Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda. |
I n Corea l'usanza di bere il tè sembra essere stata introdotta nel sesto o settimo secolo d.C. da parte di monaci buddisti tornati dalla Cina. Negli antichi testi storici Samguk-yusa e Samguk-sagi si narra che la regina Sŏndŏk (Seondeok Durante il periodo Koryŏ (dal X al XIII secolo) il tè fu argomento di alcune delle poesie più antiche mai pervenute fino a noi. Il tè fu a lungo offerto nelle cerimonie ancestrali, che sono ancora oggi conosciute col nome di Ch'a-rye ( Perché la Corea è meno conosciuta del Giappone per la sua cultura del tè
Una stanzetta in cui si beve il tè Per secoli vi furono pochi segni che la cultura del tè sopravvivesse in Corea, fino a quando non troviamo il grande studioso Tasan (Dasan |
Nei primi anni del XIX secolo un giovane monaco buddista, Ch’o Ŭi (Cho Ui La capanna in cui si serve il tè in un tempio montano Eppure, nonostante l'esempio di Ch'o Ŭi la “via del tè” restò quasi sconosciuta in Corea. Non fu che di recente che fu ripresa grazie agli sforzi di un altro monaco, il venerabile Hyo Dang, Ch'oi Pom-sul, che fondò varie scuole e un'università dopo il 1945. |
Come si fa un buon tè coreano
Foglioline di tè verde Un’altra differenza molto importante è la temperatura dell’acqua con la quale si prepara il tè. Mentre per il tè indiano l’acqua deve essere praticamente sul punto di bollire, per il tè verde la temperatura dell’acqua deve essere molto inferiore, attorno ai 70 gradi. Per alcune qualità di tè verde, la temperatura dell’acqua deve essere ancora inferiore, addirittura attorno ai 30 gradi. |
L'acqua usata per il tè deve essere “pura acqua di fonte”. Tradizionalmente l'acqua deve essere fatta bollire in una cuccuma su un fuoco di Un set da tè tradizionale Per preparare il tè alla maniera coreana occorre un set da tè, che di solito è formato da tre o cinque tazze, e da una teiera che è più piccola delle nostre teiere tradizionali. C'è poi un recipiente abbastanza grande in cui viene versata l'acqua usata per scaldare preliminarmente la teiera e le tazze (non illustrato in figura) e una ciotola un poco più piccola in cui si versa l'acqua per farla raffreddare. Ci sono inoltre dei piattini su cui si mettono le tazze una volta riempite. |
La cerimonia
Un’insegnante tiene lezione sulla cerimonia del tè Una seconda quantità d'acqua viene lasciata raffreddare un po' mentre si mette nella teiera un cucchiaio di tè: la quantità dipende molto dal tipo di tè e dal numero di persone per le quali deve essere preparato. Quando l'acqua si è raffreddata a sufficienza, viene versata gentilmente nella teiera. Intanto l'acqua che si era versata nelle tazze per scaldarle viene gettata via. Il tè viene lasciato nella teiera da due a tre minuti, mentre una nuova quantità di acqua viene messa nella ciotola grande per raffreddarsi in vista di un secondo giro. Il tè viene poi versato direttamente nelle tazze, un poco alla volta, avanti e indietro, in modo da diffondere equamente il tè più forte che emerge dal fondo della teiera. Nella teiera non deve restare acqua perché altrimenti prenderebbe un gusto amaro. Le coppe riempite vengono poste su un vassoio e offerte agli ospiti. |
Una cerimonia del tè all’aperto L'acqua del secondo giro può essere un poco più calda di quella del primo. Siccome le foglie che si trovano nella teiera si sono ammorbidite, l'acqua vi deve rimanere solo per un breve momento. Il tè viene poi versato nella ciotola grande, che viene poi passata in giro per permettere a ciascuno di servirsi da sé. Si dice che il tè verde raggiunga il massimo del suo gusto dopo averlo servito per tre volte, ma un tè molto pregiato può sopportare bene anche quattro o cinque giri. |
Basato su “A Brief History of Tea”, uno studio molto completo pubblicato in Internet da Brother Anthony. Testo originale e fotografie di Brother Anthony. |
Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo