L’anno scorso, 2011, dieci milioni di turisti hanno visitato la Corea del Sud. In questo articolo l’agenzia di ricerche Now in Korea ha fatto un’indagine sui tipi di alloggiamenti che danno ai visitatori l’opportunità di sperimentare meglio la cultura coreana, fra cui le abitazioni Hanok, per un soggiorno confortevole e significativo nel paese del calmo mattino. |
![]() Ragazze che prendono il tè in una casa tradizionale Hanok. “O h! È bellissimo!” esclama la signorina Shiau-Pei dopo avere indossato un abito coreano tradizionale chiamato hanbok ( Affronta la sfida di legare la corda ornamentale della parte alta dell’abito, chiamata otgoreum ( Shiau-Pei e il suo gruppo di amici e familiari sono venuti in vacanza dalla Malesia. Essendo questa la loro prima visita in Corea, hanno pianificato accuratamente il viaggio, facendo particolare attenzione a dove avrebbero alloggiato. “Il sito web dell’Organizzazione coreana del turismo aveva detto che avremmo potuto alloggiare in una casa tradizionale coreana (hanok) e, dopo averne parlato fra di noi, decidemmo di soggiornare in una di queste case per sperimentare più a fondo la cultura coreana,” spiega Shiau-Pei. E aggiunge: “Non è stato facile avere informazioni sufficienti su questo tipo di abitazione, tanto che dovemmo scambiare più di 30 e-mail con la proprietaria della casa.” Quando le viene chiesto come giudica il suo soggiorno di due giorni in una hanok, ci risponde che ha apprezzato il fatto di avere un’esperienza più approfondita della cultura coreana rispetto a quanto avrebbe sperimentato se fosse stata in un albergo all’occidentale (hotel Soggiornare in una casa hanok significa dormire sul pavimento e gustare il vitto coreanoSeul è una città turistica internazionale che dà il suo benvenuto a milioni di stranieri ogni anno. Nel solo 2011 hanno visitato la Corea del Sud circa 9,8 milioni di turisti. A mano a mano che il turismo prospera, vengono offerti ogni anno nuovi tipi di sistemazione. Alcuni di questi forniscono esperienze che sono peculiari della Corea. Per esempio, si può soggiornare in un tempio buddista tradizionale (Temple stay) o in una casa tradizionale (Hanok stay). Entrambe queste opportunità sono preferite da quegli stranieri che desiderano fare un’esperienza unica e profonda della cultura coreana. La maggior parte delle case tradizionali che offrono ospitalità si trovano nel centro di Seul, nella zona di Bukchon. Quest’area viene chiamata Bukchon Hanok Village ed è una delle più interessanti destinazioni per gli stranieri che visitano Seul, ma pochi di loro sanno che possono anche soggiornare in una delle caratteristiche case della zona. Una casa hanok è bella da vedere, ma si deve soggiornare in una di queste per rendersi conto del loro vero valore. L’ufficio Jongno-gu di Seul ha ideato il programma chiamato Hanok Homestay nel 2010 in modo da centralizzare e razionalizzare la gestione dei soggiorni in questo tipo di abitazioni. Fanno parte di questo programma un totale di 48 case tradizionali hanok, comprese quelle che si trovano nel Bukchon Hanok Village. Queste non sono sistemazioni di tipo professionale come un hotel, ma sono piuttosto del tipo di soggiorno in famiglia (homestay), come il nome suggerisce. Durante il soggiorno in una casa tradizionale hanok si può capire meglio quello che significa abitare in quel tipo di casa e vivere con una vera famiglia coreana. Potrete, quindi, udire, provare e capire il concetto di jeong ( Ogni casa tradizionale che segue questo programma ha una sua attività peculiare. Alcuni fanno dei giochi tradizionali come lo yut ( Soggiornare in una casa hanok non è solo divertente, ma costa meno che stare in un hotel. Il costo per giornata va dai 30.000 ai 70.000 won per persona (circa da 20 a 45 euro per persona). Abitare in famiglia è vivere in una casa coreana per sperimentarne la vita e la culturaLa signora Itoki, giapponese, ha soggiornato nella casa della signora Lee Sun-yeong e famiglia durante la festa del capodanno lunare. Sapendo che la famiglia della signora Lee nel giorno del capodanno lunare avrebbe effettuato il rituale tradizionale chiamato charye Il programma di soggiorni in Corea dell’Organizzazione coreana per il turismo è stato ideato per dare ai turisti stranieri un’immagine positiva della Corea, fornendo loro dei soggiorni connotati da gentilezza e comfort e, di conseguenza, aiutandoli a sentirsi come a casa loro anche in una terra straniera. Il programma certifica fornitori di soggiorni familiari qualificati e permette loro di usare il marchio Korea Stay. È una versione coreana del bed and breakfast occidentale. Le abitazioni certificate Korea Stay sono distribuite in modo piuttosto uniforme su tutto il territorio. Le famiglie che offrono ospitalità sono in grado di parlare alcune lingue straniere e possono perciò parlare con voi e guidarvi verso destinazioni turistiche. Grazie all’emendamento del Decreto sull’atto per la promozione del turismo del 30 dicembre 2011, le case che offrono servizi di soggiorno possono ricevere un supporto governativo. Questo cambiamento dovrebbe migliorare ulteriormente la qualità dei servizi di homestay nella Corea del Sud. Appartamenti, ostelli e altri tipi di sistemazioneSe preferite scambiare informazioni con altri viaggiatori in un ambiente naturale e risparmiare, la risposta può essere quella di cercare un ostello o una pensione. Le opzioni per una sistemazione erano relativamente limitate in Corea del Sud: oltre gli alberghi e i motel, vi erano poche altre opzioni. Oggi la situazione è molto diversa. Si stanno aprendo sempre più ostelli e pensioni. Le pensioni, a buon mercato, pulite, e graziose con i servizi offerti con la massima gentilezza, sono popolari fra i viaggiatori giovani. A Seul vi sono due aree che sono in particolare sede di molte pensioni e altri luoghi per alloggiare: Garosugil a Sinsa-dong, Gangnam e l’area di Hongdae a Gangbuk. Wimdu Korea (www.wimdu.co.kr) fornisce informazioni su individui che offrono case individuali e appartamenti come residence e altri operatori per piccole sistemazioni. Se intendete visitare la Corea del Sud, cliccate sul link: vi sono oltre 100 possibilità. Altre pagine da consultare sono le seguenti:
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Tratto da “Come and Stay in Hanok?”, in Korea, Marzo 2012. Testo originale di Kim Min-seon, fotografie di Lee Jae-bee. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo