Il Museo Nazionale della Corea cambia sede

Raccogliendo e mettendo in mostra i resti e gli artefatti culturali e storici, un museo è come una finestra attraverso la quale si può osservare la storia di un paese e del suo popolo. Così, il Museo Nazionale della Corea mette in mostra la turbolenta storia della penisola e del popolo coreano. Dopo aver cambiato sede varie volte, ultimamente il museo ha traslocato in un nuovo posto, nell'area Yongsan di Seul.



Piccola statua del Budda Amitabha (anno 706, regno di Silla Unificato)

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ongsan è un importante quartiere di Seul. Situato nel cuore della capitale, è anche considerato un luogo propizio in quanto ha il fiume Han di fronte (a Sud) e il monte Nam alle spalle (a Nord). Grazie al vantaggio geopolitico di trovarsi vicino al fiume Han, Yongsan divenne il punto di partenza delle attività economiche durante il periodo Chosŏn (1392-1910) e funzionò come prima città satellite della nazione.

Entrando nell'età moderna, tuttavia, il vantaggio geopolitico fece sì che Yongsan si trasformasse in un luogo sfortunato. Alla fine del periodo Chosŏn il governo di occupazione giapponese stabilì la propria base militare a Yongsan e, dopo la liberazione della Corea dal dominio coloniale nipponico nel 1945, l'esercito degli Stati Uniti scelse come sede della propria guarnigione proprio quella base militare. Così, nella mente dei coreani, Yongsan è stato un distretto militare per quasi 100 anni, e questo ne ha ostacolato lo sviluppo.

In questo sito storico il Museo Nazionale della Corea ha aperto la sua nuova sede in cui far conoscere la storia coreana. Questa è la sesta volta che il museo cambia sede dopo la sua inaugurazione nell'area del palazzo Kyŏngbok-kung avvenuta nel 1945. L'indirizzo ora è: 168-6, Yongsan-dong 6-ga, Yongsan-gu, Seoul. Finora Yongsan è stato considerato come una roccaforte delle forze straniere, ma con l'insediamento del museo nazionale nel quartiere, l'area ha una nuova opportunità di liberarsi da quello che è sentito come un marchio d'infamia e di rinascere come “centro della cultura nazionale”.

Il museo occupa un'area di 307.227 metri quadrati. Per le sue dimensioni è paragonabile a musei famosi a livello mondiale, come il British Museum, il Louvre in Francia, il Museo d'arte moderna (MoMA) negli Stati Uniti e il Museo di stato Hermitage in Russia. Il solo spazio riservato alle mostre copre 26.781 metri quadrati, sufficiente per mettere in mostra 6.000 vestigia storiche e culturali e per accogliere fino a 18.000 visitatori. Lo spazio per le esposizioni è più di tre volte maggiore rispetto allo spazio espositivo del precedente edificio nell'area del palazzo Kyŏngbok-kung.


Un brucia-incenso di Paekche (sesto-settimo secolo, periodo dei Tre Regni)

Inoltre, siccome il nuovo edificio a Yongsan è fornito di una varietà di attrezzature, fra cui un teatro, uno spazio per seminari, una biblioteca, un piccolo ristorante e un negozio del museo, serve non solo come sala di esposizioni, ma anche come complesso culturale. Con una collezione che contiene il più gran numero di beni culturali designati dallo stato rispetto a qualunque altro museo della Corea, il museo nazionale presenta 59 tesori nazionali, 79 tesori e 1 importante materiale folcloristico.

Inaugurato nel 1945, l'anno in cui la Corea fu liberata dal giogo coloniale giapponese, il Museo Nazionale ha ormai 60 anni. Nel 1969, però, il Museo della famiglia reale Yi, primo museo moderno della Corea costituito all'interno del palazzo Ch'anggyŏng-gung nel settembre del 1908 e in seguito spostato a Tŏksu-kung, fu integrato nel Museo Nazionale. Grazie a questo fatto si può dire che il museo, come prosecuzione dell'antico museo della famiglia reale Yi, abbia ormai quasi 100 anni.

La storia del museo è stata piuttosto movimentata. Nel 1950, quando scoppiò la guerra di Corea, gran parte delle collezioni furono trasferite a Pusan dove molti sudcoreani si erano rifugiati. Con la firma dell'armistizio nel 1953, il museo fu riportato nel palazzo Kyŏngbok-kung, ma dovette essere nuovamente traslocato a Namsan nell'ottobre di quell'anno. A novembre del 1954, siccome quell'edificio venne scelto come sede dei Capi di stato maggiore congiunti, il museo fu spostato nella sala Sŏkchojŏn del palazzo Tŏksu-kung, dove riaprì nel febbraio del 1955. Poco dopo il museo fu riportato a Kyŏngbok-kung. Ora il museo, che nel 1972 era stato ufficialmente designato Museo Nazionale della Corea, ha aperto i suoi nuovi locali a Yongsan il 28 ottobre 2005.

Si ritiene che la statua del Budda Maitreya seduto in meditazione, in bronzo dorato, esposta nel museo, sia stata prodotta durante l'ultima parte del periodo dei Tre Regni

Il luogo è ameno: all'ingresso si trova un giardino tradizionale con piccoli corsi d'acqua e pini. Il nuovo edificio è circondato da 11 picchi montani e nel giardino si trova un laghetto che è stato chiamato “Stagno-specchio”.

Il museo ha sei sale di esposizione permanenti disposte su tre piani: la Galleria storica, la Galleria archeologica, la Prima galleria delle belle arti, la Seconda galleria delle belle arti, la Galleria delle arti asiatiche e la Galleria delle donazioni. A metà di queste sale si trova la Strada della storia, un luogo per riposare.

Nella Galleria archeologica, posta a sud della Strada della storia, si trova una quantità di materiale archeologico, che va dall'età della pietra ai periodi di Silla Unificata e di Parhae.

La Galleria storica, situata al pianterreno, possiede circa mille documenti e testi storici, molti dei quali posti in mostra per la prima volta.

Due gallerie dedicate alle belle arti si trovano al primo e al secondo piano. La prima di queste gallerie presenta la bellezza e l'estetica dell'arte tradizionale coreana rappresentata da linee e colori, mentre la seconda mette in mostra oggetti di artigianato e sculture, come il Budda Maitreya seduto in meditazione (tesoro nazionale numero 83), che rappresenta il massimo dell'arte religiosa della Corea.

Vi sono in aggiunta sei sale di esposizione che presentano opere d'arte di nazioni straniere, come Cina, India e vari paesi dell'Asia Sud-Orientale. Vi è anche un “museo per i bambini”, una zona in cui i giovani visitatori imparano la storia del proprio paese giocando.


Caraffa e ciotola (dodicesimo secolo - Koryŏ)

Il museo ha approfittato del trasloco a Yongsan per migliorare le proprie attrezzature e per avvicinarsi maggiormente al pubblico. Un esempio per tutti: i magazzini sono stati costruiti non più sottoterra, ma sopra, così da prevenire possibili danni per eventuali straripamenti del fiume Han e per evitare problemi di ventilazione.

Il nuovo edificio è stato progettato per resistere a terremoti fino al sesto grado della scala Richter e le sue fondamenta sono state costruite in modo speciale per assorbire le scosse dei terremoti e gli spostamenti del terreno. Per una migliore conservazione dei reperti, sono stati introdotti speciali sistemi di controllo della luce e della temperatura, oltre a sistemi di purificazione dell'aria e di prevenzione dalle contaminazioni.

Per attirare più visitatori, il museo viene aperto gratuitamente al pubblico una volta al mese. I visitatori ora possono ammirare anche un gran numero di importanti tesori nazionali, che finora non erano mai stati mostrati al pubblico. Fra questi le ceramiche con decorazioni a pettine, scoperte nel quartiere di Tongsam-dong a Pusan, il più antico libro stampato con caratteri in legno e altri notevoli tesori.

Ora il museo non è più un'istituzione antiquata. Con queste migliorie si è avvicinato sempre più ai cittadini ed è diventato un luogo in cui rivivere la storia e sperimentare attività culturali. Dopo tante traversie, il museo nazionale è ora finalmente un tempio della cultura nazionale e uno spazio in cui la gente può riposarsi e rilassarsi.


Tratto da “National Museum of Korea”, in Pictorial Korea, dicembre 2005. Senza indicazione dell'autore del testo e delle fotografie. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo