Un mastro artigiano dei ventagli piatti coreani

I ventagli piatti coreani sono così tipici e simpatici che chiunque vada in Corea ne torna con alcuni da usare personalmente o da regalare agli amici. In una precedente pagina sui ventagli in generale si è anche accennato, di sfuggita, a questo tipo di strumento di refrigerio per l'estate. L'articolo che segue tratta più in particolare dei ventagli piatti e presenta uno dei grandi maestri in grado di creare ancora oggi in modo artigianale questi piccoli capolavori.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


T

ano (단오 ), il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare, che nel 2005 è caduto l'11 giugno, è stato da tempo associato in Corea ai ventagli tradizionali. L'usanza di regalare ventagli per la festa del Tano fu strettamente seguita fino alla fine del periodo Chosŏn (1392-1910). A quel tempo, ogni anno l'Ufficio governativo Kongjo (공조 ) incaricato della supervisione degli artigiani e dei lavoratori nel campo delle costruzioni, faceva preparare degli speciali ventagli per il re, il quale poi li distribuiva ai suoi sudditi in occasione del Tano. Siccome anche la gente comune in questo periodo dell'anno si scambiava come dono dei ventagli, questi vennero chiamati Tanosŏn (단오선 ), che in sino-coreano significa “ventagli di Tano”.

Due ventagli t'aegŭksŏn

I ventagli tradizionali coreani si dividono grosso modo in due categorie: i ventagli pieghevoli, usati un tempo anche da noi e chiamati in Corea chŏp-puch'ae (접부채), e i ventagli piatti, tipici della Corea e chiamati panggu-puch'ae (방구부채). I primi, i ventagli pieghevoli, si suddividono poi ancora in altre categorie a seconda della forma, dell'uso, delle rifiniture o delle dimensioni. Il più popolare di questi è quello chiamato “ventaglio a doppio bambù” (hapchuksŏn 합죽선 ) che, come suggerisce il nome, è fatto rivettando strisce di bambù l'una sull'altra.

I secondi, i ventagli piatti, sono costituiti da un manico con un foglio semicircolare unito ad esso, quest'ultimo coperto da una garza sottile, da seta o da carta. Il più popolare di questo tipo è il cosiddetto “ventaglio Yin e Yang” (t'aegŭksŏn 태극선 ), che porta, disegnata al centro, una variante a più colori del simbolo “yin (ŭm ) e yang ()”.

Un gran numero di ventagli vengono prodotti a Naju, Tamyang, Namwŏn e Chŏnju, centri che si trovano tutti nella regione Chŏlla-namdo. Il motivo è dato dal fatto che il clima mite e piovoso di questa regione è ideale per la crescita del bambù, il materiale principale per i ventagli coreani.

Naju è nota per i suoi ventagli a forma di foglia di paulonia, Tamyang è famosa per i ventagli pieghevoli, Namwŏn per i ventagli con una pubblicità (o kwanggosŏn 광고선 ) e Chŏnju per il suo ventaglio “Yin e Yang”. Chŏnju è anche la patria della carta di gelso (hanji 한지 ) tradizionale della Corea, un altro materiale importante per la fabbricazione dei ventagli.

“Maestro dei ventagli” (선자장 ) è un titolo onorario che il governo coreano concede ai mastri artigiani dei ventagli. Cho Ch'ung-ik è il maestro dei ventagli numero 10. Nominato anche “proprietà culturale intangibile” della regione Chŏlla-pukto, è considerato il miglior artigiano dei ventagli “Yin e Yang” della Corea. È molto famoso per aver introdotto nella sua arte una tecnica pittorica unica e per aver creato il più grande ventaglio del mondo, lungo ben 2,6 metri.

Il mastro artigiano Cho nel suo laboratorio

Con l'intento di promuovere la bellezza particolare dei ventagli tradizionali coreani, Cho ha partecipato nel luglio 2003 a una mostra di prodotti artigianali di Chŏnju a Honolulu, nelle Hawaii, organizzata in occasione del centenario dell'immigrazione coreana negli Stati Uniti, e ha anche tenuto una mostra personale di ventagli negli Stati Uniti nel 2004.

Cho ha cominciato a fabbricare ventagli nel 1978. Nel suo laboratorio a Chŏnju (Jeonju) si possono ammirare alcuni dei capolavori da lui creati nei quasi trent'anni passati da quando ha iniziato a produrre ventagli.

E tuttavia pochi coreani sanno che Cho ha fatto i ventagli Yin e Yang sventolati dagli atleti e dagli spettatori coreani nei principali eventi sportivi internazionali, come i Giochi Asiatici di Nuova Delhi, le Olimpiadi di Los Angeles e le Universiadi di Kobe.

Il mastro artigiano Cho intento alla creazione di ventagli del tipo
semisŏn”, formati da una gran quantità di strisce di bambù

Cho produce circa 20 tipi di ventagli Yin e Yang, distinti da nomi come “ventaglio di broccato” (kŭmsŏn 금선 ), “grande ventaglio di broccato” (taegŭmsŏn 대금선 ), “ventaglio a foglia di piantaggine” (p'ach'osŏn 파초선 芭蕉扇) e “ventaglio con un dipinto folcloristico” (minhwasŏn 민화선 ). Di questi ve n'è uno, chiamato “ventaglio fine” (semisŏn 세미선 ) e formato da 250 sottili strisce di bambù, tre volte tanto il numero richiesto per gli altri tipi di ventaglio, che è considerato il massimo dell'arte. Per questo particolare modello di ventaglio Cho usa un disegno di Yin e Yang in cui sono armonizzati sei colori diversi.

Cho, che ha imparato a fare ventagli all'età di 28 anni, produce circa 100 ventagli all'anno a mano per le mostre e da 60.000 a 70.000 ventagli a macchina per il mercato. Oltre il novanta per cento della sua produzione viene esportata all'estero attraverso l'Organizzazione Nazionale del Turismo Coreano.

Vari tipi di ventagli prodotti dal maestro Cho

L'artista-artigiano sta insegnando la sua tecnica di creazione dei ventagli Yin e Yang ai propri due figli e alla figlia. Fortunatamente questi sono desiderosi di seguire i suoi passi e di impadronirsi della tecnica. Cho è tuttavia dispiaciuto del fatto che molti giovani aspiranti abbandonino il corso a metà del tirocinio a causa delle difficili condizioni di lavoro dell'industria dei ventagli tradizionali.


Tratto da “Dano Taegeukseon”, in Pictorial Korea, giugno 2005. Senza indicazione dell'autore del testo e delle fotografie. Ricerche bibliografiche e sui nomi a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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