Seok Ju-myeong
Una vita dedicata allo studio delle farfalle della Corea

Seok Ju-myeong (1908-1950) dedicò la propria breve vita alla ricerca sulle farfalle, perfino sotto la minaccia di costanti pericoli e tribolazioni, diventando un entomologo di fama mondiale. Oggi si stanno scoprendo e apprezzando anche varie sue ricerche in altri campi accademici.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Una foto del grande entomologo Seok

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eok Ju-myeong (석주명 ) fu un entomologo specializzato in farfalle. Allo scoppio della Guerra di Corea nel 1950, di giorno portava sempre sulla schiena uno zaino pieno dei propri scritti, che poi di notte abbracciava stretto mentre dormiva. Quando qualcuno gli chiedeva che cosa vi fosse nello zaino, rispondeva: “Questo è la mia vita. Senza di questo sono morto”. La sua passione per la scienza era innegabile. Peccato che la sua vita sia stata così breve e piena di sofferenze.

Era nato a Pyongyang il 17 ottobre del 1908. Quando morì il 6 ottobre 1950, aveva pubblicato 128 articoli accademici e 180 contributi. Otto volumi di questa raccolta sono ancora disponibili oggi.

Dopo essersi diplomato dalla scuola media superiore Songdo di Gaeseong, nella regione Gyeonggi-do, andò in Giappone dove si iscrisse alla facoltà di agricoltura e foreste dell’Università imperiale di Kagoshima e sviluppò un interesse per la biologia.

Tornato in Corea, Seok decise di fare ricerche sulle farfalle, per il cui compito ricevette il supporto del dottor T. Barber, direttore del Museo di zoologia comparata dell’Università di Harvard. I venti anni della sua vita che vanno da quel momento in poi furono semplici e focalizzati sul compito che si era assunto. Con una rete per farfalle sulla spalla, girò per tutto il paese, raccogliendo farfalle, identificandone i tratti, tracciando mappe della loro distribuzione, analizzando le sue scoperte e scrivendo articoli scientifici. Una fotografia lo ritrae nel 1933 quando si recò sul monte Baekdusan per raccogliere campioni.

Seok diede il nome a molte farfalle coreane rare e le rese note al mondo, come la sunorang nabi (수노랑나비 lett. “farfalla maschio gialla”, nome scientifico: Apatura ulupi morii SEOK), la seukitani eunjeomseon pyobeom nabi (스키타니은점선표범나비 lett. “farfalla leopardo con linee argentate punteggiate”, nome scientifico: Boloria selene sugitanii SEOK), la yurichang nabi (유리창나비 lett. “farfalla dei vetri della finestra”, nome scientifico: Dilipa fenestra takacukai SEOK), la dosi cheonyeo nabi (도시처녀나비 lett.“ farfalla vergine di città”, nome scientifico: Coenonympha koreuja SEOK), e molte altre, al cui nome scientifico aggiunse il proprio cognome.


Alcune delle farfalle a cui Seok Ju-myeong diede il nome

Seok raccolse circa 700.000 esemplari e classificò le farfalle della Corea in 255 specie. Oggi è tenuto in alta considerazione come entomologo perché non si limitò a raccogliere farfalle, ma le classificò in specie e varietà. Applicò la statistica alla tassonomia zoologica e corresse la classificazione prevalente e i nomi scientifici delle farfalle coreane, che erano stati dati a casaccio dagli studiosi giapponesi.

Si dice che abbia analizzato oltre 167.000 farfalle per poter scrivere tre articoli scientifici sulle mutazioni delle farfalle cavolaie coreane. Come risultato di questi sforzi, fu in grado di presentare una teoria delle curve di distribuzione delle varianti individuali, che è riconosciuta come uno dei suoi maggiori successi.

Riassumendo le scoperte effettuate con le proprie ricerche, Seok pubblicò nel 1940 un libro in inglese intitolato A Synonymic List of Butterflies of Korea tramite il ramo coreano della Royal Asiatic Society. Il lavoro è stato citato in molti libri in tutto il mondo e si trova ancora oggi nella biblioteca della Reale società asiatica.

Anche se Seok Ju-myeong non è così noto al grande pubblico, ha raggiunto notevoli risultati non solo nella zoologia, ma anche nelle scienze umane e sociali e in altri campi. Seok aveva capito che uno deve essere bene informato in un certo numero di campi per poter conoscere a fondo, in modo globale il proprio campo di studi. Per questo motivo Seok fu uno studioso multidisciplinare come si può notare dai suoi molti interessi: le sue ricerche pionieristiche sull’isola di Jejudo, il suo precoce patrocinio dell’Esperanto e, addirittura, il fatto che suonasse piuttosto bene il mandolino.

Quando Seok lavorava presso il Laboratorio di medicina naturale di Jeju nel 1943, rimase affascinato dall’isola di Jejudo e pubblicò sei libri sul dialetto di Jeju, sulla natura, la società e altro concernente quell’isola. Fu anche un appassionato attivista per la diffusione dell’Esperanto, una lingua ausiliaria internazionale artificiale, forse perché i coreani a quell’epoca erano costretti a usare il giapponese invece del coreano, o forse anche per potersi porre sullo stesso piano degli studiosi stranieri che usavano l’inglese o il giapponese.

Questo studioso entusiasta fu colpito a morte da uno sconosciuto allo scoppio della guerra di Corea, ad appena un mese dal suo 42º compleanno. Alcuni dicono che fosse stato scambiato per un soldato nordcoreano, altri affermano invece che il suo assassino fosse semplicemente un ubriaco che sparava a casaccio. Fu certamente una grave perdita per le scienze a livello mondiale.


Tratto da Seok Ju-myeong, A Life Dedicated to the Butterflies of Korea”, in Korea agosto 2011, testo di Im Sang-beom, foto di Min Ki-won. L’articolo originale è stato preparato con la collaborazioine dell’Istituto Tamla per la ricerca culturale dell’Università nazionale di Jeju. Pubblicato con autorizzazione del Korean Culture and Information Service (KOCIS), che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo