Corso di coreano
Lezione 12


Una nota importante

Con questa lezione terminano praticamente le spiegazioni delle principali regole grammaticali del coreano. Nelle tre lezioni che seguiranno (la 13ª, la 14ª e la 15ª), che potranno essere più dilazionate nel tempo, saranno esposti alcuni approfondimenti su certe particolarità della lingua e si insisterà maggiormente sui nuovi vocaboli da memorizzare.

Questa, dunque, è l'ultima lezione di tipo tradizionale.


Soluzione degli esercizi della lezione 11

La traduzione in coreano delle frasi della volta scorsa è la seguente:

  1. Domani voglio andare al mercato a comprare dei fiori.
    내일 꽃 사러 시장에 가고 싶어요.
     
  2. Oggi pomeriggio incontrerò il professor Feltri.
    오늘 오후에는 펠트리 교수를 만나겠어요.


UN PO’ DI GRAMMATICA

Il livello di cortesia basso

Questo è un livello di cortesia da usare ad esempio con i bambini, ma può essere usato anche nei racconti scritti. Inoltre è indispensabile per il discorso indiretto.

Si è già accennato al fatto che i verbi e gli aggettivi sono elencati nel dizionario in una forma di cortesia bassa, che aggiunge semplicemente la desinenza alla radice del verbo o dell’aggettivo. Questa forma del verbo non indica precisamente il tempo dei verbi, mentre è sufficiente per indicare il presente indicativo degli aggettivi coniugabili. Ad esempio, l'aggettivo coniugabile 좋다 chotta “essere buono” può essere usato tale e quale per esprimerne il presente indicativo nel livello di cortesia basso, come in 그는 머리가 좋다 kŭnŭn mŏriga chot’a “Quel tale ha la testa buona” (cioè, “è intelligente, abile”).

Il presente indicativo dei verbi

Nei verbi, invece, il presente indicativo di livello basso si ottiene inserendo, fra la radice e la desinenza , il suffisso dopo vocale e dopo consonante. Ad esempio: 그는 시골에 간다 kŭnŭn sigore kanda “Quel tale va in campagna” e 그는 밥을 먹는다 kŭnŭn pabŭl mŏngnŭnda “Quel tale mangia”.

L’indicativo passato e futuro

Il suffisso ㄴ/는 inserito fra la radice del verbo e la desinenza finale si usa solo per il presente indicativo dei verbi (e non per gli aggettivi coniugabili). Per il passato e il futuro, di verbi e aggettivi nel livello di cortesia basso, si usano gli stessi suffissi 았/었 e che abbiamo già visto nella terza e nella quinta lezione, rispettivamente per il passato e per il futuro. Esempi: 갔다 katta “è andato”, 먹었다 mŏgŏtta “ha mangiato”, 작았다 chagatta “era piccolo”, 쌌다 ssatta “era a buon prezzo”, 가겠다 kagetta “andrà”, 먹겠다 mŏkketta “mangerà”, 작겠다 chakketta “sarà piccolo”, 싸겠다 ssagetta “sarà a buon prezzo”.

Il presente interrogativo

L’interrogativo nel livello di cortesia basso utilizza la desinenza finale ~느냐 per i verbi. Esempi: 가느냐 kanŭnya “Vai? Va? ecc.”, 먹느냐 mŏngnŭnya “Mangi? Mangia? ecc.”. Per gli aggettivi coniugabili, invece, si usa la desinenza ~으냐 ŭnya dopo radice che termina in consonante e ~냐 nya dopo radice che termina in vocale. Esempi: 좋으냐 choŭnya “È buono?” e 비싸냐 pissanya “È caro?”.

I verbi irregolari con radice in , come 살다 “vivere”, perdono la consonante finale e usano la desinenza ~느냐, come 서울에서 사느냐 “Vivi a Seul?”. Gli aggettivi coniugabili con radice in , come 멀다 “essere lontano” e 길다 “essere lungo”, perdono la consonante finale e usano la desinenza ~냐, come 그 마을 머냐? “Quel villaggio è lontano?” oppure 길이 기냐? “La strada è lunga?”.

L’interrogativo passato e futuro

Il passato e il futuro interrogativo di verbi e aggettivi in questo livello di cortesia utilizza la desinenza finale ~느냐 appena vista, preceduta dal suffisso adatto (었/았) per il passato, o per il futuro. Esempi: 갔느냐 kannŭnya “È andato?”, 먹었느냐 mŏgŏnnŭnya “Ha mangiato?”, 좋았느냐 choannŭnya “È stato buono?”, 비쌌느냐 pissannŭnya “È stato caro?”, 길었느냐 “È stato lungo?”.

Il discorso indiretto

In coreano il discorso indiretto usa il livello di cortesia basso del verbo o aggettivo, retto dalla desinenza ~고 하다 go hada “(dire) che...”, che viene coniugata. Ad esempio, «Il maestro ha detto agli studenti che hanno studiato bene» si traduce con «선생이 학생에게 공부 잘 했다고 하였습니다». In colore rosso scuro abbiamo qui evidenziato il contenuto del discorso indiretto.

Il passivo e il causativo dei verbi

Prendendo come esempio il verbo italiano “mangiare”, Il passivo sarà “essere mangiato” e il causativo risulterà invece “far mangiare”. In italiano, dunque, le due forme sono ben distinte fra loro. In coreano, invece, spesso il passivo e il causativo dei verbi hanno un‘unica forma, che può avere l’uno o l’altro dei significati a seconda del contesto. Pochi sono i verbi che hanno forme distinte per i due casi. Uno di questi è quello che abbiamo usato di più finora, esattamente il verbo 먹다 “mangiare”, che al passivo fa 먹히다 “essere mangiato” e al causativo fa 먹이다 “far mangiare” (si veda la pagina www.corea.it/quarto_esercizio_(1).htm, verso il fondo).

A mo’ d’esempio, il passivo e il causativo di altri verbi che già conosciamo sono:

verbopassivocausativo
coreanoitalianosuffissocoreanoitalianosuffissocoreanoitaliano
보다vedereㅗ+이보이다esser vistoㅗ+이보이다far vedere
쓰다scrivereㅡ+이쓰이다essere scrittoㅡ+이쓰이다far scrivere
잡다prendereㅂ+히잡히다essere presoㅂ+히잡히다far prendere
읽다leggereㄺ+히읽히다essere lettoㄺ+히읽히다far leggere
듣다udireㄷ>ㄹ+리들리다essere uditoㄷ>ㄹ+리들리다far udire
끊다tagliareㄶ+기끊기다essere tagliatoㄶ+기끊기다far tagliare
씻다lavareㅅ+기씻기다essere lavatoㅅ+기씻기다far lavare

Tutti gli esempi forniti in questo prospetto hanno il passivo e il causativo formati allo stesso modo. Come si è accennato prima, pochissimi verbi hanno le due forme distinte con un suffisso diverso, mentre alcuni verbi non possiedono tutte e due le forme, perché nella realtà l’una o l’altra delle forme non viene usata. Inoltre gli aggettivi coniugabili non hanno le forme passive, mentre anche le loro forme causative sono estremamente rare.

Verbi e aggettivi regolari e irregolari

La grammatica italiana possiede una nutrita serie di verbi irregolari, mentre nel coreano questi sono molto meno invasivi. Molti dei verbi e aggettivi coniugabili irregolari coreani li abbiamo già trovati nelle precedenti lezioni. L’irregolarità di un verbo o di un aggettivo coniugabile riguarda soprattutto la radice del verbo, che a volte si modifica quando è seguita da una certa desinenza. Qui non si vuol fare una trattazione completa dell’argomento, ma dare semplicemente qualche cenno chiarificatore. D’altronde, dalle frasi che sono state riportate finora nelle precedenti lezioni le eventuali variazioni dalla norma (irregolarità) sono state apprese nell’uso pratico. Qui si darà solo qualche nozione sulle radici che terminano in consonante, visto che nel corso delle lezioni si sono appresi i meccanismi con cui le radici che terminano in vocale si modificano in presenza di una desinenza.

Radici regolari in consonante

Radici regolari che terminano in consonante ne abbiamo già viste molte, come ad esempio i verbi 먹~ (mangiare), 있~ (esserci), 없~ (non esserci) e gli aggettivi coniugabili 높~ (essere alto) e 같~ (essere uguale) e così via. Tutti questi verbi e aggettivi coniugabili non cambiano la radice quando sono seguiti dalle desinenze verbali. Effettivamente, la maggior parte delle radici che terminano in consonante sono regolari.

Radici irregolari in consonante

Rientrano fra le radici irregolari quelle che terminano in ㄷ, ㅂ, ㅅ, ㅎ, che possono modificare la consonante finale quando sono seguite da desinenza che inizia per vocale. In pratica, non tutte queste radici sono irregolari: alcuni verbi subiscono questa variazione, mentre altri non la subiscono. Fra quelli che la subiscono, abbiamo visto ad esempio

  • le radici in che trasformano la in quando sono seguite da una desinenza che inizia per vocale, come 걷~ (camminare) e 듣~ (udire), esempi: 걸었어요 (ho camminato) e 들었어요 (ho udito).
  • le radici in che perdono la acquistando la protrusione nell’emissione della vocale successiva, protrusione che si manifesta con una o una , come in 돕~ (aiutare), 춥~ (essere freddo) e 어렵~ (essere difficile), esempi: 주세요 (aiutatemi), 친구의 도을 얻어서 (con l’aiuto di un amico), 날씨 (tempo freddo) e 어려 연습 (un esercizio difficile).
  • le radici in o in che in certe condizioni perdono la consonante finale, come ad esempio 그렇~ (essere così), che produce 그럼 (allora; stando così le cose) o come 낫다 (essere migliore) che dà 나으면 (se è migliore).

Altre radici che sono invece sempre irregolari sono quelle che terminano in o in come ad esempio quelle dei verbi 알다 (sapere) e 모르다 (non sapere) o degli aggettivi coniugabili 멀다 (essere lontano) e 길다 (essere lungo). Ad esempio, la radice 알~ quando è seguita dal suffisso di cortesia o perde la (알+세요=아세요), come la perde davanti alla desinenza del participio presente (알+는=아는). A sua volta la radice 모르~ quando è seguita da desinenza che inizia per vocale perde la finale e fa aggiungere una iniziale alla sillaba seguente (모르+아요=몰라요). Similmente la radice 멀~ dell’aggettivo coniugabile 멀다 perde la nel formare il participio presente (멀+은=먼) o l’indicativo di livello di cortesia elevato (멀+읍니다 ⇒ 머+ㅂ니다 = 멉니다).

Radici irregolari in vocale

Di radici irregolari che terminano in vocale esiste solo l’ausiliare 하다 “fare” la cui radice, nell’aggiunta del solito suffisso 아/어, può diventare o 하여. Ad esempio, con l’aggiunta del suffisso del passato, 하다 diventa 했다 o 하였다. Le lievi irregolarità di altre radici terminanti in vocale si limitano normalmente alla fusione della vocale terminale della radice con la vocale iniziale del suffisso, come succede ad esempio per 가다 “andare” (가+았=갔), 보다 “vedere” (보+았=봤), 배우다 “imparare” (배우+었=배웠). L’irregolarità risulta più accentuata quando la radice termina in “” come in 쓰다 “scrivere”, dove la vocale “” nella fusione scompare (쓰+었=썼) o in “” come in 다니다 “frequentare” (다니+었=다녔), ma questo è nulla in confronto alle irregolarità dei verbi italiani.

Qui non si vuole insistere troppo sulle spinose (e poco simpatiche) regole grammaticali perché queste non sono la lingua parlata, ma un distillato effettuato a posteriori sulla stessa. Le poche irregolarità del coreano, in realtà, si imparano automaticamente e senza alcuno sforzo usando la lingua e apprendendola in pratica man mano. Una volta che si sarà imparato a parlare in un coreano passabile, chi vuole potrà poi divertirsi a cercarne le regole grammaticali.


LE FRASI

Nuove frasi

김 선생님은 우리 꼬마가 머리가 참 좋다고 합니다.

Il signor Kim dice che il nostro piccolo è molto intelligente.

의사는 아버님께서 어저께 진지를 잘 잡수셨다고 하였습니다.

Il medico ha detto che il papà ieri ha mangiato bene.

너는 밥을 지금 먹느냐 안 먹느냐?

Tu adesso mangi o non mangi?

오늘은 선생님이 학생보고 모두 다 공부 잘 했다고 하셨습니다.

Oggi l’insegnante ha detto agli studenti che tutti quanti avevano studiato bene.

군인은 말에게 물을 먹였습니다.

I soldati hanno abbeverato i cavalli.

집에서 대학까지 그냥 걸었습니다.

Da casa fino all’università ho semplicemente camminato.

난 그 여자가 저 소식 들었는지 안 들었는지 몰라요.

Io non so se quella donna abbia sentito o no quella notizia.

마지막으로 우리 닭을 잡던 여우가 잡혔어요.

Alla fine la volpe che uccideva le nostre galline è stata presa.

여기서 사는 사람 중 이런 비밀 아는 사람이 몇 명일까.

Fra la gente che vive qui, quanti saranno quelli che conoscono tale segreto?


Elenco dei vocaboli della lezione  (38 voci)

Nei glossari dei vocaboli delle varie lezioni, le trascrizioni adottate sono quella McCune-Reischauer (MCR) e quella dell’Alfabeto Fonetico Internazionale (I.P.A.) specifica per il coreano. Cliccando su un carattere cinese evidenziato in blu si aprirà la scheda di quel carattere, se questo fa parte dei 1800 caratteri fondamentali per la scuola media.

coreanocaratt.
cinesi
trascrizionesignificato
MCRI.P.A.
~고 하다ko/go hada[ko/go haˈda](dire) che (desinenza del discorso indiretto)
공부kongbu[koŋˈbu]studio
군인kunin[kuˈɲin]soldato
그냥kŭnyang[kɯˈɲaŋ]semplicemente
kil[kil]strada
길다kilda[kilˈda]essere lungo
꼬마kkoma[kkoˈma]persona piccola; bambino
끊다kkŭnt’a[kkɯnˈtʰma]tagliare
~ㄴ다nda[nˈda]desinenza del presente indicativo dei verbi nel livello basso dopo radice in vocale
nan[nan]io (abbreviazione di 나는)
낫다natta[ɲaˈtta]essere migliore
~냐nya[ɲa]desinenza del presente interrogativo degli aggettivi coniugabili nel livello basso dopo radice in vocale
~느냐nŭnya[nɯˈɲa]desinenza del presente interrogativo dei verbi nel livello basso
~는다nŭnda[nɯnˈda]desinenza del presente indicativo dei verbi nel livello basso dopo radice in consonante
~는지nŭnji[nɯnˈʥi]desinenza connettiva col significato di “(non so) se ~”
~다ta/da[ta/da]desinenza del presente indicativo degli aggettivi coniugabili nel livello basso
tak[tak]pollo; pollame
~ㄹ까lkka[lˈkka]desinenza interrogativa dubitativa
마을maŭl[maˈɯl]villaggio
머리mŏri[mʌˈɾi]testa
멀다mŏlda[mʌlˈda]essere lontano
모두modu[moˈdu]tutti
비밀 pimil[piˈmil]segreto
소식sosik[soˈɕik]notizie
시골sigol[ɕiˈgol]campagna
쓰다ssŭda[ssɯˈda]scrivere; usare
씻다ssitta[ssiˈtta]lavare
아버님abŏnim[abʌˈɲim]padre (termine rispettoso)
어렵다ŏryŏpta[ʌɾjʌpˈta]essere difficile
얻다ŏtta[ʌtˈta]ottenere, ricevere
여우yŏu[jʌˈu]volpe
연습yŏnsŭp[jʌnˈsɯp]esercizio
의사ŭisa[ɯiˈsa]medico, dottore
이런irŏn[iˈɾʌn]tale
읽다ilkta[ikˈta]leggere
잡다chapta[ʧapˈta]prendere, catturare; uccidere (animali)
좋다chot’a[ʧoˈtʰa]essere buono
chung[ʧuŋ]il centro, in mezzo, fra

ANALISI

Analisi della frase
김 선생님은 우리 꼬마가 머리가 참 좋다고 합니다.

Il signor Kim dice che il nostro piccolo è molto intelligente.

김 선생님은 Il signor Kim
Kim è uno dei principali cognomi usati in Corea.

우리 꼬마가 il nostro piccolo
Il termine 꼬마 è una parola popolare per indicare un bambino piccolo, in casa il più giovane dei figli. Da questo punto inizia il discorso indiretto.

머리가 참 좋다고 è molto intelligente, così
Come abbiamo accennato nella parte dedicata alla grammatica, dire che la testa (머리) è buona (좋다) significa dire che uno è intelligente. La desinenza funziona come una chiusura delle virgolette di quanto si è riferito sotto forma di discorso indiretto. Si può anche tradurre con “così”, come abbiamo fatto qui.

합니다. fa (= dice).
Il verbo 하다 “fare” qui è un’abbreviazione di 말하다 “dire, parlare”.

Analisi della frase
의사는 아버님께서 어저께 진지를 잘 잡수셨다고 하였습니다.

Il medico ha detto che il papà ieri ha mangiato bene.

의사는 Il medico
Il termine sino-coreano 의사 (醫師) significa “dottore, medico”.

아버님께서 il papà (termine rispettoso)
아버님 è un termine rispettoso che significa “padre”, mentre ricorderemo che 께서 è la posposizione rispettosa del soggetto. Questa frase è molto rispettosa perché uno dei figli adulti sta parlando di fronte ai propri fratelli delle condizioni di salute del padre che è ricoverato in ospedale. Questa parola è il soggetto della frase riferita come discorso indiretto.

어저께 ieri
La parola 어저께 è un termine popolare con il significato di “ieri” (che normalmente si dice 어제).

진지를 잘 잡수셨다고 ha mangiato bene
I vari termini di questo spezzone di frase sono molto rispettosi. Come si ricorderà, 진지, visto nella lezione 8, è una forma rispettosa equivalente a “riso, pasto”, mentre 잡수시다 è una forma rispettosa di 먹다 “mangiare”. La desinenza rappresenta la chiusura delle virgolette della frase del discorso indiretto. , visto nella terza lezione, è un avverbio che significa “bene”.

하였습니다. ha fatto (= ha detto)
Questo è il passato del verbo 하다 “fare”, abbreviazione di 말하다 “dire”.

Analisi della frase
너는 밥을 지금 먹느냐 안 먹느냐?

Tu adesso mangi o non mangi?

너는 밥을 지금 Tu (il riso bollito) adesso
Tutte e tre queste parole sono già state presentate nelle lezioni precedenti. Si tratta di una frase rivolta a un bambino da un genitore piuttosto contrariato perché il bambino non vuol mangiare.

먹느냐 안 먹느냐? mangi o non mangi?
La forma interrogativa bassa (in ~느냐) non è per niente gentile e manifesta tutto il disappunto del genitore che sbraita contro il figlio.

Analisi della frase
오늘은 선생님이 학생보고 모두 다 공부 잘 했다고 하셨습니다.

Oggi l’insegnante ha detto agli studenti che tutti quanti avevano studiato bene.

오늘은 선생님이 Oggi l’insegnante
Il termine 오늘 “oggi” l’abbiamo già visto nella quarta lezione.

학생보고 agli studenti
Il termine 학생 “studente” lo abbiamo visto già nella terza lezione e, sempre nella terza lezione, abbiamo incontrato il verbo 보다 “vedere, guardare”. Qui questo 보고 ha la funzione di posposizione, un po’ come 에게 o 한테, che rappresenta il complemento di termine, o dativo. Qui si potrebbe tradurre con “rivolto a”.

모두 다 tutti quanti
Qui inizia il discorso indiretto. Abbiamo un 모두 che significa “tutti” rinforzato da che ha all’incirca lo stesso significato.

공부 잘 했다고 avete studiato bene, così
Come si ricorderà, 공부하다 è il nostro “studiare”, mentre è l’avverbio “bene” e chiude il discorso indiretto. Qui l’abbiamo tradotto con “così”.

하셨습니다. ha fatto (= detto).
Forse non ce lo ricordiamo più, ma il passato di 하다 si può ottenere sia con la radice 하였~ che con la radice contratta in 했~ seguita dalla desinenza verbale. L’aggiunta del suffisso (시+었=셨) rende il verbo rispettoso.

Analisi della frase
군인은 말에게 물을 먹였습니다.

I soldati hanno abbeverato i cavalli.

군인은 I soldati
La parola 군인 “soldato” è di origine cinese e corrisponde ai due caratteri cinesi 軍人. Il termine poteva significare anche il singolare “soldato”, ma, come si sa, in coreano una parola può indicare il singolare o il plurale e si è preferito il plurale.

말에게 ai cavalli
La parola “cavallo” l’abbiamo già incontrata in una delle prime lezioni e sappiamo che si pronuncia con la vocale breve, ma ricordiamo anche che questa minore lunghezza della vocale (rispetto allo stesso termine con il significato di “parola”, con vocale lunga) non è segnalata nella scrittura, per cui la distinzione nella lingua parlata va scomparendo.

물을 먹였습니다. hanno fatto mangiare (=bere) acqua.
Nella parte dedicata alla grammatica abbiamo visto che 먹이다 è il causativo di 먹다 “mangiare”, per cui ha il significato di “far mangiare”. Naturalmente, non possiamo passare sotto silenzio il fatto che per esprimere l’idea del “bere” si sia usata l’espressione “mangiare acqua”.

Analisi della frase
집에서 대학까지 그냥 걸었습니다.

Da casa fino all’università ho semplicemente camminato.

집에서 대학까지 Da casa fino all’università
Il termine sino-coreano 대학 equivale al “college” americano (istituto universitario), e quindi un po’ meno importante dell’università (대학교).

그냥 semplicemente
L’avverbio 그냥 non è facile da tradurre. Indica un modo indifferente, una situazione invariata, un’azione non fatta di proposito e va tradotto in base al contesto. Qui abbiamo scelto di tradurlo con “semplicemente”, ma si sarebbe potuto tradurre in altro modo: “così”, “come vedi”, eccetera.

걸었습니다. ho camminato.
Il verbo “camminare” 걷다 è irregolare in quanto la finale della radice verbale si trasforma in quando la radice è seguita da una desinenza o un suffisso che inizia per vocale. Esempi ne sono: 걸음 passo, camminata, 걸었어요 ho camminato. Allo stesso modo si comporta anche il verbo 듣다 “udire”.

Analisi della frase
난 그 여자가 저 소식 들었는지 안 들었는지 몰라요.

Io non so se quella donna abbia sentito o no quella notizia.

Io
È l’abbreviazione di 나는.

그 여자가 quella donna lì
Come si sa, e che noi traduciamo entrambi con “quello”, in realtà esprimono concetti diversi, “codesto” il primo e “quello” il secondo. Qui si è tradotto anche il primo termine con “quello/a”.

저 소식 quella notizia
Il termine sino-coreano 소식 (消息) significa “notizia”.

들었는지 안 들었는지 abbia sentito o non abbia sentito
들었~ è la radice al passato di 듣다 “udire, sentire”. Questo è un verbo irregolare che muta la finale della radice verbale in quando la radice è seguita da una desinenza o un suffisso verbale che inizia per vocale. La desinenza 는지 è connettiva e ha il significato di “(non so) se ~”.

몰라요. non so.
Anche 모르다 “non sapere” è un verbo irregolare, la cui radice 모르~, quando è seguita da una desinenza iniziante per vocale, perde la finale, riducendosi da bisillabo a monosillabo (모르 > 몰), e acquista una iniziale nella sillaba successiva (ㄹ + 아요 = 라요). Da notare che la vocale eufonica (어 / 아) della desinenza non viene influenzata dal fatto che la vocale finale della radice originale sia scura, ma dal fatto che la vocale del monosillabo restante dopo la riduzione sia chiara (). Cioè, non avviene la sequenza 모르 + 어 = 몰러, ma 몰 + 아 = 몰라.

Analisi della frase
마지막으로 우리 닭을 잡던 여우가 잡혔어요.

Alla fine la volpe che uccideva le nostre galline è stata presa.

마지막으로 Alla fine
Questo è un termine già visto nella lezione 9.

우리 닭을 i nostri polli
indica il pollame in generale. Per distinguere i generi si usano i prefissi per i maschi (il gallo è 수탉) e per le femmine (la gallina è 암탉). Questo è il complemento oggetto della frase relativa.

잡던 여우가 la volpe che uccideva
Qui abbiamo il soggetto e il verbo della frase relativa (“la volpe che uccideva i nostri polli”). Il verbo 잡다 ha il significato principale di “prendere, afferrare”, ma nel linguaggio parlato viene normalmente usato anche per esprimere l’azione di “uccidere un animale”. La desinenza esprime il participio passato imperfetto, azione esercitata dalla volpe (여우) che uccideva le galline.

잡혔어요. è stata presa.
Ed ecco la conclusione. Finalmente abbiamo un passivo (잡히다 “essere preso”) al passato, dove la volpe riceve la giusta punizione.

Analisi della frase
여기서 사는 사람 중 이런 비밀 아는 사람이 몇 명일까.

Fra la gente che vive qui, quanti saranno quelli che conoscono tale segreto?

여기서 사는 사람 중 Fra la gente che vive qui,
여기서 “qui” sta per 여기에서. Si usa la posposizione 에서 dell’azione in luogo perché vivere è considerato un’azione. “Vivere” (살다) è un verbo irregolare la cui radice perde la in certi casi, come davanti alla desinenza del participio presente (살+는=사는).
è un’abbreviazione di 중에서는 che significa “fra”, e il senso viene dato a questa espressione dal carattere cinese 중 (中) che significa “centro”.

이런 비밀 un tale segreto
La prima parola, 이런 significa “questo tipo di”, “tale”. Il termine sino-coreano che segue, 비밀 秘密, significa “segreto” ed è l’oggetto del verbo che segue.

아는 사람이 quelli che conoscono
Il termine 아는 è il participio presente del verbo irregolare 알다 “conoscere”, per la perdita della finale della radice davanti alla desinenza . Altro verbo simile è 살다 “vivere”, che al participio presente fa 사는 “vivente, che vive”.

몇 명일까. quanti saranno?
Nella quinta lezione abbiamo visto che l’aggettivo interrogativo significa “quanto?, quanti?” e che è un classificatore che vuol dire “nome” e che viene usato per contare le persone. 일까 è formato dalla radice della copula (이다) seguita da una desinenza interrogativa dubitativa ~ㄹ까 che ha un livello di cortesia piuttosto basso, da usare con i familiari o parlando con se stessi. Si tenga presente che 몇 명 si pronuncia come se fosse scritto 몀명.


SITUAZIONI

In queste “Situazioni” le frasi esposte non sono accompagnate dalla pronuncia, né da spiegazioni troppo approfondite. Il significato dei vocaboli nuovi è riportato sotto le singole situazioni e nel glossario generale, mentre le particolarità di interpretazione, se necessarie, sono aggiunte fra parentesi accanto alla traduzione.

Al telefono 전화

여보세요? Pronto?안녕 하세요? 김민자입니다. Come sta? Sono Kim Min-ja
네, 안녕하세요? Sì, come sta?성기 좀 바꿔 주시겠어요? Mi passerebbe Sŏnggi, per favore?
잠깐만 기다리세요. Aspetti solo un momento.네, 고맙습니다. Sì, grazie!
여보세요? 성기예요 Pronto! sono Sŏnggi.성기, 안녕? 민자예요 Sŏnggi, come va? Sono Min-ja.
Vocaboli
전화 () telefono — 여보세요 viene di solito usato anche per richiamare l’attenzione di qualcuno, in modo gentile, come l’italiano “senta!” — 바꾸다 scambiare, passare (al telefono) — 기다리다 aspettare

Presentazioni 자기소개

이름이 뭐예요? Come ti chiami?저는 이웅기입니다. Io sono Yi Ung-gi
직업이 뭐예요? Che lavoro fai?저는 아직 대학생입니다. Sono ancora studente universitario.
어느 대학 다녀요? Che università frequenti?서울 대학교 다닙니다. Frequento l’università di Seul.
몇 살이에요? Quanti anni hai?.스물한 살입니다. Ho ventun anni.
어디 사람이에요? Di dove sei?.저는 부산 사람입니다. Io sono di Busan.
Vocaboli
자기소개 () presentazione di sé stessi — 이름 nome — che cosa? quale? (è un’abbreviazione di 무엇) — 직업 () lavoro, professione — 대학생 () studente universitario — 어느 quale? — 대학 () college, istituto universitario — 다니다 frequentare; andare e venire

Tassì 택시

어서 오세요. 어디로 가십니까 Prego, entri. Verso dove va? 이문동으로, 한국외국어대학에 가야 됩니다. A Imun-dong; devo andare all'Università di lingue estere Hanguk.
여기서는 좀 멀어요. Da qui è un po’ lontano. 그래요? 시간이 얼마나 걸릴 거예요. Davvero? Quanto tempo ci vorrà?
교통에 따라서 삼십 분이나 사십 분이요. A seconda del traffico, da 30 a 40 minuti. 네, 알았습니다. 천천히 가셔도 돼요. Sì, ho capito. Può anche andare adagio.
다 왔습니다. 여기가 외대입니다. Eccoci arrivati. Qui è l’università di lingue estere. 네, 감사합니다. 요금이 얼마예요? Sì, grazie. Quant’è?
Vocaboli
택시 tassì — 어서 prego; presto — 이문동 () Imundong (quartiere di Seul) — 외국어 () lingue estere — 그래요? davvero? — 교통 () traffico — 따라서 a seconda di — ~이나 oppure (dopo nome in consonante)천천히 adagio — tutto — 외대 abbreviazione di 국어 (università di lingue estere).

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© Valerio Anselmo