La colonia di artisti Chirye



Un portale salvato dalle acque della diga e ricostruito più in alto
N

el processo di raggiungimento di uno sviluppo economico che stupisce il mondo, la Corea ha perso molte delle sue caratteristiche più tipiche, come un modo di vivere tranquillo e non troppo impegnato, la bellezza dello scenario naturale e un cuore generoso.

Vi sono però alcuni coreani che cercano di recuperare e di preservare questi valori. Per cercare di trovare nei cuori induriti dei giovani moderni quanto è stato perso, essi dicono ai loro concittadini di apprendere la saggezza dei propri antenati che vivevano indissolubilmente uniti con la natura.

La strada per trovare ciò che è stato perso nella società coreana moderna

La Colonia di artisti Chirye che si trova ad Andong, nella regione del Kyŏngsang-pukto, fu fondata da Kim Won-gil, un poeta nato a Chirye. Nel 1988, quando Kim, che stava insegnando all'università, udì la notizia che il suo villaggio natìo stava per essere sommerso dall'acqua a causa della costruzione di una nuova diga, si adoperò per far spostare da quell'area un complesso di case costruite originariamente nel 1663, in modo da conservarle.

Questo fu l'inizio della Colonia di artisti Chirye. Da allora, questo complesso di case tradizionali è stato usato come luogo di lavoro per gli artisti, oltre che per conferenze, lezioni sul tradizionale modo di vita coreano e corsi di addestramento sul confucianesimo.


Kim Won-gil, fondatore della Scuola Chisan, sta insegnando a un gruppo di studenti

Man mano che si diffondeva la voce che questo era un luogo in cui si poteva godere di un paesaggio bello come se venisse fuori direttamente da un dipinto e dove si poteva fare esperienza della cultura originale, il centro si è ampliato diventando un punto di accoglienza tradizionale sia per coreani, che per stranieri.

Il luogo ha un fascino speciale perché vi si può godere un'atmosfera veramente coreana in edifici coreani tradizionali che sono stati conservati per oltre 300 anni, qualcosa che in città non si può assolutamente provare.

Di notte, dormire nell'ambiente naturale di queste strutture lignee, con le loro finestre e porte coperte di carta e con i tipici pavimenti riscaldati, aiuta a capire meglio lo spirito coreano.

La tranquillità della natura, assieme all'ambiente tipico, fanno capire come vivessero un tempo i coreani, e questo è vero specialmente per gli stranieri che vi soggiornano. Sentire sulla pelle l'aria fresca del mattino e della sera in un certo senso aiuta a capire quale fosse la natura dei coreani di alcuni secoli fa.


Bambini che studiano musica. Nella Colonia di artisti Chirye si tengono su richiesta attività culturali, mostre e conferenze

Quando lasciano questo luogo, gli ospiti se ne vanno con la mente in pace, grazie all'influsso della natura che circonda questo luogo.

Oltre agli incontri culturali, presso la Colonia di artisti Chirye i visitatori possono fare esperienza di vari tipi di cibi stagionali. Vi è inoltre una varietà di programmi tenuti ogni mese che permettono ai visitatori di capire meglio lo stile di vita tradizionale. A dicembre, per esempio, si prepara il kimchi, il cibo più tipico della Corea assieme al riso bollito: in dicembre si prepara in anticipo e si mette da parte tutto il kimchi che sarà poi consumato durante il lungo e freddo inverno.

A novembre si fanno seccare i cachi, in modo che si possano poi conservare a lungo. A settembre vengono insegnati metodi di tintura naturale delle stoffe, mentre a giugno si preparano i dolci di riso coreani tradizionali.

Si può sapere in anticipo quando questi avvenimenti avranno luogo visitando il sito Web della Colonia di artisti Chirye (www.chirye.com) e poi, per rendere la vostra visita più significativa, riservando un posto per gli eventi ai quali intendete veramente partecipare.

Per maggior comodità dei visitatori, il sito è disponibile in tre lingue: coreano, inglese e giapponese.


Un pittore espone le proprie opere

Un fatto interessante su questa Colonia di artisti Chirye è che, durante i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, tutti i giorni ad esclusione del sabato, gli artisti che visitano la colonia possono usufruire gratuitamente delle strutture per l'alloggio per tre giorni e due notti. Il vitto, però, deve essere pagato.

Questo speciale trattamento per gli artisti è dovuto al fatto che il fondatore e proprietario della colonia, Kim Won-gil, è un poeta e in quanto tale desidera patrocinare l'attività creativa degli artisti. Così, molti artisti visitano questo luogo e parecchi di loro vi restano per completare le loro opere.

Anche per i non artisti c'è un modo di ricevere sconti sui prezzi dell'alloggio: si tratta di offrire un aiuto manuale alla colonia, lavando i piatti, tenendo in ordine i libri, ripulendo i prati dalle erbacce e così via. Se vi offrite volontari per un lavoro di otto ore al giorno, non pagate l'alloggio.

Comunque, sia che vi fermiate poco o molto, non sarà facile dimenticare l'esperienza culturale e la bellezza del paesaggio attorno alla Colonia di artisti Chirye. È come se si tornasse alla Corea di 300 anni fa. E questo perché il luogo conserva ancora quello che nella moderna società coreana è andato perduto, forse per sempre.


Basato su “Jirye Artists' Colony”, in Pictorial Korea, agosto 2003. Testo originale di Lee Ji-young, fotografie di Park Sung-bae. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo