Chebudo per un week-end di relax

In questa pagina i nomi di luogo vengono trascritti in caratteri latini secondo il più noto sistema McCune-Reischauer, ma tra parentesi viene anche fornita la trascrizione imposta di recente dal governo sudcoreano, quando questa risulti diversa.


La linea costiera di Chebudo (Jebudo), un'isoletta al largo di Sŏsin-myŏn (Seosin-myeon) Hwasŏng (Hwaseong) nella regione Kyŏnggi-do (Gyeonggi-do), è lunga appena 12 chilometri, ma nei fine settimana è affollata di turisti venuti in gita. La fama dell'isola è dovuta al cosiddetto “Miracolo di Mosè”, la divisione del mare di fronte all'isola, e al bel tramonto che vi si può ammirare.

All'alta marea l'acqua copre una delle piane dell'isola

L'isola di Chebudo [da non confondere con la più famosa Chejudo] si trova a un paio d'ore d'auto da Seul ed è un'attrazione turistica molto popolare specialmente fra i gruppi familiari. È famosa per la bella vista della costa occidentale, per il mare che si divide due volte al giorno quando viene la bassa marea e per le prelibatezze marine che si possono gustare direttamente e che non hanno paragoni da nessun'altra parte.

La strada che conduce a Chebudo è davvero molto panoramica. Invece di andarci via Suwon da Seul, è meglio prendere la strada industriale da Ansan e passare attraverso Maesong e Bibong, oppure prendere l'autostrada verso Inch'ŏn (Incheon), girare a sinistra all'incrocio Wolgot, prendere la strada per Asan e poi seguire le rive del lago Sihwaho, superare Taebudo (Daebudo) e percorrere la strada oceanica per Chebudo.

Dietro le persone che stanno cercando molluschi nella piana di marea si possono vedere le “rocce delle aquile” (maebawi), così chiamate forse perché erano un luogo dove usavano nidificare le aquile

Man mano che guidate la vostra auto fra le piane di marea, vi sembrerà di starvi dirigendo verso un luogo fatato.

C'è una strada che gira tutto attorno all'isola e, sia che voltiate a sinistra o a destra all'incrocio alla fine della strada oceanica, tornerete poi allo stesso punto.

La maggior parte della gente va oltre la spiaggia di Sŏnch'angga (Seonchangga) per raggiungere la più famosa attrazione dell'isola, Maebawi, una formazione rocciosa che ricorda un'aquila. Per chi non abbia tempo per parcheggiare la macchina sulla spiaggia e provare la sensazione del fango sottile fra le dita dei piedi, una passeggiata lunga la costa da Sŏnch'ang (Seonchang) è una buona alternativa.

A causa della notevole differenza fra alta e bassa marea sulla costa occidentale, alla bassa marea il mare sembra separarsi. Questa è una foto del mare nel periodo della bassa marea.

A Maebawi ci sono alcune vedute particolarmente interessanti:

  1. la strada, lunga 2,3 chilometri che unisce l'isola a Sŏsin-myŏn (Seosin-myeon) sulla terraferma,
  2. la formazione rocciosa Maebawi e
  3. la spiaggia di Chebu-ri.

Il “mare che si separa” è un fenomeno naturale che si verifica quando la marea si ritira, lasciando vedere il fondo del mare che in quel punto è più alto della terra circostante.

Nei week-end molta gente viene qui in auto per godersi quest'esperienza che è abbastanza impressionante perché sembra che le onde arrivino fino all'auto.

Quando la marea si ritira compare una strada che è possibile percorrere per raggiungere Chebudo in auto.

La divisione del mare ha luogo a ore diverse da un giorno all'altro, a seconda delle maree. Nei giorni in cui la marea è più alta, cioè il quindicesimo e l'ultimo giorno del mese lunare, il mare resta separato solo per circa quattro ore, che è il periodo più breve. Talvolta la gente è così presa dalla raccolta dei molluschi e dei polpi nelle piane di marea che sembrano scordarsi del tempo che passa e, quando arriva l'alta marea, devono poi fuggire in tutta fretta. Nei giorni in cui il mare resta separato più a lungo, invece, si può parcheggiare la propria auto e fermarsi tranquillamente tutto il giorno.

All'estremità meridionale di Chebudo si trova la formazione rocciosa a forma di aquila chiamata Maebawi. Si dice che, fino a vent'anni fa, in questo posto aquile e anatre usassero deporre le loro uova. La grande roccia che si innnalza alta sulla costa dell'isola è una famosa attrazione turistica.

Quando il sole tramonta oltre le rocce, tutto il Mar Giallo sembra colorarsi di rosso. La parte più spettacolare del tramonto è rappresentata dalle basse onde che riflettono la luce del sole come le squame di un pesce.

Niente è così saporito come i frutti di mare di Chebudo, appena presi e preparati sul posto.

Raggruppati sul lato occidentale di Maebawi vi sono ristoranti, friggitorie e bar dove si serve il pesce crudo. Verso il crepuscolo i ristoranti si affollano di clienti desiderosi di assaporare pesce crudo, minestre con spaghettini e frutti di mare, molluschi arrostiti, ostriche e gamberetti.

Maebawi è una roccia di considerevoli dimensioni, ma dal momento che continua a essere battuta dalle onde finirà inevitabilmente per erodersi e cadere a pezzi, come le pietre che la circondano. Un giorno sarà scomparsa per sempre.

La spiaggia di Chebu-ri, alla destra di Maebawi, è una meta frequentata da visitatori che vogliono affittare una barca per andare a pescare. Questa spiaggia era un tempo famosa per la sua sabbia bianca finissima. Ma, quando nella parte settentrionale dell'isola fu costruito il lago artificiale Sihwado cambiando il corso del fiumiciattolo che sfociava nel mare occidentale, la sabbia della spiaggia fu gradualmente portata via dal mare e ora restano solo delle piane fangose.

La spiaggia, che si staglia contro le belle scogliere rocciose, è un buon punto per fare una nuotata d'estate e, con la bassa marea, le piane fangose e le parti coperte di ciotoli diventano una scuola all'aperto. La spiaggia, che è lunga 2,5 chilometri, è stretta, ma le sue piane di marea sono ampie.

Lungo la costa sono stati costruiti dei percorsi per permettere ai visitatori di fare una camminata, indipendentemente dal fatto che ci sia alta o bassa marea

Sulla costa orientale, oltre la spiaggia, vi è un lungo cammino che porta al pontile dietro l'isola. Il percorso, lungo un chilometro e mezzo, è stato di recente costruito su pali inseriti nel terreno. Sui pali di sostegno si vedono incisi figure e messaggi lasciati da coppie di innamorati, amici e famiglie. Questo percorso permette di fare una tranquilla passeggiata e di osservare le vaste piane di marea.

C'è una cosa che i visitatori devono conoscere prima di andare a Chebudo. Per far sì che valga la pena di fare la visita all'isola, prima di partire occorre accertarsi dell'ora in cui il mare si dividerà. Queste informazioni e altre notizie (in coreano) su Chebudo si possono trovare su Internet all'indirizzo www.westzone.co.kr (filmato).

Nell'isola non vi sono banche né stazioni di servizio e c'è una sola farmacia che resta aperta solo nei giorni festivi e durante il picco della stagione. Per non dover soffrire inconvenienti e fare invece di questa vacanza una giornata memorabile, sarà quindi bene prepararsi contro i possibili imprevisti.


Basato su “Jebudo”, in Pictorial Korea, Luglio 2005. Testo di Min Byeong-hoon. Fotografie di Kim Hyoung-duk. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo