Forse pochi dei lettori di questo sito penseranno che la geomanzia sia una scienza esatta. Tuttavia, ancora oggi in Corea si segue un sistema geomantico di topografia, noto come pungsu |
L a bussola coreana tradizionale, chiamata yundo (
Un retaggio di 350 anniA questo artigiano settantaseienne le mani possono essere diventate callose per la dedizione di una vita a questo antico mestiere, ma lui si trova chiaramente nel suo elemento, lavorando costantemente alla miriade di compiti che la creazione di un’elaborata bussola geomantica richiede, a partire dal lisciare la superficie di un pezzo di legno ricavato da un albero di giuggiolo. Anche dopo 50 anni che lavora nella fabbricazione delle bussole, afferma di emozionarsi ancora al momento di posizionare l’ago della bussola, una delle operazioni finali. Come ogni artigiano che si dedichi a un’arte in declino, Kim Jong-dae, che è stato designato “importante bene culturale intangibile numero 110” per la sua esperienza nella creazione delle bussole geomantiche, è motivato dalla sua intensa passione e dall’orgoglio per il proprio mestiere. Con un leggero sorriso riflette dicendo: “Il tempo passa così rapidamente, nevvero? Solo due anni fa non avevo problemi nell’intagliare questi minuscoli caratteri cinesi. Avevo desiderato tanto di acquistare questa abilità, ma oggigiorno i miei occhi sono così deboli che non riesco a mettere a fuoco chiaramente. Eppure continuo il mio lavoro. Per fabbricare una grande bussola geomantica occorrono quattro o cinque mesi di lavoro. In un anno faccio una cinquantina di tipi diversi di bussole. Dopo aver levigato la superficie del legno, mando il lavoro che richiede una vista migliore della mia a mio figlio che sta lavorando come apprendista ad Anyang e che diventerà il mio successore. Non mi rattristo per me. Chi può lamentarsi per il passare del tempo? Dopo tutto, faccio anch’io parte della natura.” Guardando indietro al passato, Kim Jong-dae ammette che era probabilmente destinato a continuare il lavoro di famiglia, seguendo le orme di suo zio e di suo nonno. Le registrazioni storiche indicano che le tecniche di fabbricazione delle bussole geomantiche sono state trasmesse, negli ultimi 350 anni, dalla famiglia Jeon alle famiglie Han e Seo, e più di recente alla famiglia Kim. La continuazione della tradizione è stata affidata a Kim Jong-dae da suo nonno, Kim Gwan-sam, e suo zio, Kim Jung-eui, mentre suo figlio, il quarantaseienne Kim Hee-soo, è il prossimo a portare avanti il compito di famiglia. A causa della sua abilità manuale, Kim Hee-soo è stato scelto dalla famiglia, quando aveva circa 25 anni, per essere il successore in questo lavoro. Di conseguenza, ha lasciato l’impiego che aveva presso la Cooperativa agricola nazionale, per dedicarsi interamente all’apprendimento dell’arte della fabbricazione delle bussole geomantiche. |
La miglior bussola geomanticaLo zio di Kim, Kim Jung-eui, era molto noto per la sua straordinaria abilità nella costruzione delle bussole geomantiche, tanto che gli acquirenti venivano fino dalle aree settentrionali di Pyongan-do e Hangyeong-do e aspettavano pazientemente nella sua stanza degli ospiti fino a quando il loro yundo non fosse stato completato. A quel tempo, una bussola geomantica fatta da suo zio poteva valere 10 sacchi di riso. La gente ordinava il lavoro e poi aspettava il tempo necessario perché il lavoro fosse finito. Quando Kim Jong-dae cominciò a creare sul serio le proprie bussole, c’era ancora una notevole richiesta di questo tipo di oggetto fatto a mano.
Kim vive e lavora a Naksan. L’area attorno a questo villaggio, che si trova nel distretto di Gochang-gun della regione Jeollabuk-do, era nota un tempo come Heungdeok ( |
Applicazioni geomantiche
Alle donne piaceva invece molto la combinazione di una bussola geomantica con uno specchio, e gli specialisti in geomanzia portavano sempre con sé una bussola yundo molto complessa. Mentre lo zio di Kim produceva soprattutto bussole geomantiche a superficie piatta, piccole bussole da ventaglio e bussole a specchio, Kim Jong-dae si è dedicato a un tipo più artistico di bussola, che comprende un coperchio su cui sono incise le immagini dei Dieci simboli di lunga vita ( Ogni yundo porta al centro una bussola direzionale, mentre una versione avanzata avrà ulteriori cerchi concentrici che sono divisi in sezioni da linee radiali. Nei punti di intersezione sono incisi piccoli caratteri cinesi disposti a ventaglio per indicare le direzioni, oltre agli Otto trigrammi, ai Dieci steli celesti e ai Dodici rami terrestri, in accordo con i principi riportati nel Libro dei cambiamenti ( |
Creazione di una bussola yundo
“Io uso del legno di giuggiolo che abbia almeno 150 anni. Il legno è flessibile, ma duraturo, il che lo rende ideale per intagliarvi dei caratteri minuscoli. Traccio un cerchio perfetto, lo ritaglio e ne spiano la superficie. Dal centro incido dei cerchi concentrici a intervalli variabili, suddivisi in sezioni da linee radiali. Per fare una bussola geomantica accurata, è cruciale il processo junggan mediante il quale il cerchio più esterno è suddiviso in 360 sezioni, ciascuna delle quali corrisponde a un grado. Se questa suddivisione non viene fatta perfettamente, la bussola yundo non può funzionare correttamente e non darebbe delle letture accurate.” Dopo aver completato questo lavoro di suddivisione, mi attende un’altra sfida tremenda, l’incisione dei caratteri cinesi. Ogni carattere deve essere inciso individualmente, nell’allineamento appropriato e senza neppure il più piccolo errore. Anche un errore poco importante può rovinare la superficie: in questo caso il procedimento deve essere ripetuto tutto da capo. Per una bussola yundo, l’est ( Per incidere un yundo con nove cerchi ci vogliono dieci giorni e più di quattro mesi per ventidue cerchi. Dopo aver inciso i caratteri cinesi, all’intera superficie viene applicato dell’inchiostro, mentre i cerchi, le linee e i caratteri incisi vengono evidenziati con un pigmento di giada bianca e i segnali direzionali vengono colorati con un pigmento di sabbia rossa. Per preparare l’ago della bussola, si deve tagliare del ferro nella forma giusta e poi lo si deve scaldare su un fuoco di carbone e martellarlo fino a ridurlo a un ago sottile. L’ago viene poi posto su una pietra di magnetite, una calamita naturale, tesoro di famiglia trasmessa di generazione in generazione negli ultimi 300 anni. L’ago deve rimanere sulla pietra di magnetite per circa tre ore per magnetizzarsi correttamente. Viene poi posto sul perno che è fatto di una lega di rame e stagno. L’ago si fermerà automaticamente nell’esatta direzione nord-sud. Assieme alla pietra di magnetite, Kim ha ereditato un altro cimelio di famiglia costituito da una trentina di attrezzi del mestiere, fra cui un punteruolo, delle pinzette, una specie di compasso per tracciare dei cerchi perfetti, e un regolo. “La pietra di magnetite deve essere conservata con attenzione, lontano da fonti di calore o di freddo, in modo che non perda il suo potere di magnetizzazione. Gli attrezzi devono essere mantenuti in condizioni eccellenti e, non appena una lama di acciaio perde il filo, ne uso una nuova. La pietra di magnetite e questi vecchi attrezzi di mio zio sono i miei insegnanti e i miei amici. Mi basta guardarli per riceverne un senso di serenità. Non è stato facile vivere del lavoro di costruzione delle bussole geomantiche, ma credo di aver fatto la scelta giusta. Una bussola yundo ti insegna a vivere nella maniera corretta. Indipendentemente dal luogo in cui si trova, questo tipo di bussola ti rivela qual è la direzione giusta. Anche se non mi sono mai arricchito, ho appreso dalla bussola geomantica delle vere lezioni di vita reale.” Nota |
Tratto da “Kim Jong Dae, Carves the Ordder of the Universe onto a Compass”, in Koreana, vol.23, n.1, primavera 2009. Testo originale di Park Hyun-sook, fotografie di Joo Byoung-soo. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull’intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo