Il fascino dell'ondol, il pavimento riscaldato

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uando, con l'arrivo dell'inverno, nella penisola coreana la temperatura esterna cala rapidamente a causa dei venti freddi provenienti dalla Siberia, si pensa con piacere al pavimento riscaldato delle case tradizionali. Questo tipo di pavimento riscaldato, noto con il nome sino-coreano di ondol (온돌 ) o con il nome originale coreano di kudŭl (구들), è uno dei sistemi di riscaldamento più efficienti al mondo.

Quando si riceve un ospite, questo viene fatto accomodare nel punto più caldo del pavimento riscaldato. I coreani all'estero provano una grande nostalgia per il loro ondol. La maggior parte dei loro ricordi migliori è legata al calore del pavimento, che sembra anche riscaldare l'animo. Anche chi è vissuto a lungo in Corea non lo può dimenticare, specialmente se, con l'età, comincia a sentire qualche dolorino qua e là quando viene l'inverno.

Origine dell’ondol

Come si è detto, il termine più antico con cui è stato denominato il pavimento riscaldato coreano è kudŭl (구들). Il kudŭl è costituito da pietre piatte e larghe poggiate su altre pietre in modo da creare dei cunicoli sotto quello che è il pavimento. In questi cunicoli viene fatta passare l'aria calda proveniente dai fuochi della cucina, che si trova situata più in basso delle altre stanze della casa (si veda la piccola figura a lato). La seconda sillaba (tŭl o tol) della parola significa appunto “pietra”. Certamente questo sistema di riscaldamento è molto antico. Uno dei più noti testi storici del passato, il Kudangsŏ, descrive il modo di vita dei coreani del periodo Koguryŏ (37 a.C. - 668 d.C.) e dice: “Quando viene l'inverno, i poveri di Koguryŏ scavano un lungo cunicolo che alimentano col fuoco in modo da tenersi caldi”. È forse il più antico riferimento storico al kudŭl.

L'ondol fu dapprima usato nella parte settentrionale della penisola coreana e solo in seguito anche nella parte meridionale, diffondendosi poi in tutto il paese nel periodo Chosŏn (iniziato nel 1392). Fino a qualche decennio fa tutte le case coreane erano costituite solo dal pian terreno ed erano riscaldate con il sistema dell'ondol, ma in seguito, quando anche in Corea si cominciarono a costruire i condomini di appartamenti, si diffuse l'uso del termosifone. Ma ora oltre il 90 per cento delle riparazioni effettuate nelle case di abitazione sono fatte per passare dal sistema di riscaldamento col termosifone a quello con l'ondol: dopo una prima infatuazione per il sistema straniero, i coreani hanno capito che il metodo originale usato in Corea era il migliore. Con l'ondol anche la spesa per il riscaldamento diminuisce, perché il pavimento conserva il calore più a lungo. Il professor Lee Su-ryong del College tecnico di Tongyang afferma che, una volta riscaldato, l'ondol mantiene il calore per 7 giorni d'estate e per 3 giorni d'inverno. In quanto a efficienza termica l'ondol è imbattibile. Con una minor quantità di combustibile mantiene il calore più a lungo di qualunque altro sistema di riscaldamento.

Che cosa rappresenta l’ondol per i coreani

Hwang Ui-soo, ricercatore anziano dell'Istituto Herasia spiega quale sia il rapporto fra l'ondol e il modo di vita tipico dei coreani: “L'ondol - dice - è strettamente legato alla nostra abitudine di star seduti direttamente sul pavimento. Quando una persona soffre per dolori alla schiena, si sdraia sul pavimento per riscaldare la parte dolorante. Le stanze che hanno il pavimento riscaldato vengono usate per diversi scopi: per mangiare, per dormire, per conversare con gli altri membri della famiglia o per intrattenere gli ospiti. Per la notte si tirano fuori da un armadio a muro un materassino, una trapunta e un piccolo cuscino che, distesi sul pavimento, servono da letto. Al mattino poi questi vengono piegati e riposti nuovamente nell'armadio a muro. Si resta seduti sul pavimento anche quando si pranza: il pasto viene portato in camera su un tavolino basso, una specie di vassoio con le zampe. Una volta consumato il pasto, il tavolino viene riportato in cucina. La camera con il pavimento riscaldato è il centro della vita di ogni giorno. In una stanza tradizionale coreana tutti i mobili, tranne alcuni arredi, si possono facilmente spostare per adattarsi a varie esigenze di spazio.”

Una camera con l'ondol è piccola e bassa perché, minore è il volume da riscaldare, più facilmente si riscalda. Siccome è piccola, tutto è a portata di mano e lo si può facilmente metter via quando non serve. Il fatto che il soffitto sia basso non dà fastidio perché una persona vi si trova di solito seduta sul pavimento o chinata. La trapunta tradizionale che viene tenuta sul punto più caldo della stanza per conservare il calore è una specie di ornamento e per questo motivo viene decorata con ricami di vari colori. All'interno della stanza i coreani non indossano le scarpe: queste si trovano allineate in bell'ordine fuori della stanza.

Originariamente per cucinare e per riscaldare il pavimento delle camere con ondol si usava la legna, sostituita in seguito da formelle di argilla e carbone in polvere (chiamate yŏnt'an 연탄 ). Ultimamente però per fare il fuoco alcuni utilizzano anche il petrolio o il gas in bombole.

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Questa pagina si è liberamente ispirata all'articolo “Cultural Promenade: ondol” pubblicato da Radio Korea il 5 dicembre 2000. Le illustrazioni sono prese da quella pagina.

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© Valerio Anselmo