Scultura: Mostra delle opere di
Lee Chang Yeon e Kim Kyoung Ok

Dal 26 novembre al 10 dicembre 2003 si è tenuta a Milano, presso lo Spazio Milarte, in Via Solferino 42, la mostra di scultura “Genesi ed Energia” in cui erano esposte opere di due giovani artiste coreane Lee Chang Yeon e Kim Kyoung Ok. Notevole il successo sia di pubblico che di critica con recensioni molto positive.
Questo annuncio viene dato a mostra ormai chiusa a causa di un malaugurato ritardo postale. Si riporta comunque la presentazione di Nello Taietti, tratta dall'invito alla mostra, e due immagini delle opere esposte.

Lee Chang Yeon

Nasce nel 1974 a Pohang in Corea del Sud, dove si laurea Ceramista. Consegue l'attestato di qualificazione professionale in “lavorazione della ceramica e decorazione” in Italia. Di recente diplomata in “scultura” all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Sculture riflessive, silenziose, che inducono a cogliere non solo l'attimo di un percorso, ma soprattutto il pensiero e il suo ordine. E se lo sguardo e la voce non negano il silenzio, dall'altra parte le opere di Lee Chang Yeon rimandano ad un punto di partenza individuale, ad una metamorfosi dei luoghi e delle forme che diventano sculture, quali sinonimi di una realtà alle cui fonti sorge l'esigenza di comprendere l'origine. Le sue opere sono la rappresentazione/congiunzione di una poetica sottile raccolta nell'intimità culturale dell'artista, nel suo desiderio di armonizzare il tempo e la forma delle sue sculture, attraverso una dinamicità che si sviluppa nello spazio, attraverso un'esattezza di disegno dell'opera, ben definito e ben calcolato, nell'evocazione di immagini nitide e incisive, quale formula ideale del paesaggio ideativo / esecutivo delle sue opere.

Kim Kyoung Ok

Nasce a Pusan nel 1979 in Corea del Sud, dove frequenta l'Università di Dong-A. Attualmente è iscritta al quarto anno del corso di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1998 ad oggi partecipa a numerose collettive in Italia e all'estero.

La sintesi descrittiva della giovane e poliedrica scultrice, le cui opere, installazioni, fotografie, si sviluppano partendo da un chicco di riso, quale origine di vita e cultura, attraversando luoghi e simboli con cui misura la forza delle sue rappresentazioni. La forza del chicco di riso che trae vigore da ambienti attuali ma densi d'evocazioni simboliche e riferimenti che arricchiscono il contesto nel quale si concentra l'ordine del pensiero. Ed è soprattutto un sovrapporsi di forme e ritmi, di bianco e nero che contraddistinguono quest'ordine, al quale Kim Kyoung Ok è oggetto non solo d'osservazione ma soprattutto di partecipazione, ed è tale da coinvolgere l'osservatore in quello che diventa una fusione d'immagini, evocazioni, sculture, oriente e occidente, e la fortissima necessità d'essere presenti nel tempo e nello spazio.

 

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© Valerio Anselmo