Corso di coreano
Lezione 13


Facciamo il punto

Con la precedente lezione 12 abbiamo praticamente terminato l’esame delle principali forme grammaticali del coreano. Nelle lezioni che seguiranno si approfondiranno alcuni argomenti già trattati in precedenza o si analizzerà come i coreani studiano la propria lingua, ma soprattutto si aumenterà il numero dei vocaboli utili che dovranno essere appresi dagli studenti. Inoltre, a malincuore, per risparmiare spazio sul server, siamo costretti a non fornire più l’audio delle frasi di esempio. Se vi saranno particolarità della pronuncia da segnalare, queste verranno visualizzate in alfabeto coreano ed evidenziate in color viola (come si vede nella frase 5: 막내 [pronunciato come 망내], pronuncia che in precedenza sarebbe stata segnalata come [maŋˈnɛ]).

Tutti i vocaboli nuovi presentati in queste ultime lezioni saranno inclusi nel glossario generale e verranno inseriti nelle annotazioni poste in calce alle singole frasi, ma non saranno più riportati a parte in un “elenco dei vocaboli della lezione”, così come non saranno più fornite le successive “analisi” dettagliate delle varie frasi. Questa semplificazione consentirà di fornire più vocaboli per lezione e di concentrarsi sul loro apprendimento.

Da questo momento in avanti, dovrete memorizzare vocaboli, parole, modi di dire, frasi. Ripetete le frasi e provate poi a cambiare le parole, prendendo dalla vostra memoria. Se non ricordate una parola, consultate il glossario. E poi provate a scrivere queste parole e frasi.


UN PO’ DI GRAMMATICA

Le parti del discorso

Finora abbiamo visto vari comportamenti della lingua coreana, analizzati in questa sezione di grammatica, ma abbiamo qui classificato le varie parole con termini usati normalmente nella grammatica italiana, tranne un paio di categorie particolari quali sono quelle della «posposizione» e dell’«aggettivo coniugabile», che sono diverse dalle nostre.

Qui daremo un’idea di come categorizzano la loro lingua gli stessi linguisti coreani. Per fare questo ci serviremo qui di un manuale, (새 고등 문법) del prof. Yi Hŭi-sŭng (이희승), tradotto dallo scrivente e pubblicato dall’Istituto Universitario Orientale di Napoli nel 1976 come sussidio didattico col titolo di Nuova grammatica superiore (oggi esaurito).

Secondo il manuale citato, le parti del discorso del coreano si suddividono nei seguenti dieci tipi (si riportano qui anche gli stessi esempi del manuale):

  1. Nome (명사 )
    Esempi: 나무 (albero), (erba), 공부 (studio), 서울 (Seul), 이순신 (Yi Sun-sin, nome di un famoso ammiraglio coreano)
     
  2. Pronome (대명사 )
    Esempi: (io), (tu), 누구 (chi?), 이것 (questo), 저기 (là)
     
  3. Verbo (동사 )
    Esempi: 물이 흐른다 (l’acqua scorre), 여름이 온다 (viene l’estate), 까치가 짖는다 (la gazza gracchia), 고양이 잔다 (il gatto dorme)
     
  4. Aggettivo (형용사 ) [finora qui chiamato “aggettivo coniugabile”]
    Esempi: 꽃이 곱다 (i fiori sono belli), 바람이 서늘하다 (Il vento è fresco), 쇠는 무겁고 (Il ferro è pesante e) 솜은 가볍다 (l’ovatta è leggera)
     
  5. Verbo d’esistenza (존재사 ) [finora qui compreso fra i “verbi”]
    Esempi: 책이 있다 (Il libro c’è), 잠이 없다 (Il sonno non c’è = non ho sonno), 선생님이 계시다 (Il signore c’è)
     
  6. Attributo (관형사 ) [finora qui definito come “aggettivo” (non coniugabile)]
    Esempi: (un vestito nuovo), 동네 (il villaggio a monte), (fagioli dell’anno = fagioli nuovi), 나물 (erbe edibili primaticce)
     
  7. Avverbio (부사 )
    Esempi: 물이 흐른다 (l’acqua scorre sempre), 여름이 빨리 온다 (L’estate viene in fretta), 꽃이 곱다 (I fiori sono molto belli), 바람이 매우 서늘하다 (Il vento è molto fresco), 책이 아직 있다 (I libri ci sono ancora), 잠이 없다 (Il sonno non c’è in modo considerevole = Non ho quasi per niente sonno)
     
  8. Interiezione (감탄사 )
    Esempi: 아이구, 저를 어쩌나 (Ahimè, che mi succederà?), , 참 재미 있다 (Ah! È davvero divertente!), , 이리 오너라 (Ehi! vieni qui!), 곧 가겠읍니다 (! vado subito)
     
  9. Congiunzione (접속사 )
    Esempi: 너는 책을 읽고, 너는 글씨를 써라 (Tu leggi il libro! E tu scrivi!), 꾀쇠는 재주가 있다. 그러나, 부지런하지는 않다 (Kkoesoe è abile, ma non è diligente)
     
  10. Posposizione (조사 )
    Esempi: 뛴다 (I cavalli corrono), 짖는다 Il cane abbaia), 에게 주어라 (Tu, dai il foraggio ai buoi!), 일하러 들 가겠다 ( Anch’io andrò nei campi a lavorare)

Come si nota, nel nostro “Corso di coreano” le parti del discorso sono state in parte chiamate in modo diverso: i cosiddetti verbi di esistenza del testo Nuova grammatica superiore sono stati considerati come “verbi” normali, gli aggettivi sono stati chiamati “aggettivi coniugabili” e gli attributi sono stati detti semplicemente “aggettivi”, senza la denominazione “coniugabili”. Le altre parti del discorso hanno quasi tutte mantenuto lo stesso nome.

Ancora sulla traduzione di “dare”

Abbiamo visto a partire dalla lezione 4 che “dare a un inferiore” si dice in coreano 주다 e abbiamo anche visto a partire dalla lezione 8 che “dare a un superiore” si rende in coreano con 드리다. Si sarà già notato che in coreano non esiste un modo per dire che si vuol dare qualcosa a un pari grado: la persona che riceve qualcosa deve appartenere per forza alla categoria dei superiori o a quella degli inferiori. La cosa si risolve parzialmente, fra amici intimi, usando prevalentemente la forma che significa “dare a un inferiore” (che è molto più usata dell’altra), oppure, fra amici di una certa levatura, usando entrambe le modalità come comanda la cortesia confuciana.

Nell’uso di queste due forme del verbo “dare” possono indubbiamente sorgere dei dubbi, che qui abbiamo cercato di chiarire con la figura visualizzata a sinistra (dove sup significa “superiore” e inf “inferiore”). Ad esempio, non ci possono essere dubbi se voglio dire che ho dato un libro a mio figlio, perché l’uso del verbo “dare a un inferiore” (주다) viene spontaneo. Io, infatti, sono un superiore rispetto a mio figlio. Ma che verbo dovrò usare se devo dire che mio figlio ha dato una caramella a me (che sono un suo superiore)? In un primo momento potrebbe venire spontaneo pensare che si debba usare il verbo “dare a un superiore” (드리다). Ma, considerando meglio la cosa, un tale atteggiamento esprimerebbe poca modestia e, di fronte a un interlocutore, manifesterebbe anche una certa mancanza di educazione. Se devo dire che un inferiore mi ha dato qualcosa, dovrò quindi usare esclusivamente la forma del verbo “dare” che indica “dare a un inferiore”. Ciò per non mettermi più in alto del mio interlocutore, chiunque egli sia. Insomma, 드리다 significa “dare a un altro”.

Ricorderemo, poi, che esiste il suffisso di rispetto (spesso usato nella forma ). Sappiamo, per averlo già visto usato, che questo suffisso si usa comunemente come una forma di cortesia per dire, ad esempio, “mi dia” (주세요), anche quando chiedo al macellaio che mi dia due bistecche. La forma verbale 주시다 (dare verso il basso 주다 da chi è rispettabile, individuato dal ) viene usata per dire che un superiore dà qualcosa a un inferiore.

Quando devo dire che un inferiore ha dato qualcosa a un superiore userò naturalmente la forma 드리다, la quale esprime che chi dà è un inferiore rispetto a chi riceve. Ma che verbo devo usare se voglio dire che un mio superiore ha dato qualcosa a un suo superiore? Il verbo 드리다 è insufficiente perché esprime un’azione effettuata da una persona il cui livello sociale rispetto a me che parlo non viene espresso. Per dire anche che chi dà sta più in alto di me, userò allora il suffisso di rispetto che trasformerà 드리다 in 드리시다.


LE FRASI

Nuove frasi

Si consiglia di passare alla frase successiva solo dopo aver imparato molto bene quella che si sta studiando.

이런 일이란 매일 일어났어요. 날마다 사무실에서 나갈 때에는 나를 기다리고 있는 그 사람이 있었어요.

Un tale fatto si verificava tutti i giorni. Ogni giorno, all’uscita dall’ufficio, c’era quella persona ad aspettarmi.

Note:
~(이)란 “detto, tale” — 매일 () “ogni giorno” — 일어나다 “alzarsi, accadere” — ~마다 “ogni”


그 아가씨는 시장에서 여러가지 물건을 샀어요. 양말, 가죽 장갑, 물수건, 손수건, 빨간 치마. 초록색 저고리, 그리고 만원짜리 모자까지도 샀습니다.

Quella ragazza ha comprato ogni sorta di cose al mercato. Ha comprato calze, guanti di pelle, asciugamanini, fazzoletti, una gonna rossa, un corpetto verde e perfino un cappello da 10.000 won.

Note:
여러가지(의) “ogni sorta di” — 물건 () “cose, merci” — 양말 () “calze” — 가죽 “pelle, cuoio” — 장갑 () “guanti” — 물수건 (-) “asciugamanino (usato umido e molto caldo per la pulizia delle mani e del volto)” — 손수건 (-) “fazzoletto (usato solo per tergersi il sudore, non per soffiarsi il naso)” — 빨간 (da 빨갛다) “rosso” — 치마 “gonna (dell’abito femminile tradizionale)” — 초록색 () “(color) verde” — 저고리 “giacchetta (dell’abito femminile tradizionale)” — 까지도 “perfino” — 모자 () “cappello” — 짜리 “da, del valore di”


감기 들었고 며칠 동안 열이 있었어요. 기침과 재채기하고 내 몸 다 아펐어요. 즉 머리, 귀, 눈, 코, 입, 이, 혀, 목, 어깨, 등, 허리, 가슴, 배, 팔, 팔꿈치, 손, 다리, 무릎, 발, 모든 뼈, 손가락과 발가락까지도 아프고 있었어요. 머리가락만 아프지 않았어요.

Ho preso l’influenza e per qualche giorno ho avuto la febbre, ho tossito e sternutito e il mio corpo era tutto dolorante, e cioè la testa, le orecchie, gli occhi, il naso, la bocca, i denti, la lingua, la gola, le spalle, la schiena, i fianchi, il petto, la pancia, le braccia, i gomiti, le mani, le gambe, le ginocchia, i piedi, mi facevano male tutte le ossa e perfino le dita delle mani e dei piedi. Solo i capelli non mi facevano male.

Note:
며칠 “qualche giorno” — () “febbre” — 기침 “tosse” — 재채기 “sternuto” — “corpo” — 아프다 “essere dolorante, far male” — () “cioè” — “naso” — “bocca” — “denti” — “lingua” — 어깨 “spalle” — “schiena” — 허리 “fianchi” — 가슴“petto” — “braccia” — 팔꿈치 “gomiti” — “mani” — 다리 “gambe” — 무릎 “ginocchia” — “piedi” — 모든 “tutti” — “ossa” — 손가락 “dita delle mani” — 발가락 “dita dei piedi” — 머리가락 “capelli”


저는 시골의 초가집에서 살고 있는 계집아이입니다. 우리 가족에는 사람이 많습니다. 할머니, 할아버지, 어머니, 아버지 있고, 그리고 형제로는 언니, 오빠 두 명, 여동생, 남동생. 그 이상으로 저 있습니다. 다 합해서 열 명입니다. 지금 큰 오빠는 고등학교 다니고 작은 오빠는 아직 중학교를 다닙니다. 저는 초등학교를 다니고 있습니다.

Io sono una bambina che vive in una casa di campagna col tetto di paglia. Nella mia famiglia ci sono molte persone: la nonna, il nonno, la mamma, il papà e poi i fratelli: la sorella maggiore, due fratelli maggiori, una sorella minore, un fratello minore. E inoltre ci sono io. Tutti assieme siamo dieci. Adesso il più grande dei miei fratelli maggiori frequenta il liceo e il più piccolo frequenta ancora la scuola media. Io sto frequentando la scuola elementare.

Note:
초가 () “casa col tetto di paglia” — 계집 “donna” — 아이 “bambino/a” — 가족 () “famiglia” — 형제 () “fratelli (e sorelle)” — 언니 “sorella maggiore (di una ragazza)” — 오빠 “fratello maggiore (di una ragazza)” — 여동생 () “sorella minore” — 남동생 () “fratello minore” — 동생 () “fratello (o sorella) minore” — 이상 () “oltre, inoltre” — 합하다 (-) “mettere assieme” — 큰 오빠 “il fratello maggiore più vecchio” — 고등학교 () “scuola superiore, liceo” — 작은 오빠 “il fratello maggiore più giovane” — 중학교 () “scuola media” — 초등학교 () “scuola elementare” [in precedenza nota come 국민학교 ()]


저는 우리 가족의 막내 아들입니다. 매일 형과 누나하고 장난감으로 놀아요. 가끔 이웃 집에서 살고 있는 사촌하고도 놉니다.

Io sono il figlio più piccolo della mia famiglia. Ogni giorno gioco con i giocattoli assieme ai fratelli maggiori e alle sorelle maggiori. Qualche volta gioco anche con i cugini che vivono nella casa accanto.

Note:
막내 “l’ultimo nato” [pronunciato come 망내] () “fratello maggiore (di un ragazzo)” — 누나 “sorella maggiore (di un ragazzo)” — 장난감 “giocattolo” — 놀다 “giocare” — 가끔 “talvolta” — 이웃 “il vicinato” — 사촌 () “cugino (da parte di padre)”.

Come si sarà notato, per i termini “fratello maggiore” e “sorella maggiore” si usano parole diverse a seconda che chi parla sia un ragazzo o una ragazza.


SITUAZIONI

In queste “Situazioni” le frasi esposte non sono accompagnate dalla pronuncia, né da spiegazioni troppo approfondite. Il significato dei vocaboli nuovi è riportato sotto le singole situazioni e nel glossario generale, mentre le particolarità di interpretazione, se necessarie, sono aggiunte fra parentesi accanto alla traduzione.

Al ristorante 식당

뭘 잡수실 거예요 Che cosa prende?난 불고기를 좋아해요. Mi piace il pulgogi.
김치도 좋아하세요? Le piace anche il kimchi?네, 매운 음식 좋아합니다. Sì, mi piace il cibo piccante.
그럼 불고기하고 김치와 몇가지의 다른 반찬도 갖다드리겠어요. Allora le porto pulgogi con kimchi e anche qualche altro contorno. 네, 감사합니다. Sì, grazie.
Vocaboli
식당 () ristorante — (abbreviazione di 무엇을) che cosa? — 매운 piccante — 맵다 essere piccante — 음식 () cibo, vivande — 몇가지 vari tipi di; diversi — 반찬 () contorni; piattini — 갖다~ portare

All’ufficio postale 우체국

이 편지를 부치고 싶은데 아마 너무 무거울까봐 걱정해요. Desidero spedire questa lettera, ma mi preoccupo perché ho paura che possa essere troppo pesante. 어디로 보낼 거죠? Dove la manda?
이태리로 보낼 거예요. La mando in Italia.편지를 저울 위에 올려 놓으세요. Metta la lettera sulla bilancia.
네, 여기예요. Ecco qua.오십오 그램입니다. 요금은 이천삼백오십 원입니다. Sono 55 grammi. Il costo è di 2.350 won.
이태리까지 얼마나 걸릴 거죠? Fino all'Italia quanto ci metterà?보통 일주일 정도 걸려요. Generalmente ci vuole circa una settimana.
Vocaboli
우체국 () ufficio postale — 편지 (便) lettera — 부치다 spedire — 아마 forse — (을/ㄹ)까봐 per paura che — 보내다 mandare — 저울 bilancia — 놓다 porre, metter (giù) — 그램 grammo — 요금 () costo — 얼마나 quanto? — 주일 () settimana — 정도 () circa; grado.

Chiedere la strada 길묻기

실례합니다. 이 근처의 가까운 백화점이 어디 있는 지 아세요? Mi scusi, sa dove ci sia un grande magazzino vicino a questa zona? 네, 신세계 백화점 있어요. 가까워요. 다음 사거리에서 지하도를 건너면 왼쪽에 있어요. Sì, c’è il grande magazzino Sinsegye. È vicino. Se attraversa il sottopassaggio pedonale al prossimo incrocio, lo trova a sinistra.
국민 은행까지 가야 되는데 길을 잊어버렸어요. 어느 쪽으로 가야 되는지 좀 가르쳐 주시겠어요? Devo andare fino alla Banca popolare, ma ho dimenticato la strada. Mi insegnerebbe, per favore, in che direzione devo andare? 네, 멀지 않아요. 이 길을 따라 똑바로 가서 얼마아니면 경찰서가 나와요. 그 은행이 바로 경찰서 옆에 있습니다. Sì, non è lontana. Vada diritto per questa strada. Dopo un po’ c’è una stazione della polizia. Quella banca si trova proprio accanto alla stazione di polizia.
Vocaboli
묻다 chiedere — 근처 () il vicinato — 가까운 vicino — 가깝다 essere vicino — 백화점 () grande magazzino — 신세계 () Sinsegae (“Nuovo mondo”, nome di un grande magazzino) — 사거리 (-) incrocio (detto anche 네거리) — 지하도 () sottopassaggio pedonale — 건너다 attraversare — 왼쪽 lato sinistro — 국민 () popolo, popolare — 은행 () banca — 잊다 dimenticare — 버리다 gettar via — 잊어버리다 dimenticare — direzione — 가르치다 insegnare — 따르다 seguire, proseguire — 똑바로 diritto, in linea retta — 경찰서 () stazione di polizia — accanto, di fianco

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© Valerio Anselmo