Col passare del tempo le abitudini della gente cambiano. Mezzo secolo fa il consumo di vino era molto superiore a quello attuale, sia in Italia che in Corea. Non c’erano grandi distrazioni e di sera, in particolare gli uomini, invece di mettersi davanti al televisore, andavano all'osteria, dove si giocava a carte e si cantava in coro dopo aver mandato giù un quartino di rosso. In Corea il consumo degli alcolici in pochi decenni è drasticamente diminuito, tanto che c'è stato ora chi ha deciso che questa tradizione non andava del tutto dimenticata. Ed ecco che è sorto un museo dei liquori. |
S sulle rive del lago Tangeumho a Gageum-myeon, Chungju, nella regione di Chungcheongbuk-do sorge un museo chiamato Liquorium. L’ingresso al Liquorium è costruito con Come suggerisce il nome, è un luogo interessante dove sono posti in mostra tutti i vari tipi di materiali che hanno relazione con i vini e i liquori. In effetti, qui viene presentato tutto ciò che ha che fare con i liquori, dalla storia e dagli ingredienti dei diversi tipi di alcolici ai metodi di produzione, dalle attrezzature per far fermentare certe bevande alcoliche alla cultura del liquore, compresi i vari modi in cui la gente ha bevuto i liquori dall’inizio della storia fino a oggi. “Liquorium” è l’unico museo dedicato alla storia e alla cultura di tutti i tipi di bevande alcoliche del mondo. Così, qui, i visitatori possono gustare un assaggio di tali bevande provenienti da tutto il pianeta. Liquorium è un museo di Chungju, dove, sotto uno stesso tetto, sono riuniti tutti i vini e i liquori del mondo, compresi whisky, brandy, vodka, vino, birra, liquori tradizionali coreani e un vino di mela che è una specialità di Chungju. C’è anche un sito web solo in coreano (www.liquorium.com) ma questo è stato segnalato nel 2012 da Google come potenzialmente pericoloso perché contenente virus. |
Il nome Liquorium indica chiaramente che l’intento del museo è quello di essere un luogo in cui i visitatori possono imparare tutto quello che c’è da sapere sui liquori. In paesi famosi per le loro bevande alcoliche vi sono vari tipi di musei dedicati a questi prodotti. Per esempio, c’è un museo del vino in Francia, un museo della birra in Germania e un museo del whisky in Scozia. Ma il Liquorium è l’unico museo dedicato alla storia e alla cultura di tutti i tipi di alcolici da tutto il mondo. I visitatori vi possono infatti assaporare gusto e aroma dei liquori provenienti da tutti i paesi del mondo. Situato in un luogo di vacanza lacustre, il Liquorium occupa uno spazio di 2.310 metri quadrati, di cui 990 mq coperti. Ha una collezione di circa 5.000 oggetti che hanno relazione con gli alcolici provenienti da tutto il mondo. Il direttore del museo è Park Yong-hwan, un appassionato di vini che afferma di non potersi addormentare di notte senza bere un buon bicchiere. Park ha speso l’equivalente di due milioni di dollari di tasca propria per creare il museo. La sua abitudine di bere, però, è cambiata negli anni. Col tempo è diventato un esperto che ama assaporare il profumo di un vino delicato. Park ha cominciato ad amare il vino quando era ancora studente e, subito dopo essersi laureato nel 1980, andò a lavorare nella più grande azienda di alcolici della Corea, ricavandone di che vivere. |
Un alambicco distillatore di cognac, prodotto nella All’inizio cominciò a collezionare oggetti per mera curiosità, ma in seguito diventò un collezionista fanatico, con grande sorpresa di chi lo conosceva. Dopo aver lasciato il lavoro nel 1995 ed essere entrato nel commercio all’ingrosso dei liquori, continuò a comprare in tutto il mondo oggetti che avevano attinenza con gli alcolici, tanto che presto arrivò ad averne circa cinquemila. Il tesoro più prezioso di Park è un’anfora, un contenitore usato per conservare il vino, dall’antico Egitto al medioevo in Italia. In uno dei suoi viaggi all’estero gli capitò di udire che era stata ricuperata dal fondo del mare un’anfora, qualcosa di cui aveva solo sentito parlare. La comprò, consegnando a una ditta di vini locale tutto quello che aveva da parte per le spese di lavoro. Un altro dei suoi oggetti favoriti è una bottiglia di George Drake, il primo whisky prodotto in Korea. Questa la comprò dopo aver saputo da un conoscente chi possedeva la bottiglia e dopo aver fatto vari viaggi a casa del proprietario di quel tesoro per convincerlo a vendere. |
Una stanza in cui i visitatori possono Fra questi possiamo citare un distillatore di acquavite fabbricato nella regione francese di Cognac negli anni attorno al 1830 (vedi immagine sopra), un contenitore per il ghiaccio in ceramica Wedgwood degli anni 1930, giare per il vino delle dinastie cinesi Song e Ming, caraffe della dinastia cinese Yuan, e coppe di bronzo per il liquore che sono citate nel testo Sanguozhi, le Cronache dei Tre Regni della Cina. Park ha ideato lui stesso la struttura del museo. Ha decorato l’ingresso con dei distillatori giganti che erano usati negli anni 1980 per produrre per la prima volta in Corea del whisky non diluito. Nello spiazzo antistante vi è una piramide fatta con dozzine di barili di quercia provenienti dalla Scozia. La prima cosa che il visitatore vede entrando dall’ingresso principale con i due grandi distillatori è la piramide di un centinaio di barili di quercia, mentre sotto questa struttura si trova la galleria al piano seminterrato. Nel seminterrato e al pianterreno vi sono le sale per esposizione a tema, per i vini, le birre, i liquori asiatici e i liquori distillati, mentre al primo piano vi è una mostra di oggetti che sono in relazione con la cultura dei liquori e le politiche dei vari paesi, oltre a materiali sugli alcolici e la salute. |
Una scultura in legno rappresentante la vite, in forma femminile, Nella Sala dei vini sono anche in mostra vini provenienti da Bordeaux e da altre regioni della Francia, il maggior produttore di vino, assieme a contenitori di stoccaggio, cesti per la raccolta dell’uva e una spiegazione sulla trasmissione del vino attorno al mondo. La sezione sulla cultura del vino insegna ai visitatori come cavatappi e contenitori di vino sono collegati con le usanze a tavola. La birra è oggi il prodotto alcolico più comunemente consumato al mondo. Il consumo della birra ha sempre avuto una grande importanza nella vita di ogni giorno e fu perfino mezionata nel Codice babilonese di Hammurabi. Nella Sala della birra si possono vedere quali sono state le origini e quali furono i cambiamenti di questa bevanda, oggi così comune. |
Un torchio per estrarre il vino dalle uve Si sa che in origine le bevande alcoliche in Asia erano costituite da un vino basato sui cereali che cominciò a essere prodotto due o tremila anni a.C. durante la dinastia cinese Xia. La lunga storia delle bevande alcoliche in Cina, Corea e Giappone si può vedere al pian terreno nella Sala dei liquori asiatici. Gli strumenti per la produzione delle bevande alcoliche in Cina si presentano in varie forme e diversi materiali, come bronzo, cuoio, corno, vetro e porcellana, mentre quelli del Giappone sono tipicamente chiari e semplici. La stanza dedicata alle bevande alcoliche tradizionali della Corea ha una mostra di liquori nordcoreani e i liquori rappresentativi e tradizionali di ciascuna regione della Corea del Sud. In posizione prominente, al centro della mostra, si trovano il Cheongmyeongju, la bevanda alcolica tradizionale di Chungju, e il famoso sidro di mele prodotto con le mele di Chungju. La Sala dei distillati presenta la storia e i metodi di fabbricazione dei liquori distillati e gli avvenimenti storici in cui il liquore giocò una parte importante, come l’alchimia nel Medio Oriente e i Cavalieri della Croce. Sono anche esposti tutti i tipi di liquori distillati come whisky, brandy, gin, rum, vodka e tequila, mentre degli esperti sono a disposizione per parlare di questi prodotti. |
Caraffe per il vino, da sinistra: medioevale, inglese e francese Una speciale attenzione è stata dedicata al disegno degli interni dello spazio comune e all’angolo degli assaggi. Qui i coreani possono imparare la storia delle bevande alcoliche, antica quanto la storia dell’umanità, e apprendere e sperimentare tutte le cose che hanno bisogno di conoscere sui vari tipi di liquori del mondo. Vi è anche una mostra di manufatti rari, come i dipinti dai murali dell’Egitto realizzati 3.500 anni fa, e quelli di Pompei risalenti a 2.000 anni fa, oltre a bottiglie per il vino ricuperate dal fondo del Mare Mediterraneo, caraffe cinesi per il vino e giare delle dinastie Song, Yuan e Ming. I coreani hanno amato le bevande alcoliche fin dall’antichità. Oggigiorno la Corea compete per il primo o il secondo posto al mondo per il consumo di alcolici. Ma deve essere ancora stabilita una cultura del bere con moderazione, e così vi sono ancora troppe persone che bevono in eccesso, danneggiando la propria salute. La ragione ultima per cui Park si svuota le tasche per creare questo museo delle bevande alcoliche, Liquorium, è quello di insegnare ai coreani, specialmente ai giovani, quale sia il modo appropriato di bere gli alcolici e una più profonda conoscenza dei liquori. Se l’etichetta del bere del periodo Joseon deve essere seguita, occorre una maggiore istruzione. Il Liquorium è sicuro di attirare l’interesse di molti e di generare un supporto entusiasta degli scopi del suo fondatore, che intende promuovere una salutare cultura della degustazione delle bevande alcoliche. |
Basato su “Liquor Museum Liquorium - History and Culture of Liquor”, in Pictorial Korea, luglio 2005. Testo originale di Jung Yu-ran, fotografie di Kim Soo-ki. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net. |
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© Valerio Anselmo