Il Festival dell'orizzonte di Kimje

Si può dire che in Corea ogni villaggio abbia qualche caratteristica peculiare che lo distingue e di cui si può vantare. Per certe zone sarà la vista del fiume, per altre un enorme masso che si può far dondolare, o una serie di fantastici picchi di montagna, o un grande albero secolare. Per la zona di Kimje la caratteristica peculiare è l'orizzonte, perché in questa zona – unica in Corea – esiste una pianura abbastanza vasta da poter scorgere l'orizzonte non chiuso da colline o montagne. Ed ecco il motivo del nome di questo festival campagnolo.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


I

coreani dicono che a Kimje (Gimje), nella regione Chŏllapuk-to, la terra e il cielo si incontrano. La zona è il granaio della Corea e le risaie si stendono fino all'orizzonte in questa che è la più ampia pianura della penisola. Questo territorio non poteva mancare di celebrare la propria natura contadina con un festival in cui si fanno rivivere i giochi e le gare tradizionali di un tempo, dall'incontro dei draghi di carta al tiro alla fune, dal volo degli aquiloni all'altalena.

I bambini si divertono a fare un giro su un carro trainato da un bue

Fin dall'inizio della civiltà umana la Corea ha sviluppato una sua cultura agricola. Di fatto la Corea vanta il più antico sistema di irrigazione dell'Asia, noto col nome di pyŏkkolje (벽골제 ), che fu ideato 1700 anni fa, nel 330, durante il regno del re Piryu (비류왕 ) di Paekche. Per questo motivo Kimje (김제 ), dove si vedono ancora oggi i canali di quell'antico sistema, è noto come il luogo in cui si sviluppò per prima la coltivazione del riso in Corea. La combinazione di condizioni naturali favorevoli, di un suolo fertile e del lavoro dei contadini ha trasformato Kimje in una terra dell'abbondanza.

Kimje è l'unico luogo in Corea in cui cielo e terra si incontrano, l'unico posto in cui si può vedere un'orizzonte libero. D'autunno il benvenuto a chi visita il luogo viene dato da alcuni spaventapasseri piantati qua e là nelle risaie. La scena agreste delle risaie con le messi dorate richiama alla mente memorie di un antico modo di vivere.

La distesa delle risaie e il famoso orizzonte

Il “Festival dell'orizzonte” fu istituito nel 1999 dalla città di Kimje per far conoscere il bell'ambiente naturale della zona, lo sviluppo della propria cultura agricola e l'alta qualità del suo riso. Nel 2005, fra i vari festival regionali che si tengono in Corea, il Ministero della Cultura e del Turismo ha scelto il Festival dell'orizzonte di Kimje come miglior festival culturale e turistico dell'anno.

Il festival del 2005, che è durato quattro giorni a partire dal 29 settembre, era in realtà formato da cinque diversi settori uniti in un'unica manifestazione: si trattava di un festival basato sull'attività, utile per sperimentare di persona la cultura agricola; di un festival del riso per valorizzare l'immagine del prodotto di Kimje; di un festival della cultura e del turismo per esplorare i resti culturali del luogo facendo un viaggio nel tempo; di un festival di vita e cultura, colmo di cose da vedere, fare, gustare, e di memorie da portare a casa; di un festival storico per mettere in risalto lo spirito degli antichi coreani e il suo valore storico.

Il mujawi, un mulino azionato da una ruota a
gradini su cui si cammina, per irrigare i campi

Lo slogan adottato per il festival del 2005 era “Una terra vitale e l'orizzonte: al mondo sulle ali di una risurrezione” e lo scopo da raggiungere era quello di servirsi di un evento che celebrava la cultura agricola tradizionale coreana per promuovere lo stile, la cultura e il modo di vivere dei coreani e mandare un messaggio di pace al mondo.

Il programma del festival era diviso in vari temi principali che comprendevano un mercato di campagna, una “terra di esperienze”, una “terra di solchi nei campi” e una “terra di cultura”. I luoghi in cui si svolgevano gli eventi permettevano ai visitatori di curiosare in giro e di vedere le varie manifestazioni in un modo sistematico. Con l'aiuto della guida stampata distribuita all'ingresso era possibile visitare il festival in un modo ancor più organizzato.

I 75 diversi eventi erano raggruppati in otto categorie, che comprendevano riunioni ufficiali, concerti all'aperto, cultura tradizionale e manifestazioni artistiche, esperienze di coltivazione ed eventi sul riso. In risposta alla tendenza verso il “benessere” così diffusa fra i coreani di oggi, si sono iniziate nel 2005 tredici nuove manifestazioni, il che significa che c'era una quantità di cose da vedere e da fare per imparare tutto sul tipo di agricoltura che si pratica in Corea.

Si fanno volare gli aquiloni

Gli eventi che permettevano di sperimentare la cultura agricola comprendevano: fabbricare gli spaventapasseri, far volare gli aquiloni, catturare le cavallette, pescare, andare in giro per i campi su un carro trainato da buoi, osservare l'esibizione di uno spaventapasseri umano, visitare una mostra di oggetti di paglia, e fare banderuole segnavento. Altre manifestazioni comprendevano il gioco dei due draghi, un'importante competizione folcloristica (designata “materiale folcloristico numero 10” dalla regione Chŏllapuk-to), camminare in equilibrio su una fune al fine di pregare per un buon raccolto, una gara nazionale di persone di talento e una competizione di musica coreana contadina.

Per enfatizzare l'immagine agreste dell'avvenimento, all'ingresso del luogo in cui si svolgeva il festival era stata posta una cabina di paglia. oltre ad altre strutture tradizionali tipiche delle comunità rurali, dando così ai turisti coreani e stranieri l'opportunità di sentirsi assorbiti nell'ambiente agricolo della Corea. Inoltre, qua e là attorno al percorso compiuto dai carri trainati da buoi, a partire dall'ingresso, c'era una coloratissima torre di fiori, una grande aiuola e una mostra di sculture, che creavano delle zone fotografiche dove la gente poteva scattare fotografie ricordo.

L'altalena tradizionale, usata in particolare dalle ragazze

Una serie diversa di eventi era stata preparata per i turisti stranieri per aiutarli a capire e sperimentare nel modo appropriato la cultura agricola della Corea. Fra questi vi erano gare per stranieri e una parata per le strade della città dove i turisti stranieri e quelli coreani potevano incontrarsi. Queste manifestazioni avevano lo scopo di far conoscere al mondo la cultura rurale peculiare della Corea e di far sì che il Festival dell'orizzonte potesse attirare gente proveniente da tutte le parti del mondo.


Il tiro alla fune, uomini (a destra) contro donne (a sinistra)

A differenza degli anni precedenti quando il Festival dell'orizzonte si era focalizzato sul sistema di irrigazione pyŏkkolje che, come si è detto, è il più antico in Asia, il festival del 2005 si è svolto in tutta la città di Kimje. Gli eventi principali sono stati le nuove manifestazioni cittadine: durante il periodo del festival una strada è stata completamente bloccata al traffico e sono stati stabiliti giorni speciali dedicati alle unità amministrative minori, come i villaggi.

Ogni giorno, dalle 10 del mattino alle 9 di sera si sono svolti eventi culturali, concerti, drammi e show di talenti sul palco allestito nella strada riservata ai pedoni. Inoltre, in giorni stabiliti, si sono avute, dalle 10 del mattino alle 7 di sera, esibizioni di dilettanti provenienti dai villaggi vicini che hanno allestito commedie e drammi relativi a leggende della loro zona e ai loro prodotti tipici. Non sono mancate le risate fra gli spettatori, dati i modi curiosi in cui gli attori improvvisati si presentavano al pubblico.

Sono stati inoltre presentati una quantità di eventi per strada, come esibizioni di abitanti del luogo dotati di speciali talenti, e concerti tenuti da studenti universitari e intrattenitori. C'era anche un mercato di campagna, una tettoia di paglia, un piccolo zoo con animali del luogo, un osservatorio dell'orizzonte e un villaggio dedicato ai pali totemici (changsŭng).

I visitatori si divertono a costruire porta-uova di paglia

Il mercato di campagna era stato ricreato sullo stile dei vecchi mercati ambulanti che ora stanno per essere dimenticati. C'era molto da vedere e i visitatori più anziani hanno certamente provato una forte nostalgia. È stata anche l'occasione per dare uno sguardo all'interessante cultura di strada di un tempo e del modo in cui i coreani del passato si occupavano di commercio.

In concomitanza con il festival dell'orizzonte si è tenuta la Maratona dell'orizzonte di Kimje alla quale hanno partecipato circa 7.000 sportivi provenienti da tutto il paese. Il percorso si è svolto in un magnifico ambiente agreste, fra risaie dorate e campi di fiori che ondeggiavano alla lieve brezza.

La cerimonia conclusiva si è tenuta il 2 ottobre, con una rappresentazione del gruppo teatrale Dulsori, uno show futuristico con luci laser e i rimbombi dei tamburi della pace che riempivano l'aria notturna di luci e suoni.


Tratto da “Gimje Horizon Festival”, in Pictorial Korea, novembre 2005. Testo di Min Byeong-hoon. Fotografie di Jang Sun-kil. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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