, e neppure i nomi di persona, le decine e decine di citazioni latine e i molti esempi in italiano presi dal linguaggio ecclesiastico e dalla liturgia cattolica che compaiono invece nell'edizione 2000, segno che queste cose sono state aggiunte in seguito, solo per far numero (cioè per raggiungere i centomila vocaboli sbandierati sulla sovracoperta del dizionario). In una eventuale nuova edizione occorrerà poi anche effettuare un adeguamento alla valuta oggi usata, l'euro, lasciando però vari esempi con le lire, dato che nella letteratura compaiono per ora quasi solo quelle. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un'altra informazione assolutamente necessaria è quella sulle abbreviazioni, italiane e coreane, usate nel testo per denotare un certo termine (abbr. per abbreviazione, agg. per aggettivo, art. per articolo, ecc. e
Altra pagina molto utile per chi studia l'italiano era quella che compariva per ultima nell'edizione 1969 del dizionario e che è stata anch'essa “dimenticata” nell'edizione 2000. Si tratta di una tabella che elenca i principali verbi italiani accompagnati dalle preposizioni che di solito vengono con essi usate. Siccome ci sembra ancora nel complesso valida oggi, la riproduciamo così com'è dalla vecchia edizione.
|
abituarsi a |
costringere a |
invitare a |
ricusare di |
Altra piccola cosa, che denota però quanto la prima edizione fosse più curata rispetto a quella attuale, è il fatto che le tavole che riportano le coniugazioni dei verbi erano disposte in modo che la coniugazione del verbo (che si estende su due pagine) si potesse vedere tutta a colpo d'occhio aprendo il dizionario, perché iniziava su una pagina con numero pari (a sinistra) e terminava sulla pagina accanto (a destra). Nell'edizione 2000, invece, questa raffinatezza non è stata capita e i verbi iniziano sulla pagina destra, per cui, per vedere gli altri tempi e modi di un certo verbo, bisogna voltare pagina. Assurdo!
Un'ultima considerazione. Visti gli innumerevoli errori ortografici (vocali che scompaiono, consonanti che si raddoppiano o si triplicano, accenti che si spostano dalla vocale alla consonante vicina, le “t” che si trasformano in “l” o in “f”, le “r” che diventano “v” o “l”, le “v” e le “n” che cambiano in “u”, lettere che migrano in altre posizioni, ecc.) e i molti errori dovuti a un'errata suddivisione sillabica (qui tutti pazientemente segnalati), sarebbe bene che per la prossima edizione la tipografia che prepara il testo del dizionario si dotasse di un programma di controllo dell'ortografia e di uno per la divisione sillabica dell'italiano, in modo da eliminare il grosso delle sviste, e che poi gli autori del testo controllassero le bozze prima della stampa finale.
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© Valerio Anselmo