Insegne tradizionali ricamate sui vestiti

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l Museo Nazionale del Folclore Coreano (National Folk Museum of Korea, o NFMK) ha recentemente pubblicato un libro e un CD-ROM che illustrano le insegne tradizionali che venivano ricamate sui vestiti dei nobili e dei funzionari statali nel periodo Chosŏn (1392-1910). Un tempo i musei mettevano in mostra i loro tesori; oggi invece, nell'era dell'informatica, i tesori vengono digitalizzati e posti su disco in modo che possano essere fruiti da tutti in tutto il mondo. In effetti, i tesori illustrati in un libro e su un CD-ROM pubblicati dal Museo del folclore coreano non appartengono tutti a quel museo: oltre a quelli di proprietà del museo, alcuni sono stati messi a disposizione da Kim Hye-kyeong, già professore dell'Università femminile Ewha, e da Nam Sang-min, un ricercatore specializzato in ricami, mentre altri appartengono a collezioni di altri musei.

Chiamati hyungbae (흉배 ) in coreano, questi grandi ricami venivano posti sul davanti e sul dietro dell'abito da cerimonia e servivano a indicare il rango di una persona alla corte di Chosŏn.

Il recente rilascio del CD-ROM con i disegni delle insegne digitalizzati è significativo in quanto i file possono essere impiegati in vari campi. Lo scopo ultimo del progetto è quello di fornire una visione organizzata dei motivi tradizionali e di farli rivivere in prodotti culturali e commerciali.

Assieme al libro, il CD-ROM costituisce il secondo volume della serie sulle collezioni del Museo Nazionale del Folclore Coreano, ma è la prima volta che il museo ha prodotto un CD-ROM con contenuti relativi alla cultura tradizionale. Il primo volume della serie conteneva soltanto documenti antichi dal 16º al 19º secolo.

Prima del Museo Nazionale del Folclore, il Museo Nazionale di Corea aveva pubblicato nel 1998 due libri e un CD-ROM sui motivi tradizionali coreani impressi su metallo, dal periodo dei Tre Regni (57 a.C. - 935 d.C.) al periodo Chosŏn.

I disegni dei hyungbae ricamati in seta hanno forme diverse a seconda del rango della persona che li indossava: indicavano il potere e la gerarchia. Il ricamo rotondo del re era applicato sul davanti, sul dorso e sulle spalle del vestito, mentre quelli dei funzionari civili erano rettangolari ed erano applicati sul davanti e sul dietro del vestito.

Sugli emblemi del re e delle persone che appartenevano alla famiglia reale erano rappresentati animali reali, come dragoni, tartarughe, giraffe e fenici. Gli emblemi dei funzionari civili, invece, usavano figure di uccelli come pavoni, gru e fagiani che indicavano la mente elevata dei letterati, mentre quelli dei funzionari militari si distinguevano per disegni di animali coraggiosi come i leopardi.

Il numero degli animali indicava anche il rango del funzionario: i funzionari di rango superiore avevano due animali, mentre quelli di rango inferiore ne avevano uno solo.

Questi simboli sono apparsi la prima volta nel 1454, quando la corte di Chosŏn adottò sui vestiti le insegne che erano proprie dei Ming, la dinastia cinese che dominò nella parte meridionale della Cina dal 1368 al 1644. Nei primi tempi queste insegne erano quasi uguali a quelle cinesi. Ai re di Chosŏn non era però permesso usare nel loro hyungbae il simbolo del drago con sette artigli che simboleggiava l'imperatore dei Ming: usavano invece il dragone con cinque artigli.

Queste insegne servivano anche come decorazioni. Lo spessore del filo, il numero di volte che era ritorto, l'abilità del ricamo e l'esattezza del metodo variano a seconda del periodo e della qualità delle opere. Gli esempi più antichi usano un filo sottile con una torcitura maggiore, mentre quelli successivi usavano un filo meno sottile e meno ritorto. Col tempo anche la dimensione delle insegne sono andate diminuendo.

Il libro e il CD-ROM saranno distribuiti alle biblioteche nazionali e ai musei.


Tratto da un articolo di Shin Kyung-hwa pubblicato dal Korea Herald il 4 gennaio 2001

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© Valerio Anselmo