Il palazzo reale Gyeongbokgung

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Gwanghwamun, la porta principale del palazzo Gyeongbokgung

I

palazzi reali del periodo Joseon -- Gyeongbokgung, Deoksugung, Changdeokgung e Changgyeonggung -- devono essere assolutamente visitati dai turisti che vengono a Seul.

Dei quattro palazzi che si trovano nel centro della città, il palazzo Gyeongbokgung è il più popolare, circondato com’è da piacevoli dintorni colmi di un misto di architettura moderna e tradizionale.

Il palazzo Gyeongbokgung fu costruito due anni dopo che il re Taejo (Yi Seong-gye) aveva fondato la nuova dinastia Yi (stato di Joseon) nel 1392. Il primo palazzo del nuovo stato manifesta lo spirito idealistico del suo fondatore attraverso la sua denominazione, che si traduce con “Palazzo della felicità splendente” (경복궁 ).

Mentre gironzolate nel palazzo Gyeongbokgung, siete invitati a rintracciare le conquiste di uno dei più amati sovrani della Corea, il re Sejong il Grande (1418-1450). Sotto il regno del re Sejong lo stato di Joseon godette di un’età dell’oro della cultura e delle arti senza precedenti.

Nella sala del trono, nota come Geunjeongjeon “Palazzo del governo diligente” (근정전 殿), il re Sejong concedeva udienza ai propri funzionari e presiedeva di persona agli esami per il servizio civile in modo da assumere individui di talento.

Costruito su uno stagno, il padiglione Gyeonghoeru “Padiglione delle riunioni felici” (경회루 ) serviva inizialmente come un luogo di ritrovo in cui i re di Joseon organizzavano feste per i funzionari di corte e per gli inviati stranieri. Tuttavia il re Sejong, che teneva in gran conto la vita del popolino, ne fece uso a beneficio della popolazione. Durante i periodi di siccità i rituali per la pioggia venivano tenuti nel padiglione Gyeonghoeru. Accanto al padiglione il re fece costruire una casetta col tetto di paglia e vi conduceva lì la sua vita quotidiana quando la popolazione stava morendo di fame a causa della scarsità del raccolto. Non è un caso che varie invenzioni tecnologiche commissionate dal re e realizzate dal prominente scienziato Jang Yeong-sil fossero installate attorno al padiglione.


Il padiglione Gyeonghoeru all’interno del palazzo Gyeongbokgung

Il Sujeongjeon “Palazzo del governo morale” (수정전 殿), situato a Sud rispetto allo stagno con il padiglione Gyeonghoeru, era il luogo dove, durante il regno del re Sejong, si trovava la famosa accademia reale Jiphyeonjeon “Palazzo in cui si riunivano i saggi” (집현전 殿), o “Palazzo dei dignitari”. Gli studiosi del Jiphyeonjeon partecipavano a vari studi guidati dal re Sejong -- lui stesso un distinto letterato -- compresa la creazione del sistema di scrittura coreano oggi chiamato Hangeul, ma allora denominato Hunmin Jeongeum (훈민정음 ) -- che significa “I suoni giusti per istruire il popolo”.

Dall’altra parte della porta principale del palazzo Gyeongbokgung vi è la piazza Gwanghwamun, uno dei luoghi più frequentati di Seul, in cui si trova anche la statua di Sejong il Grande. La nuova piazza è stata aperta nel mese di agosto del 2009, dopo essere stata sottoposta a un importante lavoro di restauro.

All’interno del palazzo Gyeongbokgung si trova anche il Museo del palazzo nazionale della Corea. Attualmente (dicembre 2011) è in mostra la collezione del Goryeo Daejanggyeong o Tripitaka Koreana, in celebrazione del suo millenario. Dopo questa mostra di antiche scritture buddiste, si terrà, dal 27 dicembre 2011 al 5 febbraio 2012, una mostra speciale in cui saranno esposti gli antichi libri che erano stati portati via dal Giappone e che sono stati infine restituiti dopo un secolo.

Per ulteriori informazioni, visitare i seguenti siti web ufficiali:


Tratto da “Korea Revisited: World Heritage in Korea ③ Gyeongbokgung Palace”, pubblicato dal sito Korea.net in data 8 dicembre 2011. Testo di Hwang Dana. Ricerche sui caratteri cinesi a cura dell’autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto del sito Korea.net. Riferimento: http://www.korea.net/detail.do?guid=60051.

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© Valerio Anselmo