I film coreani raggiungono il mondo


I

n un recente Festival cinematografico di Venezia ha riscosso notevole successo un film sudcoreano chiamato, in inglese, Lies, cioè “Bugie”. Questa pellicola è stata paragonata a Eyes Wide Shut di Stanley Kubrik. È stato un lavoro che ha diviso l'opinione pubblica in Corea per la sua sfacciata critica della realtà coreana e per l'eccessiva rappresentazione di scene di sesso.

Una scena da “Lies”

La presenza di film coreani ai festival cinematografici nel mondo indica che la qualità delle pellicole coreane è cresciuta e che le opere coreane si stanno affermando nel mondo. In questi giorni non è difficile trovare un film coreano nel quartiere delle sale cinematografiche di Shibuya, a Tokyo, qualcosa che era impensabile anche solo due anni fa.

In passato i film coreani venivano presentati in Giappone solo in occasione di piccoli festival del film coreano, e nella maggior parte dei casi come retrospettive di registi del passato, come Kim Gi-young, Im Gwon-taek, Kim Su-yong e Yu Hyon-mok.

Scene da Chunhyang-jŏn

La situazione è improvvisamente cambiata nel 1999 quando il film Swiri diretto da Kang Jae-kyu ha attirato oltre un milione di spettatori in Giappone.

A differenza del passato, oggi i film coreani in Giappone sono film che riscuotono successo. E questo successo si propaga anche agli Stati Uniti, dove sono stati di recente presentati Ch'unhyang-jŏn e alcune altre pellicole. (Per un breve riassunto della storia di Ch'unyang-jŏn cliccare qui.)

Ch'unhyang-jŏn è anche stata la prima pellicola che è riuscita ad arrivare al Festival di Cannes. Un regista che ha catturato l'attenzione a Cannes è stato Hong Sang-soo, il cui The Power of Gangwon-do Province ha vinto premi nel 1999, mentre nel 2000 ha vinto il suo film Oh! Sujong.

Ma le pellicole che vanno per la maggiore in Corea non sono quelle che vengono poi vendute all'estero. JSA, ad esempio, un film sulla Joint Security Area, ha attirato oltre cinque milioni di spettatori nei primi tre mesi di programmazione, classificandosi come il film di maggior successo del 2000.

Narra la tragica amicizia di due soldati appartenenti alle due Coree, che si conoscono attraverso il confine a Panmunjŏm, il villaggio in cui avvengono i colloqui fra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Ha avuto molto successo in occasione del riavvicinamento delle due Coree, anche grazie ai suoi pregi artistici, ma non ha avuto altrettanto successo all'estero.

Anche la Corea del Sud ha i suoi festival cinematografici. Il Festival Internazionale Cinematografico di Pusan si è tenuto per il quinto anno nel 2000. Per la quarta volta si è tenuto il Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Puch'ŏn e nel 2000 si è anche inaugurato il Festival Cinematografico di Ch'ŏnju.

Un famoso regista coreano, Jong Il-song

Insomma l'industria cinematografica coreana è viva e comincia a farsi sentire nel mondo.

Per ulteriori approfondimenti, si segnala un buon sito in italiano dedicato al cinema coreano: www.cinemacoreano.it/, ma purtroppo non più aggiornato dalla fine del 2006 (nota del 17 settembre 2010).


Tratto da “Korean Movies Reach Out to the World” in Pictorial Korea, dicembre 2000. Testo originale di Yi Hyo-in, foto di Kim Jae-young. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo