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La saggezza dei nostri predecessori Alla fine della sezione “La saggezza dei nostri predecessori”, comprendente il quarto gruppo di lezioni (12-15) del secondo manuale della scuola media inferiore, c'è una lettura che parla di un uomo ricco con certe sue idee. Questa lettura fa anche capire (a uno straniero che la deve tradurre) quanto possa essere difficile ricavarne il significato corretto quando non sono presenti i caratteri cinesi (si veda il commento dopo la traduzione). | |
중국 송(宋)나라에 한 부자가 있었는데, 어느 날 큰 비가 내려 그만 그 집의 담장이 무너졌다. 이를 본 아들이 말했다. 그리고 이웃집 노인도 부자에게 같은 뜻의 충고를 했다. 하지만 부자는 말을 듣지 않고 무너진 담을 그대로 내버려 두었다가, 공교롭게도 그 날 밤, 도둑이 들어 많은 재물을 잃고 말았다. 그러자 부자는 이렇게 말했다. '<한비자> 참고' | |
Punti di vista diversi Nello stato cinese Song c'era un uomo ricco. Un giorno venne una grande pioggia, tanto che crollò il muro di cinta. Visto questo, il figlio disse: E anche l'anziano della casa vicina gli diede lo stesso consiglio: Ma l'uomo ricco, senza ascoltar parola, lasciò il muro caduto così com'era. Sfortunatamente, quella notte i ladri, entrati, portarono via molte cose preziose. Al che l'uomo ricco disse: | |
Per chi non conosca a fondo il coreano, risulta difficile tradurre un testo del tutto privo di caratteri cinesi basandosi soltanto sull'uso del dizionario. Il coreano è una lingua con parole brevi, di solito bisillabiche, e con la presenza di molti omofoni (parole con lo stesso suono) di origine cinese. Nell'interpretazione di un testo i veri problemi sono causati dall'uso di parole di origine cinese che, se scritte senza i relativi caratteri, non facilitano di certo l'interpretazione. Ad esempio, per l'ultima parola della penultima riga (
Un altro termine che ha molti omofoni, distinti solo dai caratteri cinesi, è
Questi due esempi possono far capire quanto possa essere difficile tradurre un brano coreano quando non sono forniti (in parentesi) i caratteri cinesi corrispondenti. Il coreano, come si è detto, è una lingua con un vocabolario in gran parte (oltre il 50%) di origine cinese e la decisione recente di abbandonare nella stampa l'uso degli ideogrammi non va nella direzione giusta. Sarebbe forse stato meglio curare maggiormente l'elenco dei 1800 caratteri cinesi che si studiano nella scuola media e utilizzarli poi diffusamente nei media (giornali, televisione, ecc.), come avviene in Giappone. Anche se il coreano parlato in Corea del Sud si sta rapidamente americanizzando, non era certo il caso di abbandonare così rapidamente gli ideogrammi che sono ancora fortemente radicati nella cultura popolare e nella lingua e che servono per non perdere il contatto con i documenti storici della Corea. |
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© Valerio Anselmo