Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda. |
![]() La prima pagina originale del romanzo (tratta da “La storia di Hong Kil-tong”) H ong Kil-tong jŏn ( L'autore, Hŏ Kyun ( |
![]() Kim Hong-do, Arcieri in esercitazione (tratto da “La storia di Hong Kil-tong”) Qui non si vuole che accennare brevemente alla trama del romanzo, tradotto in italiano e pubblicato di recente per i tipi di Rubbettino Editore. La storia è piuttosto semplice e, in un certo senso, ricalca storie simili apparse in Cina. Il tema principale è quello di un figlio illegittimo del re, di conseguenza senza alcuna opportunità di fare una carriera governativa, che tuttavia arriva a essere nominato a una posizione importante, come se fosse un figlio legittimo. Dall'introduzione del libro citato prendiamo il brano che segue. Per delineare la figura di Hong Kil-tong, Hŏ Kyun ha sicuramente tenuto conto dell'esperienza di vita di uomini di un certo rango, ma figli illegittimi che si ribellavano alla sorte avversa, come i “sette saggi del boschetto di bambù”, che avevano inutilmente tentato di fare abrogare la norma sul divieto di accedere agli esami di stato, e delusi si erano rifugiati nei pressi del fiume Han cercando di organizzare un colpo di stato. Egli potrebbe anche essersi ispirato a personaggi realmente esistiti: briganti che vivevano tra le montagne e saccheggiavano il paese, vagabondi, poveri contadini ridotti in miseria, come, ad esempio, un bandito chiamato Hong Kil-tong, arrestato durante il regno di Yŏnsan-gun (1494-1506) che aveva terrorizzato il paese. |
![]() La copertina del libro su Hong Kil-tong Oggi chiunque potrà gustare in italiano le avventure di questo Robin Hood coreano nel libro pubblicato di recente (dicembre 2003) presso l'editore Rubbettino (Hŏ Kyun, La storia di Hong Kil-tong, a cura di Sofia Teresa Scerbo, € 7,50), un libro bello anche dal punto di vista della stampa, molto curato e utile per capire non solo i coreani di allora, ma molto della stessa Corea di oggi. Un nutrito apparato di note serve a chiarire nei dettagli ogni più minuto particolare dell'ambiente e del pensiero degli abitanti del paese del calmo mattino. La presentazione e la traduzione sono di Sofia Teresa Scerbo, mentre la dotta introduzione è di Andrea Porciello e Alberto Scerbo. Sofia Teresa Scerbo, professore a contratto di Lingua e civiltà giapponese presso l'Istituto Universitario Linguistico Eurorientale di Reggio Calabria, è anche professore a contratto di Lingua e civiltà araba presso la Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, corso di laurea in Operatore dei servizi sociali. Oltre alla Storia di Hong Kiltong, ha pubblicato vari articoli, tra cui La narrativa tra il XVI ed il XVII secolo in Cina, Corea e Giappone (2004). Laureata in Lingue e Civiltà Orientali presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli, dove ha studiato, tra l'altro, Lingua e letteratura coreana, è stata borsista del Ministero degli Affari Esteri presso l'Università di Seul e docente di italiano presso l'Università di Pusan (Corea). |
Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo