Una gran bella serie di ponti
Il grande ponte Changseon-Samcheonpo

L’idea di costruire una serie di ponti tutti diversi per unire alcune isole alla terraferma è curiosa e, ora che è stata realizzata, si dimostra essere una grande attrazione turistica. Creata in una zona dell’estremo sud della Corea, è un esempio di come si possano costruire opere pubbliche che, anziché deturpare, abbelliscano il paesaggio.


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l «Grande ponte Changseon-Samcheonpo» (chiamato in coreano 창선삼천포대교) è stato scelto nel 2007 dal Ministero del territorio, dei trasporti e degli affari marittimi come il più bello di 100 percorsi stradali della Corea.


La serie di ponti, tutti diversi fra loro, che unisce due isole alla terraferma



I maratoneti stanno attraversando uno dei ponti

Visto dall’alto, come appare nella foto qui sopra, sembra il plastico in miniatura di un bel paesaggio lacustre. In un percorso che unisce fra loro cinque isole, il Grande ponte Changseon-Samcheonpo non è formato da un’unica costruzione, ma è in realtà una serie di ponti tutti diversi fra loro come tecnica costruttiva.

Nella cartina a sinistra la posizione precisa della zona in cui si trova il ponte

È, infatti, formato da cinque ponti costruiti in cinque stili differenti, che costituiscono come un grande “museo dei ponti”.

Questa zona si può raggiungere in pullmann da Seul, da Busan o da Daejeon prendendo un biglietto per il Namhae Express Bus Terminal, oppure in auto per autostrada passando per la città di Namhae e andando fino a Sacheon.

Ogni primavera viene effettuata una maratona per celebrare l’apertura del ponte. Chiamata dai coreani “la più attraente maratona in Asia”, offre un percorso di gara che include i 3,4 chilometri del grande ponte.

Naturalmente, i partecipanti alla gara apprezzano molto il bel paesaggio e l’esperienza unica di correre sopra il mare. Il ponte è bello da vedere anche di notte, grazie all’illuminazione notturna della struttura.


Tratto da “Korea’s Most Beautiful Roadway - Changseon-Samcheonpo Grand Bridge”, in Korea Policy Review, Giugno 2008. Senza indicazione dell’autore del testo e delle fotografie. Pubblicato con autorizzazione del Korea Culture and Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo