Formula1 2013
Quarto Gran Premio di Corea



La partenza del Gran Premio di Corea 2013

È

più che evidente che ai coreani la Formula 1 non piace, o meglio che la zona in cui è stato costruito il circuito di Yeong-am è scomoda, servita male e per nulla attrezzata per ospitare i visitatori.

Basti pensare che il circuito dista cinque ore in macchina dall’aeroporto internazionale di Incheon, che interi pullman di potenziali spettatori, a causa dell’enorme congestione nelle strade, sono arrivati nella zona del gran premio a gara terminata. E che gli spettatori, e gli stessi piloti, sono costretti a fare 70 chilometri di strada per trovare un albergo adeguato per passarvi la notte.

Il poco interesse dei coreani per la Formula 1 dipende anche dal fatto che non ci sono piloti coreani che gareggiano e che la Corea non costruisce macchine da corsa.

Il sito ufficiale della Corea (Korea.net) oggi, 8 ottobre 2013, a due giorni dalla conclusione dalla manifestazione, non ne ha ancora fatto cenno, neppure una parola! È chiaro che il governo si è accorto che questa gara in quella lontana zona di campagna, priva di altre attrattive, non può cambiare per nulla il numero dei turisti che vengono a visitare il paese.

La gara

In Italia quest’ultimo gran premio coreano è praticamente passato sotto silenzio a causa del fatto che non è stato trasmesso dalla Rai, ma da un’emittente a pagamento. Quest’anno non è bastato alzarsi presto per vedere la gara alle sette del mattino di domenica 6 ottobre: se non si era abbonati a una certa rete televisiva non si aveva la possibilità di vedere neppure un riassunto della gara, e i risultati, quando sono stati dati dai telegiornali, sono stati estremamente laconici e senza immagini.

D’altronde, ormai, il risultato è sempre lo stesso: le macchine di Red Bull (una ditta di bevande) battono sempre le nostre Ferrari (una ditta che invece costruisce macchine sportive), e la cosa lascia stupefatti. La supremazia di Sebastian Vettel, dominatore incontrastato, toglie interesse alla gara, soprattutto per noi italiani. Sono, purtroppo, finiti i bei tempi in cui Michael Schumacher e Ferrari costituivano un binomio invincibile. Oggi, anche se Alonso è bravo, la Ferrari sembra non riuscire a trovare la soluzione giusta.

La gara in sé ha dato i risultati che si prevedevano: il tedesco Vettel su Red Bull è arrivato primo e lo spagnolo Alonso su Ferrari in una posizione successiva. Piuttosto, è stato deludente sentire che questa volta Alonso, partito sesto, non sia riuscito a rimontare. Oggi, anche se è secondo nella classifica piloti, Alonso è a 77 punti da Vettel, un divario ormai incolmabile.


Tratto da vari siti in Internet in data 7-8 ottobre 2013.

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© Valerio Anselmo