Mostra di scultura di due artiste coreane a Milano

Dal 4 al 16 aprile 2002 si è tenuta presso la galleria d'arte della Famiglia Artistica Milanese una mostra di due giovani artiste coreane, Han Soo-ji e Yeon Mi-soon, entrambe uscite dall'Università KyungHee di Seul, che hanno esposto le loro ultime opere. Ecco qui una panoramica narrata soprattutto attraverso le immagini.


Han Soo-ji

Le fotografie qui riportate sono di Stefano Sabella e sono state tratte dal catalogo “Scoperta di un mondo nascosto” dei lavori di Soo-ji, Han.

A commento delle opere riportiamo alcuni brani della presentazione di Giovanni Bovecchi per lo stesso catalogo.

“... sull'arte coreana contemporanea. I numerosi artisti che compongono una comunità stabile e laboriosa soprattutto in Italia hanno saputo unire una prestigiosa abilità tecnica - parlo in particolare della lavorazione del marmo - ad una sorprendente originalità concettuale, aprendo a possibilità artistiche ulteriori nel settore artigianale della pietra.”

Soo Ji, Han, biologa e scultrice, rappresenta uno dei maggiori esempi di 'innovazione plastica' nella lavorazione del marmo. Un marmo, il Nero Belgio, prezioso e raro. Il diamante nero, come lo chiamiamo noi; è impossibile trovarlo in grandi blocchi. È scavato ed estratto in forme non più alte di 80/90 cm e lunghe non più di 2 metri. Viene tirato su dal profondo della terra. Come il petrolio. ... È un materiale nobile, delicato, difficile da lavorare. Ma la sua superficie subbiata o incisa finemente, grezza o lucidata, tagliata o levigata morbidamente, conferisce a questa pietra una luce e un mistero secondi solo alla bellezza pura del michelangiolesco Bianco Carrara.”

“La scelta del materiale è quindi significativa e conferisce agli oggetti un'aura misterica, archetipica. Come se queste forme, in sé plasticamente complete, si arricchissero dell'elemento prezioso della terra.
Soo Ji Han ne incide finemente la superficie, come in una sorta di operazione decorativa orafa miniaturale, componendo arabeschi e ricami segnici che sdrammatizzano la visione della forma. Rammentano storie di reperti lontani, segni e linguaggi di un uomo cosmico, racconti di riti tribali e emblemi mitologici. Sono liquide clonazioni racchiuse in un decorativismo scultoreo ancestrale o frammenti metastorici divisi da una polivalente energia centrifuga.”

“Ci immergiamo così nel mare profondo dell'infinitamente piccolo, come all'interno di un microscopico caleidoscopio di simmetrie e dolci geometrie di elementi che ricordano quel retroterra di scienza e biologia da cui Soo Ji Han muove le premesse culturali.
È un altro infinito quello di Soo Ji, Han, altrettanto grande e affascinante come il cosmo. Ella lo indaga, quasi a ricercare una quintessenza metafisica; non più come medico, bensì con gli strumenti dell'arte utilizzandolo, ora, come la metafora di un linguaggio che essa stessa reinventa, carico di nuove prospettive e architetture segniche.”

È la scoperta di un mondo nascosto, è la scoperta di nuove dimensioni a cui legare la nostra continua e ossessiva teologica domanda di eternità; è la reinterpretazione attraverso il focus emotivo dell'arte di un invisibile universo fisico i cui confini sono ora soltanto quelli della nostra fantasia e della nostra stessa immaginazione.”

(Giovanni Bovecchi)

Yeon Mi-soon

Laureatasi nel 1997 dalla facoltà di Istruzione artistica dell'Università KyungHee (B.F.A.), nel 1999 ottiene il master in belle arti (M.F.A.) dalla stessa scuola. A Milano ha seguito un corso di post-diploma in Disegno tessile.

È stata docente presso il Liceo artistico Anwang di Seul e presso l'istituto d'arte “Nike”, sempre a Seul.

Ha partecipato a numerose esposizioni, che vogliamo qui elencare:

1996 - Mostra dell'Università KyungHee presso la Galleria Chongro, Seul
1997 - Mostra d'arte presso la Galleria KyungHee, Seul
1998 - Partecipa alla mostra “Scultura+4” presso la Galleria Sungbo, Seul
1998 - Mostra “Kak” presso la Galleria Dukwon, Seul
1998 - Mostra d'arte presso la Galleria KyungHee, Seul
1999 - Mostra personale presso la Galleria Chongro, Seul
1999 - Mostra “50º anniversario dell'Università KyungHee” presso la Galleria Chongro, Seul
2001 - Selezionata alla “5º Biennale Internazionale del Merletto”, Cantù
2001 - Selezionata al “Premio Rise”, Concorso nazionale ditta Zegna, Milano
2002 - Selezionata alla 3ª edizione del Concorso nazionale d'arte tessile “Premio Valcellina”, Maniago (Pn).

Yeon Mi-soon ama creare le proprie opere soprattutto con i tessuti, ma non rifugge da esperimenti nella scultura, dando vita a forme antropomorfiche primitive, che richiamano alla mente più certe creazioni africane o polinesiane, che le statue o i totem tipici della scultura tradizionale coreana. Tutte queste figure vengono poi decorate con elementi tessili, fiocchi o piume, che ne rendono più misterioso e intrigante l'aspetto.

Fotografie e dati sono stati forniti dalla stessa autrice


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© Valerio Anselmo