Quando un paese gode di un periodo di pace le persone sono più tranquille, le famiglie risultano più unite e si ha più tempo per godersi in casa giochi e passatempi di origine antica e fare sport all'aria aperta per la salute del proprio corpo. Anche se oggi in Italia la televisione e Internet tendono a rendere sedentari i giovani che, come unico sport, sembrano preferire il movimento della punta delle dita sulla tastiera del computer o sul telecomando del televisore, in Corea molti coltivano ancora con una certa nostalgia antichi giochi ormai quasi dimenticati, o si dedicano con interesse e costanza a sport che richiedono fatica per raggiungere la massima padronanza dei propri movimenti. L'origine di alcuni di questi giochi si perde nella notte dei tempi, altri sono comuni a tutto l'Oriente, altri ancora sono più recenti e di origine chiaramente occidentale.
Ci sono poi i giochi che si fanno in occasioni particolari, come per esempio il gioco dei bastoncini gettati per aria, o yunnori. Si tratta di un gruppo di quattro bastoncini di legno decorati, semicilindrici e con un lato piatto. A seconda di come cadono, chi li getta in aria ottiene dei punti che fanno avanzare la propria pedina in un percorso disegnato su un pezzo di stoffa. È un gioco facilissimo a cui possono partecipare più persone, perfetto per le riunioni familiari a cui prendono parte anche i bambini: di solito si gioca durante le festività, specialmente in occasione del capodanno lunare. Un altro gioco tipico, ma da fare all'aperto, è quello dell'altalena, un passatempo tutto femminile. Si dice che l'altalena a bilico o quella sospesa fossero un tempo l'unico modo che le ragazze da marito avevano di dare uno sguardo al mondo fuori dalla propria casa, perché permetteva loro di vedere al di là del muricciolo che circondava l'abitazione coreana tradizionale. Uno dei passatempi preferiti ancor oggi quando si riuniscono delle persone anziane in campagna sono le danze (tranquille e con movimenti armoniosi) e i canti. Di solito canta una sola persona per volta, perché non c'è la tradizione del coro come da noi. Nei giorni di festa qualche anno fa era abbastanza facile trovare nelle campagne gruppi di donne anziane, che indossavano i vestiti tradizionali e si divertivano ballando con grazia, ridendo e scherzando fra di loro, mentre i loro uomini chiacchieravano seduti nei loro vestiti bianchi, fumando le lunghe pipe e bevendo vino di riso. I bambini intanto, con le mamme e i giovani papà, facevano volare gli aquiloni e giocavano con le trottole. Ma di recente questi passatempi tranquilli e, tutto sommato, effettuati da piccoli gruppi familiari sembrano essere passati in seconda linea. Oggi, forse per attirare i turisti, nelle campagne vanno per la maggiore giochi in cui risultano coinvolti interi villaggi, in tiri alla fune giganteschi o in altri nuovi giochi a cui partecipano molte persone. Ma queste gare, che richiedono una grande organizzazione e che vengono effettuate chiaramente solo per attirare i turisti, non sembrano godere troppo il favore del pubblico. Sopravvivono, invece, e anzi si rafforzano giochi che si avvicinano agli sport agonistici, già famosi un tempo, come le varie arti marziali. Prima fra queste il taekwondo. Ma, a questo proposito, vi voglio raccontare una storia.
Lo sport come gioco e svago è certo molto salutare e benefico e anche i coreani che si trovano in Italia per motivi di studio o per lavoro amano praticare qualche sport per migliorare sempre più la propria salute fisica e mentale. La Comunità Coreana del Nord Italia organizza tutti gli anni una giornata dello sport in cui, dalla mattina alla sera centinaia di loro si riuniscono, gareggiano e si divertono all'aria aperta. Quest'anno tale riunione atletica si è svolta il 2 giugno in un campo sportivo famoso a Milano, il Giuriati, e la partecipazione dei coreani locali è stata imponente. Le gare sono state numerose: dalle corse maschili e femminili degli adulti, a quelle simpaticissime dei bambini secondo i vari gruppi di età, dagli incontri a braccio di ferro alle partite di calcio e di pallavolo, per finire con una pregevole dimostrazione degli allievi della scuola di taekwondo diretta dal maestro Cho Min-sang. Chi vi scrive era presente e ha scattato alcune foto che danno un'idea della manifestazione, foto che si possono vedere su Internet alla pagina www.corea.it/giornata_sportiva.htm. Valerio Anselmo |
Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo