Approvato dalla Commissione UE il Free Trade Agreement con la Corea
dalla newsletter di dicembre 2010


I

l 6 ottobre 2010 rappresenta una data storica nei rapporti economico-commerciali fra Unione Europea e Corea del Sud: è stato siglato, infatti, dopo un lungo negoziato, l’Accordo di Libero Scambio che entrerà in vigore a partire dal 1º luglio 2011 dopo le necessarie ratifiche da parte dall’Assemblea Nazionale coreana da una parte, e il Parlamento europeo dall’altra. Un posticipo di sei mesi, peraltro, è stato dovuto ad alcune obiezioni proprio da parte italiana che miravano a una maggiore tutela di alcuni settori per noi strategici quali, ad.es., quello del tessile e dell’automobile. Non è un caso che la Repubblica di Corea - che sta vivendo un momento particolarmente favorevole anche grazie ai suoi fondamentali economici tutti con segno positivo - sia stato il primo Paese asiatico a formalizzare un accordo di questo tipo che farà da traino e termine di paragone a tutta una serie di trattati simili che la Corea stessa sta formalizzando con diversi Paesi e/o aree ritenuti partner strategici.

Tale accordo, definito dallo stesso Presidente della Commissione europea come il più importante mai concluso dalla UE con un singolo Paese, vedrà l’eliminazione da parte UE di tutti i dazi entro 5 anni (il 99% entro tre anni); parallelamente (nei primi tre anni il 96%) la Corea eliminerà i dazi alle importazioni di prodotti industriali per 1,2 miliardi di euro e i dazi coreani sui prodotti agricoli verranno totalmente rimossi (per quanto riguarda i prodotti agricoli europei, oggi questi dazi ammontano a 380 milioni di euro).

Tale accordo, presenterà indubbi vantaggi anche per le aziende italiane. L’Italia, infatti, ha già da alcuni anni un saldo positivo della sua bilancia commerciale nei confronti della Corea (circa 130 milioni di Euro nel solo 2009 per un controvalore di beni esportati pari a oltre due miliardi di Euro). La ratifica dell’FTA dovrebbe portare un particolare incremento in quelle che sono le voci di maggiore esportazione verso la Corea quali, ad es., macchinari, prodotti chimici, tessile e abbigliamento, agroalimentare. È bene considerare, tuttavia, che l’abbattimento dei dazi non sarà da subito uguale per tutti i settori ma dipenderà dalla tipologia del prodotto: il vino, ad es., vedrà scomparire sin da subito la tassa del 15% di cui è gravato, alcuni componenti per macchinari vedranno il dazio ridotto dall’8 al 3%, i formaggi, invece, subiranno una riduzione graduale per contingenti.

I dazi nel settore automobilistico, invece, saranno aboliti dopo tre anni per le auto di cilindrata superiore ai 1.500 cc e, dopo cinque anni, per le auto di cilindrata inferiore ai 1.500 cc o motori ibridi.


Tratto dalla Newsletter del mese di dicembre 2010 dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, sede di Seul

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© Valerio Anselmo