Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda. | |||||||||||||||||||||||||
N el corso di una sua visita in Corea, la famosa scrittrice americana Pearl S. Buck (1892-1973) fu invitata a pranzo. Sulla tavola si trovava un bel ![]() Il kujŏlp'an, il cui nome significa Quando la signora Buck sollevò il coperchio decorato di motivi floreali, trovò un piatto da portata diviso in nove sezioni contenenti diversi vegetali e carne, il tutto disposto in accordo col colore – verde, bianco, rosso, nero e giallo – e una pila di piccole e sottili crespelle nella sezione rotonda al centro. “Si prende una crespella e la si riempie con un po' di ciascuno dei ripieni”, disse l'ospite, ma la signora Buck, ammirata dalla grazia con cui erano stati disposti i cibi, rispose che non se la sentiva di distruggerne la bellezza mangiandoli.
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Fin dal più lontano passato si sono attribuiti ai numeri dei significati particolari. Per molti occidentali, per esempio, il numero sette è ritenuto essere un numero fortunato. Alcuni degli ingredienti usati per La dinastia Chosŏn (1392-1910) seguiva l'usanza di limitare, in base al rango sociale, il numero di piatti di contorno serviti durante il pasto, e ciò per scoraggiare le stravaganze e per prevenire lo spreco di cibo. Durante l'era Shogun, anche il Giappone regolava, in base alle differenti classi sociali, il numero dei piatti di contorno preparati per i pasti. La Corea, il Giappone e il Vietnam hanno sempre considerato il riso come il loro cibo principale, come da noi in Italia il pane, con il complemento di piattini di contorno. A seconda del rango sociale, il numero dei contorni era limitato a tre, sei o nove. La salsa di soia, la pasta di fagioli di soia e altri condimenti, però, non venivano contati come piatti di contorno. | |||||||||||||||||||||||||
La società trattava le persone in accordo con la classe in cui erano nate. Per questo motivo le persone cercavano in tutti i modi di apparire di uno stato sociale superiore rispetto a Si prepara l'involtino con una crespella Il kujŏlp'an non prende il nome dal cibo che contiene, quanto piuttosto dalla forma del contenitore stesso. Il termine kujŏlp'an ( A differenza della maggior parte dei contenitori di ceramica o d'ottone in cui il cibo viene servito in Corea, il kujŏlp'an è normalmente fatto di legno. Basilarmente era costruito in legno che veniva poi ricoperto di lacca, mentre ne furono anche fabbricate versioni più elaborate con inserti in madreperla. | |||||||||||||||||||||||||
Delle nove sezioni del contenitore kujŏlp'an, otto vengono usate per i contorni, mentre la sezione centrale, rotonda o ottagonale, viene usata per le crespelle. Nel kujŏlp'an si mettono di solito degli antipasti che precedono il pasto principale. Gli ospiti prendono con i loro bastoncini una crespella,
L'involtino preparato viene intinto Gli otto contorni possono variare. Come si è detto, il kujŏlp'an è il nome del contenitore, senza alcun particolare riferimento al nome del cibo che vi è servito o al suo metodo di cottura. Un altro piatto coreano che prende il nome dal contenitore, più che dal cibo che viene servito, è il sinsŏllo ( | |||||||||||||||||||||||||
I contorni che vengono posti nel kujŏlp'an sono di solito asciutti e vengono preparati in anticipo e poi disposti nel contenitore e serviti col tè o con bevande alcooliche. Una preparazione appropriata richiede una notevole attenzione alla disposizione dei colori dei contorni e al raggiungimento dell'armonia fra lo yin e lo yang. Chi
Carne tagliata sottile, vegetali verdi, funghi, Solo gli esperti, però, cercheranno di raggiungere anche un bilanciamento dello yin e dello yang, mentre la gente comune focalizzerà la propria attenzione principalmente sui colori. Ma non c'è da preoccuparsi troppo per la precisione: siccome è difficile ricreare perfettamente i cinque colori fondamentali, è sufficiente usare ingredienti che vi si avvicinino al meglio. Le crespelle, che sono bianche, vengono poste nella sezione centrale del contenitore, mentre i contorni neri, blu (o verdi), gialli e rossi vengono disposti nelle sezioni circostanti. Per il colore nero viene prefibilmente usato il lichene manna, un tipo di fungo. Quando questo non è disponibile, si usano allora cetrioli di mare seccati. Per il giallo si utilizzano sottili strisce di rosso d'uovo fritto o spesso di peperoni gialli. Per il colore bianco si usa bianco d'uovo fritto, radici di campanula o radici di loto. Cetrioli, spinaci o zucchine vengono usate per rappresentare il verde-blu, mentre il rosso viene rappresentato da peperoni rossi o da carote.
Secondo l'ideologia orientale, la salute può essere conservata solo quando le qualità di freddo e di caldo inerenti ai vari tipi di cibo sono in armonia con il proprio corpo. Anche queste considerazioni vanno tenute presenti nella preparazione dei contorni da servire nel kujŏlp'an. | |||||||||||||||||||||||||
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Tratto da “Gujeolpan”, in Koreana, vol.15, n.3, autunno 2001, con aggiunta di note da parte dell'autore del sito. Testo originale di Koo Chun-sur, fotografie di Park Seung-U. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana. |
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© Valerio Anselmo