La calligrafia, forma d'arte estremo orientale

In questo sito si è già accennato varie volte alla calligrafia che, in Estremo Oriente, non è vista solo come l'abilità di scrivere in modo elegante, ma assurge a una vera e propria forma d'arte, alla pari della pittura. L'articolo che segue dà un'occhiata più approfondita a ciò che rappresenta per un orientale, e in particolare per un coreano, questa forma d'arte che per noi rimane in un certo senso ancora abbastanza sconosciuta.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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a principale differenza fra l'arte occidentale e quella estremo orientale è che quest'ultima è lineare e astratta anziché realistica. L'arte calligrafica, chiamata sŏye (서예 ) in coreano, non rappresenta oggetti concreti ma ideogrammi che prendono vita nelle linee tracciate con il pennello. Con i movimenti del pennello viene trasmessa una tensione che esprime il ritmo della vita in ogni puntino e in ogni tratto dello scritto. E ne scaturisce una bellezza sua propria, che nasce dall'armonia fra i caratteri e gli spazi vuoti, fra il nero e il bianco.

Utensili predisposti per un lavoro di calligrafia

Si dice che la parola sia il suono dell'animo e che la scrittura ne sia la rappresentazione pittorica. Come tale, la calligrafia non solo rivela l'animo e il carattere della persona che scrive, ma può anche raggiungere il livello di un'opera d'arte. La calligrafia è un'arte plastica basata su testi scritti, nella quale la cosa più importante è la disposizione mentale dell'esecutore. Più di altri generi di arte, la calligrafia richiede, da parte dell'autore dell'opera, una grande purezza d'animo e un sentire indipendente. In altre parole, non si tratta solo di abilità tecnica, ma dell'espressione più profonda dell'animo dell'artista (si veda anche la pagina sulla calligrafia dei re di Chosŏn).

Come genere d'arte a sé stante, la calligrafia ha varie caratteristiche peculiari.

  • Primo, mentre i lavori negli altri generi rivelano in modo immediato il periodo a cui appartengono, i lavori calligrafici lo fanno solo indirettamente.
  • Secondo, laddove altri generi artistici hanno la capacità di rappresentare il mondo esterno, la calligrafia è un'arte di introspezione, per cui si è sviluppata per migliaia d'anni senza cambiamenti rivoluzionari.
  • Terzo, la calligrafia è fortemente influenzata da fattori interiori. Così, per quanto possa essere importante un lavoro, se la disposizione d'animo del creatore non è in sintonia, tale opera non sarà mai riconosciuta come veramente grande.
  • Quarto, quest'arte possiede un elemento complementare che non compare negli altri generi artistici: il significato delle parole che influisce sull'aspetto estetico dell'opera. Questo è il motivo per cui lo stile della scrittura cambia a seconda del contenuto.

Quattro sono gli strumenti ritenuti assolutamente indispensabili per la calligrafia: il pennello (put ), la carta (chong'i 종이), il calamaio di pietra (pyŏru 벼루) e l'inchiostro (mŏk ), noti collettivamente come “i quattro amici dello studio”, o munbangsau (문방사우 ).

Il pennello
Il pennello è di solito fatto con il pelo di un animale come il coniglio, la pecora o la donnola. Un buon pennello deve avere quattro “virtù”: la punta deve essere acuta e i vari peli non si devono separare; tutti i peli devono essere diritti; il pennello deve essere morbido e facilitare le curve; e infine deve permettere di tracciare fedelmente e per lunghi tratti le linee. Quando si sceglie un pennello, è bene aprirne a ventaglio i peli per vedere se le punte sono pareggiate. Dopo essere stato acquistato, il pennello nuovo deve essere lasciato immerso in acqua a lungo per rimuovere qualunque traccia di colla. Dopo l'uso il pennello deve essere accuratamente lavato per togliere ogni traccia di inchiostro e per fare in modo che i peli risultino diritti. Deve essere poi riposto appeso, come in figura, in un luogo ben ventilato.

La carta
La carta migliore per la calligrafia è liscia e decisamente diversa sul fronte e sul retro. Deve avere il giusto grado di assorbimento per mettere chiaramente in rilievo le tecniche calligrafiche (l'inchiostro non si deve spargere, il colore deve risultare vero e l'inchiostro non deve sbiadire per lungo tempo) e non deve essere troppo fine o strapparsi, in modo che duri a lungo nel tempo. La carta deve essere conservata in un luogo asciutto e ben ventilato.

Il calamaio di pietra
I calamai di pietra (cliccare qui per una pagina dedicata a questo argomento), non sono fatti solo di pietra, ma se ne trovano anche di giada, di cristallo, d'oro, d'argento e di altri materiali. La parte dove si sfrega il bastoncino di inchiostro solido è chiamata yŏndang (연당 ), mentre la zona in cui si raccoglie l'inchiostro liquido viene detta yŏnji (연지 ).

A destra il coperchio decorato di un calamaio di pietra, uno dei quattro elementi necessari per praticare la calligrafia. Il calamaio non era solo uno strumento per sfregarvi su l'inchiostro solido, ma aveva anche un valore ornamentale che gli derivava dal colore e dalla grana della pietra, oltre che dalle decorazioni.

Un buon calamaio di pietra deve avere una superficie liscia ed essere molto duro. Deve essere abbastanza pesante da non spostarsi quando vi si sfrega la barretta di inchiostro solido. La sensazione di scorrevolezza che deve dare il bastoncino di inchiostro sulla pietra deve essere come quella di un ferro caldo che passi sulla cera, e il suono deve essere altrettanto ovattato. Il calamaio di pietra va sempre pulito bene dopo l'uso.

L'inchiostro
Vengono usati tre tipi di inchiostro: il songyŏnmuk (송연묵 ), prodotto bruciando del legno di pino vecchio e mischiando il nerofumo che così si ottiene con colla e vari prodotti chimici; il yuyŏnmuk (유연묵 ), molto costoso e fatto bruciando dei semi di piante, e il yangyŏnmuk (양연묵 ), il tipo di inchiostro più comune usato in Corea, ottenuto mischiando nerofumo con benzina, kerosene o altri oli. I migliori bastoncini di inchiostro sono leggeri rispetto al loro volume, hanno una superficie liscia e grana fine e sono lucidi. L'inchiostro deve essere sfregato lentamente con un movimento leggero e circolare. Per quanto sia fine l'inchiostro, se non viene sfregato o usato nella maniera opportuna, non darà buoni risultati. Per esempio, se si usa troppa forza nello sfregarlo sulla pietra, le particelle di inchiostro risulteranno grossolane, rendendolo difficile da usare, con la conseguenza che il colore risulterà di qualità inferiore.

I coreani apprezzano molto non solo la calligrafia letteraria, ma anche i dipinti calligrafici chiamati sagunja e sumukhwa.

Il sigillo dell'artista (nakkwan 낙관 ) è il tocco finale per qualunque lavoro di calligrafia o di pittura

Sagunja
I sagunja (사군자 o “quattro gentiluomini”) sono dei dipinti, creati con inchiostro e pennello, che hanno come soggetto le “quattro piante leggiadre”, cioè il bambù (taenamu 대나무), il prugno (maehwa 매화 ), l'orchidea (nanch'o 난초 ) e il crisantemo (kukhwa 국화 ). Fin dal più lontano passato gli asiatici hanno riverito le persone di grandi conoscenze e di grande virtù chiamandole “veri gentiluomini”, che in coreano si dice kunja (군자 ). Le quattro (sa ) piante che erano il soggetto di questi dipinti furono chiamate “gentiluomini” perché tutte quante hanno caratteristiche simili ai tratti del nobile carattere di un gentiluomo. I fiori di prugno fioriscono nel freddo e nella neve dell'inverno, rilasciando una fragranza pulita e servendo come primi alfieri della primavera; l'orchidea cresce nascosta nel folto delle montagne e ha una sottile fragranza; il crisantemo fiorisce nei freddi venti dell'autunno inoltrato; e il bambù è verde per tutto l'inverno. Queste quattro piante esprimevano idealmente le virtù che si supponeva dovessero contraddistinguere gli studiosi del periodo Chosŏn (1392-1910).

Le piante chiamate “i quattro gentiluomini” sono di solito citate nell'ordine prugno, orchidea, crisantemo e bambù, in accordo con il susseguirsi delle quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Tuttavia, quando si tratta di impadronirsi delle tecniche atte a dipingerli, l'orchidea viene per prima perché ha la forma più semplice e basilare, seguita poi dal bambù, dai fiori di prugno e dal crisantemo.

Sumukhwa
Il sumukhwa (수묵화 o “pittura a inchiostro di china”) è una delle principali forme di pittura tradizionale coreana. Il dipinto viene disegnato in chiaroscuro solo con inchiostro nero e i cambiamenti nelle linee rivelano i pensieri dell'artista, oltre che la prospettiva e la distanza. Questo tipo di dipinti con l'applicazione di un leggero colore vengono chiamati sumuk-tamch'aehwa (수묵 담채화 ) e furono creati principalmente da pittori letterati (tamch'ae, che è stato inserito nel nome, vuol dire infatti “colore leggero”, per cui sumuk-tamch'aehwa viene a significare “pittura a inchiostro di china con l'aggiunta di un colore leggero”).

La postura diritta dell'artista calligrafo porta
alla mente un asceta alla ricerca della verità

La calligrafia è caratterizzata da semplicità e da un senso di continuità. Come arte di applicare dell'inchiostro nero su una superficie completamente bianca con un pennello, si serve di materiali molto semplici. Anche la forma dei caratteri creati da una serie di puntini e di tratti è piana e semplice.

Oltre a questo senso di semplicità, però, la calligrafia esprime anche la continuità della tradizione: le semplici linee di inchiostro, oltre a rappresentare la natura o descrivere scene di vita, esprimono con grande spontaneità un infinito mondo interiore. In questo senso, la calligrafia racchiude in sé i tratti della cultura tradizionale coreana e lascia trasparire la natura della popolazione, allo stesso modo degli abiti bianchi, dei celadon di Koryŏ, della porcellana bianca di Chosŏn, dei tipici mobili e scaffali di legno.


Tratto da “Calligraphy”, in Pictorial Korea, gennaio 2004. Senza indicazione dell'autore del testo e delle fotografie. Ricerche bibliografiche e integrazioni a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo