Korea House
Un'istituzione turistica che presenta la cultura coreana tradizionale


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a “Korea House” (in coreano 한국의 집 o “Casa della Corea”, ma più nota fra i non-coreani col nome inglese), riaperta nel giugno 1981 completamente rinnovata, è un'istituzione turistica che promuove la cultura tradizionale e la cucina di corte per i coreani e i turisti stranieri, illustra le tradizioni particolari del paese attraverso cerimonie, giochi, musica, danza, teatro e altre arti dello spettacolo e vende souvenir culturali di altissima qualità. Gli edifici tipici e le condizioni di vita del passato in essa ricreate ricordano l'atmosfera della Corea d'un tempo.

Sia per i coreani, che per i visitatori stranieri, la Korea House fornisce programmi turistici che fanno scoprire la bellezza e l'eleganza della tradizione coreana. I turisti stranieri, in particolare, provano una grande soddisfazione nel toccare con mano la raffinatezza della cultura coreana.


Situata a Pil-dong 2-ga, Jung-gu, Seul, la Korea House conserva, sviluppa e promuove la cultura tradizionale sia per i coreani che per gli stranieri

La Korea House si trova nel luogo in cui esisteva la casa di Park Paeng-nyeong, uno dei sei vassalli leali alla corte della dinastia Yi nel periodo Chosŏn, che fu catturato e ucciso quando cercò di rimettere sul trono il giovane re Tanjong. Gestita dalla “Fondazione per la conservazione delle proprietà culturali” con lo scopo di preservare e trasmettere la cultura coreana tradizionale, dopo la fondazione della Repubblica di Corea nel 1948 fu usata come luogo di incontro per importanti ospiti stranieri.

Nel 1956 e 1957 gli edifici furono ampliati e rinnovati. Prese il nome di "Korea House" (in inglese) nel giugno del 1957 e da quel momento servì a divulgare la conoscenza della vita coreana tradizionale. Dal 1978 al 1980 fu completamente ricostruita dal mastro carpentiere Shin Eung-su, insignito del titolo di importante eredità culturale intangibile, e fu ricreata sul modello di un famoso padiglione che si trova nel palazzo Kyŏngbok-kung. Posta su un terreno di 7.140 metri quadrati, la Korea House è costruita nello stile di una tipica casa con il tetto di tegole del periodo Chosŏn, formata da un portale frontale, dagli alloggi degli uomini (detti sarangch'ae), dagli alloggi delle donne (detti anch'ae), corridoi e annessi, oltre a un giardino posteriore completo di padiglione e di sentieri per passeggiare. La casa in sé copre uno spazio di 2.600 metri quadrati.

Il giardino posteriore della Korea House, posto ai piedi del monte Namsan, è un bel giardino folto di alberi di zelkova, aceri, pini, alberi di aralia, tassi, cotogni, bambù di montagna e rododendri. Gli edifici annessi, nascosti nella tranquillità del giardino, hanno i nomi di Munhyangnu, Nogŭmjŏng e Ch'ŏnggujŏng.


Un matrimonio in stile coreano celebrato alla Korea House.

Nel giardino vi sono alcune terrazze per il vasellame di terracotta, dove sono tenute terrine e giare per le salse, e vi è anche una zona sotterranea dove sono interrate le grandi giare per il kimchi.

Il giardino è circondato da mura in pietra e una piccola porta posta sul retro lo collega con un villaggio di case tradizionali, chiamato Namsangol hanok maŭl. Questo villaggio di case tipiche è l'ultimo gruppo di antiche case che si sono conservate dell'antica Hanyang (oggi Seul), che fu per 500 anni capitale del regno di Chosŏn, e costituisce un'attrazione turistica ben nota per la sua atmosfera storica.

Le strutture principali della Korea House sono costituite dalla sala centrale, chiamata Haeringwan, formata da due parti, Karak-tang e Sohwadang, dal teatro folcloristico dove si tengono quotidianamente rappresentazioni tradizionali, da tre edifici annessi chiamati Muhyangnu, Nogŭmjŏng e Ch'ŏnggujŏng, che mostrano la bellezza dell'architettura tradizionale, e dalla sala degli oggetti di artigianato.

Nell'entrare dal portale principale, che mostra la scritta "Casa della Corea" (Hangugŭi-chip 한국의집) scritta in alfabeto coreano, si nota un ampio cortile che misura 1.983 metri quadrati. Questo è il cortile principale dove si trova l'edificio Haeringwan, il cui nome significa "Luogo per l'amicizia fra tutti i popoli del mondo".

Questo edificio è composto da varie sale, come la Karak-tang, la Sohwadang e la Hwanbyŏngnu, dove sono serviti gli antipasti e i buffet coreani tradizionali. Gli edifici Sohwadang e Hwanbyŏngnu sono strutture molto belle, con le grondaie del tetto che si piegano graziosamente verso il cielo. Qui è dove viene servito il buffet.

Karak-tang, il cui nome significa “sala piena di bella musica”, è come la sala per le donne (anch'ae) di una vecchia casa coreana. È divisa in due parti, la veranda aperta con il tavolato di legno e una camera chiamata Pongnaesil dove si tengono, all'interno e all'esterno, le rappresentazioni folcloristiche fra la prima e la seconda parte del pasto. Il vitto e le bevande vengono assaporati in un'atmosfera confortevole.


Le rappresentazioni folcloristiche si tengono all'interno e all'esterno nell'intervallo fra la prima e la seconda parte del banchetto.

La sala Karak-tang possiede un suo proprio cortile frontale di 384 metri quadrati, dove si tengono i matrimoni tradizionali e le rappresentazioni all'aperto.

In breve, questa "Casa della Corea" è un luogo dove si può gustare la cucina di corte preparata nel modo tradizionale e assistere a rappresentazioni folcloristiche nell'atmosfera che era tipica di un'antica casa coreana di classe superiore. È molto popolare perché, pur mantenendo prezzi ragionevoli, offre un alto livello nel vitto, nel servizio e nell'atmosfera, cose che non si possono trovare neppure in un hotel di lusso.

Nel teatro di 189 posti a sedere, tutti i pomeriggi sono presentati spettacoli di musica e danza da parte di tesori nazionali viventi della cultura e da membri del “Centro nazionale delle arti tradizionali coreane dello spettacolo” e della “Compagnia nazionale della danza della Corea”, con commenti in inglese. Fra gli spettacoli più popolari ricordiamo il sinawi (musica rituale sciamanica), la danza dei ventagli, il salpuri (danza esorcistica), la danza dei tamburi, il Ponsan t'alch'um (danza delle maschere), il sŭngmu (danza dei monaci buddisti) e il parach'um (danza buddista dei cimbali). Nell'intervallo prima del pasto, viene tenuta all'aperto una rappresentazione, che è libera per tutti quelli che stanno visitando in quel momento la Korea House.

Nella Sala dell'artigianato tradizionale sono messi in mostra e venduti tutti i tipi di lavori di artigianato coreano prodotti dai più raffinati artisti del paese. La mostra presenta circa 500 prodotti di 20 tipi diversi, come onggi (terrine tradizionali smaltate di colore bruno), oggetti di ottone, ceramiche, lavori in metallo, nodi ornamentali (maedŭp), ricami e oggetti laccati con intarsi in madreperla. Il negozio di artigianato è aperto dalle 10 del mattino fino alle 7 di sera, tutti i giorni.

La “Fondazione per la conservazione delle proprietà culturali” sviluppa e vende oggetti di artigianato tradizionali e prodotti culturali adattati ai gusti moderni. Presso il vicino “Annesso della mercanzia culturale” si possono acquistare a prezzi ragionevoli lavori di grandi artisti, titolari di mestieri che sono beni culturali intangibili, e souvenir culturali. Ognuno di questi oggetti è stato creato con devozione da un grande maestro ed è una rarità dal momento che prodotti simili sono difficili da trovare altrove.


La Korea House serve la cucina di corte preparata nel modo tradizionale.

Nella Korea House si tengono anche cerimonie di matrimonio tradizionali. A differenza dei matrimoni di stile occidentale tenuti in Corea, che si sbrigano in una mezz'oretta, il matrimonio tradizionale comprende un certo numero di passaggi che si devono superare prima che un uomo e una donna diventino marito e moglie, riflettendo così la grande importanza posta sul matrimonio come uno dei principali eventi della vita.

Sia per i visitatori coreani che per quelli stranieri la Korea House offre programmi turistici che esaltano la bellezza e l'eleganza della tradizione coreana. I turisti stranieri in particolare provano grande soddisfazione nel fare esperienza della raffinatezza della cultura di questo paese.


Tratto da “Korea House”, in Pictorial Korea, Luglio 2005. Testo di Moon Mi-hwa. Fotografie di Kim Sea-kwon. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo