L a luce che penetra dalle finestre coperte di carta di riso è delicata. La camera, con i suoi tavolini e gli oggetti per la scrittura è serena e ordinata. L'elegante porcellana bianca della dinastia Yi di Chosŏn (Joseon) rischiara l'ambiente come la luce della luna. La “Galleria coreana” e la sua sarangbang (stanza per gli ospiti di sesso maschile) ricordano le tradizioni e la lunga storia della Corea, e questo proprio nel cuore di Londra, al British Museum. ![]() Un tavolino con oggetti per la scrittura posto nella stanza per gli ospiti L'8 novembre 2000 il British Museum ha infatti aperto una sezione interamente dedicata alla Corea, creata con il supporto finanziario della Korea Foundation. In 40 metri quadrati di esposizione la Galleria ha una collezione di oltre 250 capolavori che vanno dalla preistoria alla dinastia Yi e alla Corea contemporanea. Fra gli oggetti più notevoli si annoverano sculture buddiste in pietra, porcellane, libri antichi, arte popolare e paraventi. Fra l'altro vi sono un baule dell'epoca Chosŏn (Joseon 1302-1910), uno specchio e ceramiche dei periodi Koryŏ (Goryeo 918-1392) e Chosŏn. In seguito a un accordo con il Museo Nazionale di Corea, sono esposti anche 27 antichi tesori, fra cui ornamenti personali e sculture in pietra risalenti al periodo dei Tre Regni (1º secolo a.C. - 7º secolo d.C.), in prestito per due anni. Alcuni dei tesori antichi in mostra sono stati concessi temporaneamente da altri musei del Regno Unito. Degna di nota è una “carta astronomica del nuovo metodo”, in prestito dal Museo della storia e della scienza dell'Università di Cambridge. È una carta a forma di paravento ed è eccezionale come dimensioni e come tecnica di produzione. Il British Museum intende esporre a rotazione nella “Korea Foundation Gallery” le 3.200 opere coreane in suo possesso. La collezione comprende circa 2000 pezzi di ceramica, strumenti in pietra e in bronzo, tutti rinvenuti in tombe del periodo dei Tre Regni, porcellane celadon del periodo Koryŏ, porcellana bianca della dinastia Yi di Chosŏn, dipinti, lavori in lacca, oggetti in metallo, manufatti del folclore locale e monete. Il centro di attrazione della Galleria è costituito dalla riproduzione dello studio di un letterato (il saranbang a cui si è accennato prima). Per poter creare una riproduzione fedele di questo locale, il British Museum ha mandato in Corea uno specialista di allestimenti che ha studiato sul posto la disposizione degli oggetti e l’aspetto della stanza. Questa replica, uno studio composto di due camere, la prima mai costruita nel British Museum, presenta un tavolino rettangolare, un baule per gli strumenti di scrittura e vari altri oggetti che fanno comprendere come vivessero i letterati nella Corea antica, oltre a fornire un'idea dell'architettura coreana. ![]() All’interno della Korea Foundation Gallery nel Brish Museum Lo studio, o sarangbang, è stato creato dall'architetto Shin Young-hoon, che l'ha prima costruito in Corea all'inizio del 1999 servendosi di legno di pino, argilla gialla, tegole, pietre e altro materiale. Dopo averlo costruito, l'ha poi completamente smontato e ha spedito i materiali in Gran Bretagna, dove li ha usati per ricostruire lo studio nel luglio del 2000. Assistito da 12 esperti coreani, competenti in vari aspetti dell'architettura tradizionale coreana, Shin ha completato il sarangbang in 15 giorni di intenso lavoro. Al fine di far conoscere la cultura e l'arte coreana all'estero, la Korea Foundation ha creato esposizioni in varie parti del mondo, ha sponsorizzato mostre speciali di tesori coreani e ha pubblicato vari libri. Promuove anche programmi artistici e culturali per studiosi stranieri interessanti alla cultura coreana. In particolare la Korea Foundation ha ospitato periodi di studio per i curatori delle gallerie coreane create nei musei all'estero, allo scopo di render loro familiare la cultura e l'arte coreana. Il primo di questi periodi di studio è stato tenuto nel settembre del 1999 per due settimane, con 23 curatori provenienti da 9 paesi, fra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Giappone. Sempre nel 1999 si è tenuto un secondo periodo di studio, focalizzato sulla pittura e la scultura coreana. Attualmente vi sono all'estero gallerie coreane in 38 musei di 17 paesi diversi. I musei che hanno una Galleria coreana finanziata dalla Korea Foundation sono il Museo di Seattle (1994), il Museo Orientale di Colonia in Germania (1995), il Metropolitan Museum of Art di New York (1998), il Royal Ontario Museum (1999), il Los Angeles County Museum of Art (1999) e il Museo Guimet di Parigi (aperto nel gennaio 2001). |
Tratto da “Korea Foundation Gallery of Korean Art” pubblicato sulla rivista Pictorial Korea, gennaio 2001. Testo originale di Choi Dae-han, foto di Kim Ul-lim. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo