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GeneralitàOgni lezione di questo corso è composta da tre parti.
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UN PO’ DI GRAMMATICA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La linguaAl Nord della Cina c’è un complesso di monti chiamati Altai, che ha dato il nome al gruppo di lingue altaiche, tutte imparentate con il mongolo. Il coreano appartiene a questo gruppo di lingue, ma, a causa della grande influenza della Cina nei millenni, oltre la metà dei suoi vocaboli risultano essere di origine cinese. (Vedere sull’argomento le pagine “La lingua coreana e le influenze straniere” e “A che gruppo linguistico appartiene il coreano?”). Le parole sono brevi, per la maggior parte bisillabiche e monosillabiche. L’alfabetoL’alfabeto coreano, uno dei più scientifici al mondo, fu inventato nel XV secolo dal re Sejong il Grande. Distingue nella scrittura le consonanti dalle vocali ed è molto semplice e di facile apprendimento. Pur parlando una lingua completamente diversa dal cinese, i coreani, a causa del fatto che fino al XV secolo non possedevano un proprio sistema di scrittura, per scrivere erano costretti a tradurre i loro pensieri in cinese e a servirsi dei caratteri cinesi. L’invenzione di un alfabeto semplicissimo e adattissimo alla loro lingua permise a chiunque di scambiarsi messaggi scritti senza la necessità di ricorrere allo scrivano letterato. Le principali lettere dell’alfabetoLe pronunce segnalate qui sotto accanto a ogni lettera indicano il suono di quella lettera trascritto secondo il sistema McCune-Reischauer. Quando vi sono due lettere latine separate da una virgola, la prima rappresenta il suono che quella lettera coreana ha in posizione iniziale di parola, la seconda il suono che ha in posizione intermedia fra confini sonori. Fra parentesi tonde (e in colore blu a video) sono indicate le rappresentazioni dei suoni con i simboli normali dell’alfabeto fonetico internazionale (I.P.A.). Fra parentesi quadre (e in colore marrone a video), invece, sono rappresentati i suoni che le occlusive e le affricate non aspirate assumono quando sono seguite da una consonante nasale. Per una spiegazione più precisa, vedere la sezione “Le lettere dell’alfabeto” della pagina “La lingua parlata e scritta”. Cliccando su una delle lettere coreane del seguente prospetto, se ne vedrà la scrittura animata.
Per conoscere esattamente quale sia la pronuncia delle consonanti e delle vocali si può anche consultare, in Internet, il sito dell’Istituto Nazionale della Lingua Coreana alla pagina www.korean.go.kr/hangeul/cpron/03_consonants/01_int.htm per le consonanti e alla pagina www.korean.go.kr/hangeul/cpron/02_vowels/01_int.htm per le vocali.
Forma delle vocali e scrittura delle sillabe graficheIl coreano nella scrittura raggruppa le lettere che costituiscono una sillaba in quelIo che qui chiamiamo “sillaba grafica”. Le sillabe grafiche un tempo si scrivevano verticalmente dall’alto in basso in colonne che si susseguivano da destra a sinistra. Oggi, invece, si scrivono orizzontalmente da sinistra a destra in righe che si susseguono dall’alto al basso. La scrittura della sillaba grafica è condizionata dalla forma generale della vocale. Se la lettera della vocale ha una forma verticale (più alta che larga, come ad esempio Ordine delle lettere nel dizionarioMolto importante è conoscere l’ordine con cui vengono presentate le lettere nel dizionario. Le lettere che contano per la ricerca dei vocaboli nei dizionari coreani sono innanzitutto le consonanti, che seguono lo schema della tabella qui sopra. Le parole che iniziano per vocale non sono elencate separatamente, come avviene nel nostro alfabeto, ma sono tutte raggruppate sotto la consonante Le lettere del nostro alfabeto hanno tutte un loro nome (a, bi, ci, di, e, effe, gi, acca ...). Anche le consonanti dell’alfabeto coreano hanno un loro nome, (
Accenti, posposizioni, ordine delle paroleL’accento cade normalmente sulla sillaba finale di un gruppo di parole. Nella frase coreana il verbo viene sempre messo alla fine e la funzione dei vari termini non viene definita mediante suffissi posti prima (“preposizioni”), ma grazie a suffissi posti dopo (“posposizioni”). Per dire “io vado a casa”, un coreano dice “io casa-a vado”. Per dire una cosa come “Renzo ama Lucia” (che in italiano ha uno schema «soggetto-verbo-oggetto»), un coreano direbbe “Renzo+(posposizione del soggetto) Lucia+(posposizione del complemento oggetto) ama+(terminazione verbale)”. In questo caso si dice che la frase segue lo schema «soggetto-oggetto-verbo». Tutti i componenti di queste prime frasi sono originari coreani, cioè sono parole sicuramente non derivate dal cinese, tranne uno, la prima parola della prima frase, i cui caratteri cinesi si possono vedere nell’elenco dei vocaboli della lezione, ma che non è necessario imparare a memoria (però, chi vuole lo può fare). Quando il carattere cinese risulta qui evidenziato in grassetto e in colore blu, ciò significa che quell’ideogramma fa parte dei 1800 caratteri cinesi che in Corea venivano insegnati nella scuola media e che sono stati studiati in questo sito a partire dalla pagina hanmun.htm. Cliccando su quel carattere evidenziato in blu, si aprirà una finestra con la scheda relativa a quell’ideogramma. Sistemi di trascrizioneI due più noti sistemi di trascrizione del coreano in lettere latine sono il McCune-Reischauer (MCR), già citato prima, e la Romanizzazione (RRS, Revised Romanization System) adottata dal governo coreano nel 2000. Per il sistema McCune-Reischauer, scaricare la pagina PDF dal link www.eastasianlib.org/ckm/manual/ChapterIA1.pdf. Per la romanizzazione, vedere la pagina “La romanizzazione del coreano” di questo sito. La trascrizione in caratteri latini nei due sistemi delle frasi ➊ e ➋ della successiva sezione “LE FRASI” diventa:
In generale, in queste trascrizioni le consonanti hanno un suono simile alle consonanti inglesi, mentre le vocali hanno un suono simile alle vocali italiane. Di conseguenza, una sillaba trascritta con chi si leggerà come una nostra ci e una sillaba trascritta con ja si leggerà come un nostro già. La romanizzazione RRS è molto simile a una traslitterazione, dove sono rese in caratteri latini le lettere dell’alfabeto coreano con il loro suono prevalente. Esiste poi la trascrizione dell’Associazione fonetica internazionale (I.P.A.), citata in precedenza. In seguito si adotterà la trascrizione I.P.A. nella forma specifica per il coreano (vedere le pagine http://en.wikipedia.org/wiki/Korean_phonology e http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:IPA_for_Korean). Per trascrivere i suoni delle varie parole si adotterà qui la trascrizione McCune-Reischauer perché più comprensibile dagli occidentali, e si riporterà, fra parentesi quadre, la pronuncia con la citata trascrizione fonetica I.P.A. specifica per il coreano. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LE FRASI | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alcune piccole frasi in coreano, scritte in grandeSignora, dove va? Io vado a casa. Signor maestro, va da qualche parte? Sì, vado (da qualche parte). Ancor prima di impararne la pronuncia, chi lo desidera può provare a scrivere la frase numero ➋ con la tastiera virtuale di un computer coreano, andando alla sezione “Prove di scrittura” della pagina sulla lingua di questo sito. Elenco dei vocaboli della lezione (14 voci)Nei glossari dei vocaboli delle varie lezioni, le trascrizioni adottate sono quella McCune-Reischauer (MCR) e quella dell’Alfabeto Fonetico Internazionale (I.P.A.) specifica per il coreano. Cliccando su un carattere cinese evidenziato in blu si aprirà la scheda di quel carattere, se questo fa parte dei 1800 caratteri fondamentali per la scuola media.
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ANALISI | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Analisi della frase ➊
선생님, 어디 가세요
Sŏnsaeng (“maestro”) è la pronuncia coreana dei due caratteri cinesi I caratteri cinesi che saranno presentati nel corso delle lezioni (per completezza e per dimostrare l’origine di molte parole coreane) oggi non è più indispensabile impararli, perché in Corea sono ormai stati aboliti dai giornali e dai libri moderni. Rimangono però in vigore di solito nei biglietti da visita e servono per consultare i libri di carattere specialistico o per leggere i testi stampati qualche anno fa. Questo L’ultima sillaba È curioso notare come, nella pronuncia del nome
L’intonazione fa cambiare il significatoL’intera frase Quando la si pronuncia rapidamente, la frase diventa Sŏnsaengnim, ŏdigaseyo [sʌnsɛŋˈɲim ʌdigaseˈjo]., cioè con la trasformazione della “ka” di “andare” in “ga”, perché la consonante Vista come un’interrogazione quasi poliziesca, la frase non risulta troppo simpatica, specialmente se rivolta da un inferiore a un superiore. Qui, però, come esercizio, si è voluto mettere in evidenza il fatto che il tono della voce è molto importante per determinare il senso di una frase. In questa frase l’accento è stato posto sulla parola Nell’analisi della frase numero ➌ vedremo che una diversa intonazione può farne capovolgere completamente il significato. Analisi della frase ➋
나는 집에 가요
AttenzioneQuesta posposizione ha due forme: si usa
L’intera frase La sillaba fonetica successiva, formata dalla consonante finale Come abbiamo già detto prima, al primo accento, indicato in verde, la voce sale, mentre al secondo, indicato in rosso, la voce scende. NotaLa frase citata, così dettagliata nello spiegare la propria destinazione (“a casa” Analisi della frase ➌
선생님, 어디 가세요?
Uno studente italiano educato direbbe forse “Buongiorno professore!”. Con questa frase, che diventa un saluto, lo studente coreano vuole invece esprimere deferenza e nello stesso tempo un certo grado di confidenza, per cui si permette di fare una domanda relativa alla sfera privata dell’insegnante. Ma non è che gli interessi veramente sapere dove stia andando il professore. E di conseguenza il professore può benissimo omettere di rivelare quale sia il luogo verso cui è diretto.
Analisi della frase ➍
네, 어디 가요.
Una curiositàIn coreano, però, come avremo modo di vedere meglio in seguito, un
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EserciziBasandovi su quanto esposto e utilizzando le parole fornite nell’elenco dei vocaboli della lezione, provate a tradurre in coreano le seguenti frasi:
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© Valerio Anselmo