I caratteri cinesi studiati nella scuola media inferiore
Terzo volume - Lettura del gruppo di lezioni 8-11

 III-2

III-4 

가치 있는 삶
Una vita di valore

La terza lettura del terzo volume sui caratteri cinesi parla di un paio di famosi letterati coreani del passato che furono talmente presi dai caratteri cinesi da attribuire anche ai versi degli animali un significato. Le due frasi citate si trovano negli scritti di due grandi filosofi cinesi, la prima negli Analecta di Confucio e l'altra nei Discorsi di Mencio. L'intento che questi letterati avevano nel far notare il collegamento fra il suono della pronuncia coreana di quelle frasi cinesi e i versi degli animali in questione (una rondine e una ranocchia) fu chiaramente giocoso, ma non si esclude che la cosa sia stata fatta anche per dimostrare la propria profonda conoscenza dei classici cinesi.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


'논어()'를 외우는 제비와 '맹자()'를 외우는 맹꽁이

우리의 옛 선인들은 자연의 현상이나 동물들의 울음소리까지도 자신들의 학문 세계로 끌어들여 학문의 즐거움과 여유를 발견하곤 하였다.

연암() 박지원()이 하루는 빨랫줄에 앉아 지저귀는 제비를 보고는, 제비가 '논어()'의 한 구절을 외운다고 칭찬하였다.
. [지지위지지 부지위부지 시지야] (아는 것을 안다고 하고, 모르는 것을 모른다고 하는 것, 이것이 아는 것이다.)” <’위정()' 편>
이를 우리말로 음과 토를 달면 다음과 같다. “지지위지지요, 부지위부지가 시지야니라.”
이는 완연히 제비의 지저귀는 소리이다.

또, 지봉() 이수광()은 어느 날 밤, 잠자리에 들다가 맹꽁이가 우는 소리를 듣고는, 맹꽁이가 '맹자()의 한 구절을 외운다고 칭찬하였다.
樂樂 樂樂 ? [독낙낙 여인낙낙 숙낙] (혼자서 음악을 즐기는 것과 다른 사람들과 더불어 음악을 즐기는 것 중에서 어느 것이 더 즐겁습니까?)” <'양혜왕하 ()' 편>
이를 우리말로 음과 토를 달면 다음과 같다. “독락악과 여인락악이 숙락이니이꼬?”
이는 틀림없는 맹꽁이의 소리이다.

<이가원, '맹자가 우리 문학에 끼친 영향의 가지가지'>


La rondine che citava gli Analecta di Confucio
e la ranocchia che citava i Discorsi di Mencio

I nostri antichi predecessori avevano scoperto il piacere e la portata dei caratteri cinesi e trascinavano nel loro mondo di ideogrammi perfino i fenomeni della natura e i versi degli animali.

Yŏn'am Pak Chi-wŏn [1737-1805] narrava ammirato che un giorno vide una rondine che cinguettava poggiata su una corda del bucato e che citava una frase degli Analecta di Confucio. “Chijiwijiji pujiwibuji sijiya. (Dire che si conosce quel che si conosce e dire che non si conosce quel che non si conosce, questo è sapere.)” <Sezione “Wijŏng”>
Se convertiamo la pronuncia e aggiungiamo i suffissi coreani al testo cinese, il testo diventa: “Chijiwijijiyo, pujiwibujiga sijiyanira.” e questo è chiaramente il cinguettìo di una rondine.

E ancora, una sera Chibong Yi Su-gwang [1563-1628] entrato nel letto, udì il gracchiare di una ranocchia che citava una frase dei Discorsi di Mencio. “Tongnangnak yŏinnangnak sungnak? (Fra il godere la musica da soli e il godere la musica assieme ad altri, quale delle due cose dà maggior piacere?)” <Sezione “Yanghyewangha”>
Se convertiamo la pronuncia e aggiungiamo i suffissi coreani al testo cinese, il testo diventa: “Tongnangnakkwa yŏinnangnagi sungnaginiikko?” e questo è senza dubbio il gracchiare di una ranocchia.

(Yi Ka-wŏn, “Varie influenze sulla nostra letteratura da parte di Mencio”)


Nota: Nel testo in italiano sono stati evidenziati in corsivo e in blu i suffissi coreani (t'o ) che vengono aggiunti alle frasi cinesi per indicarne la relazione sintattica.


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© Valerio Anselmo